Sono relativamente numerosi i siti in rete che riguardano Gian Franco Basaglia e la legge 180 tradizionalmente riferita al suo nome. Alcuni sono commenti alla legge od alla sua applicazione, altri sono documenti, altri ancora sono considerazioni ormai datate ma che risultano interessante anche storicamente per considerare tutto il dibattito suscitato in Italia in questi venti anni. Al di la' di cio' che ognuno di noi pensa di questa legge e' innegabile infatti il grande coinvolgimento popolare con l'eccezionale dibattito che ha sollevato e che a tutt'oggi suscita. D'altra parte mi risulta che ben 50 (cinquanta) proposte di legge sostitutive siano state presentate in parlamento (alcune delle quali potrete trovare qui linkate), a dimostrazione delle controversie suscitate ma anche della grande difficolta' ad essere superata da legislazioni piu' adeguate.
Per una partenza come si deve nel nostro viaggio sulla 180 non si poteva ovviamente prescindere dal testo completo della legge 13 maggio 1978, n. 180 conosciuta come Legge Basaglia, gentilmente messo in rete dal Telefono Viola, l'associazione dei familiari dei malati psichiatrici. Nello stesso sito potrete trovare anche uno stralcio del testo della legge istitutrice del Sistema Sanitario Nazionale, la Legge n. 833 del 13 maggio 1978 Troverete inoltre, sempre in chiave molto critica, un articolo di Daniele Barbieri tratto dal quotidiano Avvenire del 1995 dal titolo: Un lager italiano: quei matti da slegare
A prescindere dalla associazione dei diritti dei malati di mente e dei loro familiari questi sono gli altri indirizzi nazionali in cui potrete reperire qualche interessante informazione.
Per esempio ecco un intervento del collega GianFranco Minguzzi, psichiatra e Segretario Nazionale di Psichiatria Democratica all'epoca della approvazione. Intervento al dibattito su Libertà e salute: la nuova legislazione psichiatricadel 1979. Apparso sulla rivista cartacea La Questione Criminale: Rivista di ricerca e dibattito su devianza e controllo sociale, 5, 3, 381-383.
Altro dato storico (e' infatti del 1989) e' questa scheda dell' EURISPES riguardante la legge 180 , e' a mio avviso un po' scarna nei contenuti e, vista con gli occhi di oggi, appare assai scontata. Da non sottovalutare per cio' che rappresenta ai fini di una corretta prospettiva storica in cui inserire il dibattito politico e sociale del decennio scorso attorno alla legislazione psichiatrica.
Ecco invece una difesa appassionata della nostra legge, di Sabrina Campari : La via d'uscita è nella legge 180. E' un articolo molto piu' recente rispetto agli altri segnalati, verosimilmente del marzo 1997, apparso su un giornale in rete riguardante l'infanzia, la socialita' e l'handicap: L'Isola dei bambini. Contiene la descrizione degli ultimi tentativi legislativi per rendere la legge piu' attuabile ed e' a mio avviso l'unico che tratta in modo competente e serenamente la materia.
Un altro interessante sito trovato riguarda una mostra fotografica intitolata180 Basaglia del fotografo e giornalista Dario Coletti tenutasi a Roma nel dicembre di un anno imprecisato (non e' riportata la data esatta ma ritengo si trattasse del 1997) e riguardante la de-manicomializzazione. E' pero' poco piu' di una brochure ove viene sottolineato come le immagini di Coletti hanno l'ambizione di sottolineare gli aspetti positivi della legge 180, contraltare immaginario alle drammatiche foto degli anni 60 scattate nei manicomi che suscitarono grande indignazione popolare e fecero da propellente al movimento dell'antipsichiatria. Stranamente, per i misteri che avvolgono la rete delle reti in molti casi, da questa pagina non potrete accedere alle foto. Dopo lunghe ricerche, quando ormai disperavo, sono invece riuscite a trovarle in una pagina del comune di Roma su Internet Qui troverete un portfolio composto da una quarantina di piccole anteprima di foto in bianco e nero, cliccando sulle quali potrete avere sul vostro schermo in un formato piu' leggibile l'immagine voluta. A voi il giudizio sulla riuscita della operazione svolta da Coletti nel corso di sette anni.
Si trovano inoltre pubblicate in rete diverse proposte di legge riguardanti la riforma della legge 180, nel testo integrale presentato al Parlamento. Sono estremamente interessanti da leggere perche' sono a mio avviso di gran aiuto per capire come il mondo politico segue ed interpreta le problematiche psichiatriche. C'e' da dire che troverete delle proposte che definire bizzarre e' perlomeno eufemistico. Eccone alcune, cosi' potrete giudicare da voi:
Progetto 2353 Progetto di Legge presentato alla Camera , di apparenza decisamente faziosa;
Progetto 1199 presentato al Senato dal Senatore Melucci nel 1996 come DDL , lunghissimo ed infarcito di citazioni tratte dai testi sacri della psichiatria. La premessa la trovate alla URL http://www.senato.it/att/ddl/r1199p.htm mentre il testo vero e proprio del disegno di legge e' alla pagina http://www.senato.it/att/ddl/s1199p.htm contenente un progetto per i Trattamenti Sanitari Obbligatori che a me ha fatto venire i brividi: leggere per credere.
Oltre ai siti precedentemente descritti vogliamo segnalarvi un ulteriore importante contributo italiano sui manicomi IL GOLEM PSICHIATRICO - Follia, miseria e linguaggio nel manicomio di Racconigi.
Oltre ad una disamina storica dell' Ospedale Psichiatrico piemontese qui vengono riproposte le contraddizioni della psichiatria quando questa viene ridotta a mera scienza medica,incapace di conquistarsi una autonomia epistemologico/terapeutica. Basaglia viene citato per un saggio pubblicato l'anno successivo alla approvazione della 180 sull'enciclopedia Einaudi.
Non mancano i riferimenti internazionali allo psichiatra triestino. Se conoscete la lingua tedesca potete visitare WARUM NORMAL SEIN? un lungo saggio sugli anni ruggenti di Psichiatria Democratica in Italia e sulla de-manicomializzazione. Sembra che questo tema sia oltremodo caro ai tedeschi perche' l'opera di Basaglia viene trattata anche sul sito TK HOME fortunatamente questa volta tradotto anche in lingua inglese. Poche righe che meritano pero' una visita soprattutto per il sito, scritto in java e davvero con una grafica spettacolare, ed anche per una breve rassegna fotografica sullo smantellamento dell'Ospedale Psichiatrico di Trieste.
Ma il documento senza ombra di dubbio piu' completo ed interessante sul nostro tema e' quello dell'inglese Tim Kendall, trascrizione integrale di un suo intervento ad un congresso del 1996. Trieste: The Current Situation e' un lungo, unico documento, ove viene descritta l'esperienza italiana di apertura dei manicomi inquadrata in una ottica storico-politica. Vengono poi riferiti i principali commenti della comunita' scientifica inglese all'epoca, per la verita' non certo lusinghieri.Lo psichiatra anglosassone termina con proprie considerazioni basate su un periodo vissuto in Italia, descrivendo corettamente l'organizzazioni dei servizi psichiatrici italiani attuali. Anche se onestamente ammette che "evaluating the Italian experience is a complex affair" i giudizi espressi sono equilibrati e privi dei soliti luoghi comuni. A mio avviso e' una lettura da non perdere.
Con un rapido salto potete poi confrontare la legislazione inglese vigente: HyperGUIDE e' un sito dove sono raccolte, sotto forma di ipertesto, le disposizioni legislative riguardanti i diritti dei pazienti ricoverati contro il prorpio volere negli ospedali psichiatrici della corona, le modalita' di accesso, le dimissioni, i tempi di degenza ecc. Queste disposizioni sono contenute nella legge detta The Mental Health Act del 1983 e sono in vigore in Inghilterra e Galles. Anche se, descrivendo molto minuziosamente procedure e trattamenti e' facile perdersi nei meandri della legge, e' un sito ideale per chi vuole effettuare comparazioni con legislazioni estere.
Con queste ultime perle concludiamo questa sezione speciale per la celebrazione del ventennale della legge Basaglia. Ma la raccolta di link non finisce qui: le risorse del Web sono notevolissime e siamo certi che potremo reperire altri siti interessanti nel mare delle pagine Net. Tornate quindi a trovarci presto.
Pagina a cura di:
Raffaello
Biagi
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