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PRESENTAZIONE DELLA SEZIONE di Marina Bellomo Credo, conto che molti gradiranno questa nuova sezione di Pol.It dedicata ai Disturbi del Comportamento Alimentare in cui abbiamo organizzato gli spazi pensando agli specialisti del settore e a tutti quelli che ne hanno un interesse professionale. Cogliamo, certamente un momento in cui si sta sviluppando una attenzione e una sensibilità crescente attorno al fenomeno che riguarda e coinvolge una vasta fascia di operatori sanitari. Psichiatri, internisti, nutrizionisti, psicologi, endocrinologi, medici di medicina generale si confrontano quotidianamente con problemi alimentari e dca propriamente detti. Il riconoscimento della portata epidemiologica del fenomeno ha inoltre motivato una serie di provvedimenti legislativi che sottolineano la specificità del settore e la necessità di organizzare servizi per interventi di prevenzione e cura adeguati. In questo clima di dialogo aperto sui DCA la rete ci permette di realizzare uno scambio culturale sorprendente nelle sue potenzialità nonchè di soddisfare il bisogno di informare ed informarsi al tempo stesso. Ci proponiamo di promuovere uninformazione qualificata, uno scambio sulle esperienze professionali, di fornire un aggiornamento costante sulle recenti acquisizioni delle ricerca e nel caso specifico delle informazioni dal mondo web, tutelare la qualità attraverso Pol.It. Proporremo articoli nazionali e internazionali su temi di interesse clinico, recensioni librarie e di siti web, segnalazione di eventi, reports di eventi, interviste. Le scelte tematiche, le trattazioni, la parte contenutistica in generale sono elaborate da redattori che lavorano quotidianamente con i pazienti. Lesperienza clinica maturata nel campo ci ha insegnato che esistono delle priorità da perseguire e problemi da affrontare per organizzare servizi qualificati di cura : la prevenzione, la definizione psicopatologica e la nosografia dei disturbi, i modelli di intervento individuali, di gruppo, familiari, riabilitativo-nutrizionali. I Disturbi del Comportamento Alimentare sono entrati nella psicopatologia degli ultimi quarantanni in maniera tumultuosa, dopo un increasing degli anni 60 si è assistito ad un progressivo andamento esponenziale dellincidenza. Accanto alle forme anoressiche, più studiate, sono emersi e stanno tuttora emergendo comportamenti psicopatologici in cui loggetto di uso perverso è il cibo. E questa la centralità tematica dei dca sul piano dellespressività comportamentale, mentre sul piano relazionale è il corpo il grande protagonista, mediatore di tutta una serie variegata di stili relazionali allinsegna della manipolazione e del controllo. I dca sembrano configurarsi come "un disturbo etnico" secondo la definizione di Devereux (Gordon,1991) cioè come un fenomeno capace di esprimere le contraddizioni cruciali e le angosce di una società come quella attuale, tipica dei paesi industrializzati. Il profondo mutamento dei ruoli allinterno della famiglia e della società sembra aver sollecitato una grande conflittualità nella complessità femminile dove le radici culturali e fisiologiche, i valori e le peculiarità si confrontano quotidianamente con la necessità di rispondere alla richiesta sociale dellefficentismo totalizzante e alla continua sollecitazione di essere dotate di un corpo snello, tonico, scattante. Cambiamenti socioculturali che incidono sul narcisismo femminile influenzando le dimensioni dellidentità personale. Le giovani adolescenti anoressiche angosciate dal loro corpo trovano nei modelli proposti aspetti di forte identificazione come strada per trovare una dimensione personale di sé. Le ragazze si identificano con il loro disturbo che sembra appartenere loro profondamente, elemento di forza, di rivalsa, di controllo. Allinterno della famiglia il comportamento anoressico qualifica lo stile comunicativo, con il risultato di esercitare una manipolazione paralizzante. In certe forme di anoressia nervosa e nei disturbi bulimici sembra dominare una condizione di "disturbo da bisogno anomalo" (Rossi 1988), di matrice depressiva, con aspetti di anaclistismo e quindi di forte dipendenza regressiva da un oggetto di incorporazione orale che assegna allassetto psicopatologico e dinamico caratteristiche di altri disturbi di dipendenza da sostanze. I dati epidemiologici e clinici suggeriscono che i disturbi della sfera alimentare si presentano anche come epifenomeno nel contesto di diverse patologie psichiatriche come se il cibo, così disponibile, così sovrabbondande nei paesi occidentali diventasse oggetto di patoplasticità e gli stessi quadri sindromici anoressici e bulimici siano talvolta psicopatomimici. ll cibo è diventato, nelle sue svariate possibilità di uso, abuso, manipolazione, oggetto di forte investimento, di comunicazione, e il comportamento alimentare patologico esprime diversi livelli di sofferenza psicologica. Emerge la necessita di operare una prevenzione di alto livello, di coinvolgere diverse figure professionali che integrino le loro competenze e nellambito psicopatologico, la necessità di offrire uno spazio specialistico allo studio e al trattamento delle forme morbose sviluppando modelli di intervento multimodali, Lintervento terapeutico si articola necessariamente nel considerare i diversi fattori implicati nella malattia e prevede il coinvolgimento specialistico multidisciplinare , inteso come unapproccio comunque personalizzato al paziente sulla base della valutazione clinica dei bisogni terapeutici. Questa rubrica vuole anche essere un luogo di convergenza e confronto, ma soprattutto uno spazio aperto alla comunicazione, dove promuovere un informazione costante a carattere internazionale, che possa rappresentare per gli operatori del settore, unesperienza di apprendere dallesperienza del gruppo attraverso la rete. |
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