XII
Congresso Nazionale della Societa' Italiana
di Psicopatologia
(SOPSI)
LE DOMANDE SENZA ANCORA UNA RISPOSTA
Roma.
Hotel Hilton Cavalieri
19 febbraio - 23 Febbraio 2008
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I TEMI DEL CONGRESSO
Chiedersi quali sono le domande senza ancora una risposta, è forse più utile che compiacersi di quanto già si sa o di quanto si pensa di sapere.Ciò vale per qualunque disciplina scientifica, vale per la medicina, vale soprattutto per la psichiatria.
In questa prospettiva, il Congresso SOPSI 2008 vuole proporre un momento di riflessione ponendo il problema delle domande ancora senza risposta nella nostra disciplina.
I quesiti aperti in psichiatria sono apparentemente infiniti ma solo alcuni acquistano un significato quando prospettano la possibilità di una soluzione. Una grande area di “non conoscenza” riguarda il rapporto tra neuroscienze e clinica psichiatrica. La parcellizzazione dei dati della psichiatria biologica e la scarsa conoscenza dei rapporti tra hardware e software cerebrale generano un'ampia zona di oscurità nei rapporti tra mente e cervello.
Non è chiaro se i modelli animali siano applicabili anche nell'uomo e se gli studi morfofunzionali in vivo abbiano una reale utilità clinica. E non è noto se la genetica psichiatrica potrà portare ad una soluzione dei disturbi psichiatrici.
Nell'area della non conoscenza rientrano i problemi della farmacoterapia.
È ignoto il meccanismo di azione dei farmaci a livello molecolare.Non si conoscono le conseguenze a lungo termine nei trattamenti sia a livello cerebrale che a livello somatico.Non si sa quando e se la ricerca ci darà farmaci psicoattivi realmente innovativi.
Un'altra area oscura è relativa al futuro della classificazione dei disturbi psichiatrici. È tuttora incerto se la psichiatria sia destinata a continuare a basarsi sulle entità sindromiche, se i quadri sintomatologici si configureranno in vere malattie o se tenderà a prevalere un inquadramento di tipo dimensionale.
Nell'ambito delle psicoterapie non è noto in che misura essi si correlino a modificazioni della funzione e della struttura cerebrale e quali siano le conseguenze a lungo termine di queste modificazioni. Manca un modello esplicativo globale dei disturbi psichiatrici che integri i dati biologici, intrapsichici e relazionali.
A livello epidemiologico non si comprende perché il miglioramento economico e la migliore organizzazione sociale non sembrano portare ad una minore incidenza di disturbi psichiatrici ma, al contrario appaiono essere correlati al loro aumento.
I disturbi psichiatrici sono forse un inevitabile prezzo che la specie umana deve comunque pagare come conseguenza dell'evoluzione e del suo progresso sociale o possono essere in qualche modo evitati?
Infine, non sappiamo quale potrà essere in futuro il ruolo della psichiatria nella comunità sociale.
Esso è destinato ad espandersi aumentando sempre più gli interventi psichiatrici sulla popolazione o piuttosto a contrarsi progressivamente fino al suo confinamento nella cura di poche essenziali malattie?
Queste “grandi domande”generano una molteplicità di quesiti più specifici “senza ancora una risposta” nella pratica clinica.
Il congresso SOPSI 2008 va quindi oltre una semplice puntualizzazione dello “stato dell'arte” ma, affrontando le zone d'ombra della non conoscenza, vuole essere uno stimolo ad una migliore ricerca e a più precise modalità di intervento sui malati.
Il premio Nobel 2004 per la fisica David Gross non a caso ha osservato che “la conoscenza prende forma dall'ignoranza”.
Paolo Pancheri
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