APPROVATALA LEGGE QUADRO SULL'ASSISTENZA SOCIALE AL SENATO (Articolo messo in Rete nellaLista ITALZ-L italz-l@italz.it - alle 18:16 ora italiana del 18 ottobre2000) con il contributo dell'ANSA a cura di Gennaro Esposito - Pol.itNapoli
ROMA, (CNN) -- Il Senato ha approvato oggila legge quadro sull'assitenza sociale. La legge, che ha avuto un iterlungo e difficile iniziato nel 1997, è passata con 130 voti favorevoli,33 astenuti e 12 contrari. Il nuovo ordinamento rappresenta una ristrutturazionedell'intero settore assitenziale modellato sulla legge Crispi risalenteal 1980. Il ministro della solidarietà socialeLivia Turco ha espresso, insieme alle organizzazioni del terzo settore(volontariato e associazioni di assitenza sociale), la propria soddisfazioneper quello che viene definito "il nuovo welfare del 2000" che attribuiscealle regioni ampi poteri di gestione nel settore dell'assitenza e la possibilitàdi poter far ricorso al privato. Della riforma potranno beneficiare tuttii cittadini italiani, ma le risposte più urgenti sono direttealle persone in stato di povertà, ai disabili, ai tossicodipendenti,ai senza casa e ai bambini in difficoltà. I punti chiave della legge Ecco in breve alcuni dei punti principaliintorno ai quali la legge si sviluppa: 1) Istituzioni pubbliche di assistenza(Ipab). Il governo provvederà alla lororiorganizzazione, trasformando la natura giuridica e sciogliendo quelle inattive. 2) Buoni servizio. I Comuni potranno fornire alle famigliebuoni da usare per pagare i servizi assistenziali. 3) Assegni di cura. In aggiunta agli assegni familiari, chiha in casa persone anziane potrà contare su un sussidio economicoaggiuntivo. La legge prevede anche "servizi di sollievo"per coloro, in maggioranza donne, che si impegnano quotidianamente nelle cure degli anzianientro le pareti domestiche. Ciò significa che potranno essere sostituitequando sono fuori casa per lavoro. 4) Prestiti sull'onore. Finanziamenti a tasso zero che i Comunipotranno concedere, in alternativa a contributi assistenziali, per venireincontro ad esigenze di giovani mamme sole, di coppiegiovani con figli, e di famiglie che hanno in casa handicappati gravi.Prestiti anche per le famiglie temporaneamente in difficoltà economiche.Una misura che riguarda anche famiglie di recente immigrazione con gravidifficoltà di inserimento. 5) Revisione delle invalidità: per delega, ci sarà una rimessaa punto degli assegni di invalidità, che saranno riclassificati,ma senza intaccare i trattamentI già oggi concessi. 6) Intervento urgenti per la povertà: 20 miliardi per i prossimi tre anni sono stati destinati esplicitamente per interventiper i poverissimi e per i senza casa. Tra i punti cardine della legge, quelloche mira a cancellare la forte differenza tra l'offerta di servizi nellevarie aree del Paese. I comuni dovranno dotarsi di una carta dei servizicon le offerte che mettono a disposizione. Con il contributo di ANSA
LE REAZIONI ALLANOTIZIA ASSISTENZA: COMUNITA' ACCOGLIENZA, ORAGRANDE RIFORMA Il 24 novembre convention al Palavobisdi Milano (ASCA) - Roma, 19 Ott - La leggequadro sull'assistenza e' un buon traguardo, ma - sostengonole Comunita' di accoglienza riunite nel Coordinamento nazionale comunita' Accoglienza (CNCA) - la riformadelle politiche sociali in Italia parte davvero solo ora. 'Non basta una legge per cambiareil destino di tante persone in difficolta'. Basti pensarealla legge 180 sulla psichiatria, la legge quadro sull'handicap.C'e' anzitutto - secondo il CNCA - il problema dellaeffettiva disponibilita' di risorse economiche, fondamentaliperche' la legge non resti una scatola vuota. Vi sonoconsuetudini istituzionali, prassi amministrative, mentalita'di gestione che debbono adeguarsi perche' nei territoriavvenga un reale cambiamento''. Insomma la grande riformasociale e' ancora lontana. E percio' 75 organizzazioni del CNCAhanno condotto una campagna per dare il via alla granderiforma sociale. A questo scopo il prossimo 24 novembreal Palavobis di Milano si svolgera' una grande conventionsul nuovo welfare fondato sul diritto al benessere di tuttele persone. Politica - 19 Ottobre 2000 - 09:44
ASSISTENZA:CRITICHE ALLA LEGGE DA COMPAGNIA OPERE
(ASCA) - Milano, 19 Ott - Cautasoddisfazione e molti dubbi della Compagnia delle Opere sulla legge quadro dell'assistenza approvata ieri. In una nota sisottolinea che il problema di fondo sta nella mentalita' che guidera' l'applicazionedella legge stessa. Se infatti e' importanteche sia passato il principio ''per cui cio' che e'pubblico non e' necessariamente statale'', MarioSala, presidente della federazione Non profit Compagniadelle Opere mette il dito sul limite maggiore della legge.''Avremmo voluto vedere espresso piu' chiaramente il concettoche lo Stato e gli enti locali coinvolgono le Onlus,le imprese sociali e le associazioni di famiglie come soggettiattivi nella progettazione e nella realizzazioneconcertata degli interventi socio-assistenziali,secondo il principio di sussidiarieta' orizzontale appenaintrodotto nella riforma costituzionale''. Per la Compagnaidelle Opere restano infine molti dubbi sul destino delle Ipab ''in granparte istituti religiosi che nascono dalla tradizione delladottrina sociale della Chiesa vissuta e attuata dai cattoliciin Italia, visto che la legge concede al governo ladelega completa a disciplinarle''.
ASSISTENZA: PRC, FRATTURA ASPRA CON CENTROSINISTRA (ANSA) - ROMA, 18 OTT - L'approvazioneal Senato della riforma dell' assistenza socialeha creato una ''frattura aspra'' tra Prc e centro-sinistra.Lo sottolineano in una dichiarazione congiunta GiovanniRusso Spena, coordinatore dei senatori neo-comunisti e il responsabiledel settore stato sociale Paolo Ferrero. ''La verificadei comportamenti - aggiungono - del centro-sinistra,dalla quale deriva anche la nostra autonoma decisione sui comportamentielettorali, e' cominciata nella maniera peggiore''. Quanto al merito del provvedimentoRusso Spena e Ferrero sostengono che ''centrodestra ecentro-sinistra confluiscono su scelte neoliberiste e per di piu'su un tema fondamentale come lo stato sociale sul quale dovrebberoavere invece punti di vista profondamente diversi''. ''Noi crediamo - concludonoi due esponenti di Prc - ad un regionalismo alto, democratico,solidale, non ad una devoluzione di funzioni dello stato socialeche scardina l'unita' nazionale e discrimina tra cittadini delleregioni ricche e delle regioni povere, tra immigrati e italiani,tra figli nati nel matrimonio e quelli nati al di fuori del matrimonio''. (ANSA). CSS/ROM 18/10/2000 18:31
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