Venerdì, 23 febbraio 2001 LA PAROLA AI PROTAGONISTI La parola a E. Sacchetti, Università di Brescia
Domanda: Lei non accetta il termine atipico Risposta: Non accetto l'uso del termine. Parlare di neurolettici atipici non è una semplice questione semantica ma esprime implicitamente una sorta di ritrosia ad usarli. Tutto ciò è un grosso errore: l'atipicità, nel nostro caso, non esiste si dovrebbe correttamente parlare di antipsicotici di nuova generazione o di seconda generazione. Domanda: Gli utenti hanno mai espresso un loro parere su questi nuovi farmaci? Risposta: Diversi studi confermano che i pazienti preferiscono gli atipici nel 75% dei casi rispetto ai neurolettici classici; questi dati devono farci riflettere |
Dato l'alto numero degli avvenimenti congressuali che ogni
anno vengono organizzati in Italia e nel mondo sarebbe oltremodo gradita
la collaborazione dei lettori nella segnalazione "tempestiva" di congressi
e convegni che così potranno trovare
spazio di presentazione nelle pagine della rubrica. |