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domenica 17 novembre 2002

  • Suicide rate 22 years after parasuicide: cohort study
    Tasso di suicidio dopo 22 anni:uno studio di coorte
    http://bmj.com/cgi/content/full/325/7373/1155

    Il rischio di suicidio per le persone con una storia di parasuicidio persiste per molti anni, con una probabilità di ripetizione 100 volte superiore alla popolazione generale. I dati di questa ricerca si basano su un campione composto dal 63% delle persone che hanno avuto almeno un episodio di parasuicidio, osservate nell'arco 22 anni. Nulla si può pertanto dire del restante 37% di sui si sino perse le tracce. I medici sono invitati a porre particolare attenzione nella gestione e cura dei casi di parasuicidio per i l rischio suicidario che persiste per molti anni dopo il primo episodio.

    British Medical Journal, BMJ 2002;325:1155 ( 16 November )

  • Relative humidity and affective disorders
    Umidità relativa e disturbi dell’umore

    LINK

    Analizzando i parametri metereologici nei periodi recedenti il ricovero per motivi psichiatrici è stato evidenziato in questo studio una correlazione inversa con il tasso di umidità relativa nell’aria nella settimana precedente il ricovero.

    Journal of Psychiatry in Clinical Practice, Number 3, Pages 147 - 153

  • Are Obese Adolescents and Young Adults at Higher Risk for Mental Disorders? A Community Survey
    Gli adolescenti ed i giovani obesi sono a più alto rischio di malattia mentale? Una ricerca di comunità

    http://www.obesityresearch.org/cgi/content/abstract/10/11/1152

    Confrontando l’indice di massa corporea (IBM) ed i criteri diagnostici del DSM IV in un ampio gruppo di adolescenti e giovavi obesi tedeschi, gli autori di questo studio non hanno trovato alcuna correlazione statistisitmamente significativa
    Obesity Research, 10:1152-1160 (2002)

domenica 10 novembre 2002 (a cura di Anna Fata)

  • Maternal Depression May Increase Preterm Birth Risk
    La depressione materna potrebbe aumentare il rischio di nascita pre-termine
    http://www.medscape.com/viewarticle/444075

    Le donne in gravidanza con sintomi depressivi sembrano essere maggiormente a rischio di parto prematuro spontaneo (13%), prima delle 37 settimane di gestazione, rispetto a quelle senza tali sintomi (8%).
    Le donne presentano il rischio più elevato di un primo episodio depressivo tra i 20 e i 40 anni di età, nel primo anno di cura del loro figlio. Inoltre, tali episodi, in America, sono più frequenti tra le donne Afro-Americane.

    Am J Epidemiol 2002; 156: 797-802

  • Chronic stress may hinder immune response
    Lo stress cronico può ostacolare la risposta immunitaria
    http://www.reutershealth.com/archive/2002/11/06/eline/links/20021106elin017.html

    Lo stress cronico può ostacolare una risposta anti-infiammatoria che si verificherebbe normalmente nell’organismo. Nella ricerca presente si sono studiati gli effetti degli ormoni dello stress sui globuli bianchi del sangue. Si è visto che i globuli bianchi delle persone stressate rispondono meno a tali ormoni ed è meno probabile che riescano a debellare un processo infiammatorio, rispetto ai non stressati. La presenza di un supporto familiare esterno sembra favorire una risposta immunitaria simile a quella delle persone non stressate.

    Health Psychology 2002; 21: 531-541.

  • Pressure on the job thwarts exercise plans: study
    La pressione sul lavoro contrasta i progetti di esercizio fisico: uno studio
    http://www.reutershealth.com/archive/2002/11/06/eline/links/20021106elin014.html

    Le richieste di lavoro intenso, spesso, impediscono alle persone di fare dell’attività fisica.
    Una ricerca condotta su 200 lavoratori di una azienda inglese ha evidenziato che circa 3 su 4 avevano intenzione di svolgere dell’attività fisica nel corso della settimana successiva. Nel corso del follow-up, tuttavia, 1 su 5 ha riferito di non essersi allenato, come aveva progettato e quelli che l’avevano fatto, avevano ridotto di 60 minuti l’attività fisica, rispetto a quanto programmato. La differenza tra i due gruppi ed i rispettivi atteggiamenti sembra essere dovuta alla fiducia in se stessi. Nello specifico, coloro che svolgono lavori altamente stressanti e di grande responsabilità, non solo possono avere poco tempo e sentirsi troppo affaticati per svolgere dell’attività fisica, ma hanno anche meno fiducia nella loro capacità di decidere di allenarsi e lo fanno con minore frequenza rispetto ai colleghi.

    Journal of Occupational Health Psychology 2002; 7: 342-353

  • Babies look to eyes for information: study
    I bambini osservano gli occhi per ottenere informazioni: uno studio
    http://www.reutershealth.com/archive/2002/11/06/eline/links/20021106elin013.html


    Una nuova ricerca sostiene ulteriormente la teoria in base alla quale i bambini utilizzano la direzione degli occhi di un adulto per dire loro cosa osservare.
    Nello specifico, i bambini di 12 mesi guardano e indicano con maggiore probabilità un oggetto se un adulto lo osserva ad occhi aperti, che non se, pur avendo il capo rivolto in tale direzione, ha gli occhi chiusi. Gli occhi, inoltre, possono anche rivelare ai bambini ciò che un adulto sta provando, mentre osserva l’oggetto in questione.

    Developmental Psychology 2002; 38 (in press)

domenica 3 novembre 2002 (a cura di Anna Fata)

  • Paroxetine Reduces Menopausal Hot Flashes
    La paroxetina riduce le vampate di calore nella menopausa

    http://www.medscape.com/viewarticle/443771

    Sembra che la paroxetina costituisca una alternativa efficace e sicura alla terapia ormonale sostitutiva e alle altre terapie non ormonali nel trattamento delle vampate di calore delle donne in peri e post menopausa.
    Questo è stato il risultato di una ricerca condotta su 165 donne trattate per 6 settimane con una quantità di paroxetina a rilascio controllato di 12.5 mg/d, 25.0 mg/d, oppure con il placebo. Entrambi i dosaggi di paroxetina si sono rivelati più efficaci rispetto al placebo e la tollerabilità è stata buona.

    Reuters Health, 30 Ottobre 2002

  • Modafinil May Have Role in the Treatment of ADHD in Children
    Il modafinil può avere un ruolo nel trattamento dell’ADHD nei bambini

    http://www.medscape.com/viewarticle/443740

    Il modafinil, approvato per il trattamento della sonnolenza diurna eccessiva, associata alla narcolessia, migliora in modo significativo i sintomi dell’ADHD nei bambini.
    Uno studio condotto su 248 bambini tra i 6 e i 13 anni affetti da ADHD, trattati con dosi da 300 mg. a 400 mg., in un’unica somministrazione giornaliera, oppure ripartita tra mattina e metà giornata, per 4 settimane, ha messo in evidenza un miglioramento dell’attenzione e della iperattività nei soggetti che avevano assunto 300 mg. di modafinil una volta al dì, superiore a tutti gli altri dosaggi e modalità di somministrazione, sia al gruppo di controllo. La tollerabilità, in generale, è stata buona, gli unici effetti collaterali sono stati insonnia e diminuzione dell’appetito.

    Reuters Health, 29 Ottobre 2002


  • Patients may be more satisfied with same-race docs
    I pazienti possono essere più soddisfatti con i medici della loro propria razza

    http://www.reutershealth.com/archive/2002/10/31/eline/links/20021031elin009.html

    La maggior parte dei pazienti, quando si trova nelle condizioni di scegliere, sembra preferire i medici della loro stessa razza o etnia e si sente più soddisfatta delle loro cure. Questo induce un maggiore agio e un rapporto di fiducia più profondo. Probabilmente, ciò è dovuto ad una migliore comunicazione, verbale e non, che si instaura tra loro.

    Journal of Health and Social Behavior 2002; 43: 296-306


  • Psychological stress does not cause cancer: study
    Lo stress psicologico non causa il cancro: uno studio
    http://www.reutershealth.com/archive/2002/10/31/eline/links/20021031elin014.html

    Le madri che hanno vissuto una situazione di stress associata alla morte di un figlio hanno un rischio di poco più elevato di sviluppare il cancro, rispetto a quelle che non l’hanno vissuta. Tuttavia, contrariamente agli studi precedenti, lo stress, di per se stesso, non sembra causare il cancro. Nel presente studio, infatti, il rischio più elevato di cancro sembra essere correlato alla abitudine del fumo e ad altre attività fonte di stress, piuttosto che allo stress, di per sé.

    Cancer 2002; 95: 2237-2242


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La Redazione di questa sezione è composta da:

Carlo Gozio, psichiatra e psicoterapeuta, lavora a Brescia. Cura per Pol.it, oltre a questa sezione, le News Territorio e le News dalla stampa.

Anna Fata Psicologa, Redattrice on line, Web counsellor

Francesca Fiscella Specializzanda in Psichiatria, Dipartimento di Scienze Psichiatriche Università degli Studi di Genova

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