Quinte Giornate Psichiatriche Ascolane
IL DELIRIO: UBIQUITARIO E NON SEMPRE INUTILE ASCOLI PICENO
PALAZZO DEI CAPITANI
12 - 15 MAGGIO 2004 IL CONGRESSO ON LINE - REPORT ED INTERVISTE ESCLUSIVE
DALLE SALE CONGRESSUALI
INTERVISTA VITTORIO VOLTERRA
ìVorrei saper cosa pensa della rappresentazione del delirio allíinterno dei films, se trova che sia resa fedelmente o modificata per rendere ragione a lessi di mercato del cinema, a seconda anche della sensibilitaí del regista stessoÖî
ìIn generale la rappresentazione non eí sempre molto fedele, molto accurata rispetto alla storia psicopatologica di un nostro vero malato, peroí bisogna comprendere che, molto spesso, le esigenze del cinema e dello spettacolo hanno altre finalitaí rispetto alle nostreÖcredo che, peroí, si debba notare che, negli ultimi tempi, ci sia stata una maggior serietaíÖsenzíaltro si eí cercato di affrontare la malattia mentale in maniera piuí corretta di quanto si facesse in precedenzaÖî
ìHo visto per esempio ìA beautiful mindî tempo fa, prima di sapere che si trattava di un film, per cosií dire, psichiatrico,e credo fosse bello viverlo anche dal punto di vista del pazienteÖî
ìIndubbiamente ìA beautiful mindî eí un film abbastanza corretto, in generale, forse non di facile lettura da parte dello spettatore medio; infatti ho sentito molte persone che non avevano capito che certe figure erano figure allucinatorieÖe cíera poi questíaspetto della persecuzione che lui aveva,Öe le idee di spionaggio, di influenzamento, di inserimento di apparecchi che spiavano ecceteraÖsenza che molti del pubblico capissero che si trattava di un qualcosa che era frutto della sua mente, se non magari verso la fine, quando, appunto, era ricoverato in una struttura psichiatrica. Cíera il fatto che, al di laí della corrispondenza sul piano reale, visto che eí un personaggio tuttora vivente, non eí esattamente come eí stato descritto, tra líaltro lui ha vinto il Nobel molto prima di diventare psicotico, per studi fatti in precedenzaÖha un figlio che eí un grave psicotico, eí omosessuale, per cui non cíera una storia díamore molto forte, peroí ci sono dei punti che ritengo validi percheí permettono di contemplare la non complice del trattamento, specialmente per quanto riguarda líaspetto dei disturbi sessuali, la medicina, il particolare rapporto che molti altri colleghi psicopatologi non conoscono. Alla fine del film si vede che lui ha ancora questi disturbi allucinatori e queste idee, peroí, sono, alla fine, completamente prive di pathosÖquindi eí guarito percheí ha ripristinato un rapporto sociale,Öil nucleo fondamentale della malattia persiste, ma quasi fosse qualcosa díaltro che non appartiene alla sua persona, come se fosse piuí uno spettatore che attore partecipe.î
ìQuando ho partecipato allíevento speciale di mercoledií, eí stato proiettato un film che non conoscevo, di Francio Ford Coppola, ìLa conversazioneî, puoí dirmi qualcosa di piuí, visto che non cíeí stato allora molto tempo per discuterne?î
ìFord Coppola in realtaí non eí uno psichiatra, si eí trovato fuori líaspetto psichiatrico, ed eí la storia di un sorprende che sorprende un uomo politico in una situazione extra-coniugale imbarazzante, e per questo cerca di vendere queste fotoÖin quel momento lui eí realmente soggetto ad una specie di persecuzioneÖe poi alla fine da questo evento, da questa sua sospettositaí, da questo suo senso di colpa che sembra poi evolversi fino al punto di sentirsi spiato, controllato da queste forzee sottoposto a tutta una serie di influenze da parte di mezzi che possono riprenderlo, oppure, appunto, verificare sempre la sua vita di uomo, poi, soloÖe questo gli fa sviluppare questa sorta di delirio, per cui poi, alla fine, lui distrugge completamente la casa, e sembra proprio restare lií ancora piuí desolato, piuí assurdamente solo, rinchiuso dentro se stesso percheí non ha poi scoperto la fonte di questo spionaggio puntiÖin realtaí questo eí un aspetto che alcuni non condividono, non hanno mai visto, mentre a me sono giunti allíosservazione due casi di persone che hanno distrutto tutto per cercare microfoni spia o le telecamere che li riprendevano di nascosto, e cosií viaÖî
ìCi sono alcuni film che possono essere utilizzati dagli studenti, o da noi specializzandi in psichiatria, che rappresentano proprio una sorta di caso clinico, quasi da manuale?Öper esempio, in ìA beautiful mindî, le allucinazioni erano in realtaí uditive e vengono rappresentate come visive, peroí ci sono altri films forse piuí ìdidatticiî, mi viene in mente, per esempio, ìBetty blueî che mi sembra rende bene líidea di un caso clinicoÖî
ìFilm interessante, e un altro che descrive bene il quadro di un esordio psicotico eí ìLíinquilino del terzo pianoî di Roman Polanski, anche ìRosemaryís babyî, sotto certi aspetti,Öeí come visto dalla parte della malataÖadesso le cinematografie emergenti si occupano molto di questo argomento,Ötra líaltro ho raccolto una cineteca in cui tutte le patologie mentali, percheí non cíeíe patologia o disturbo psichico che non sia stato rappresentato in un film, anche le forme piuí rare, che so, un Gilles de la Tourette,Öpoi, che so, le ossessioni, i disturbi bipolari, i disturbi alimentari psicogeni, e tutte ci portano il problema del rapporto medico-paziente, dello stigma, della complianceÖattualmente sto lavorando sulla questione del doppio, sulla demenzaÖNaturalmente bisogna sapere sfrondare ceti aspetti che sono propri della narrativa cinematografica, e saper tirare fuori, con molta pazienza, questi piccoli flash, che sono illuminantiÖî
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CORRELATICOLLABORAZIONI Dato l'alto numero degli avvenimenti congressuali che ogni anno vengono organizzati in Italia e nel mondo sarebbe oltremodo gradita la collaborazione dei lettori nella segnalazione "tempestiva" di congressi e convegni che così potranno trovare spazio di presentazione nelle pagine della rubrica. Il materiale concernente il programma congressuale e
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