Novità
In libreria a Marzo
Rosemary Gordon Il ponte: una metafora dei processi psichici
Prefazioni di Mario Jacoby e Michael Fordham
Edizione italiana a cura di Augusto Romano
Traduzione di Edgardo Faure e Vittorio Piccioni "Programma di Psicologia Psichiatria Psicoterapia" formato 16/24, pp. 456, € 46,00
Il contenuto
Lautrice utilizza limmagine del ponte per riferirsi alla comunicazione tra due entità separate e distinte, che possono essere persone, idee o processi psichici. La frequenza con cui questa immagine compare negli scritti di analisti e psicoterapeuti la induce ad attribuire al "ponte" una forte valenza archetipica. Di qui il suo interesse storico e antropologico per i rituali riferiti a ponti, e la convinzione che questa figura sia il terzo elemento necessario in ogni processo dialettico. Il libro presenta unefficace combinazione di riflessione teorica e di applicazione clinica. La lunga esperienza dellautrice le consente di trattare in modo non settario e con la massima apertura al confronto con le scuole non junghiane (vedi i riferimenti a Melanie Klein e a Winnicott) i concetti di transfert, controtransfert, identificazione proiettiva, narcisismo, masochismo, e argomenti come la pedofilia. Il libro testimonia inoltre i suoi interessi in campo letterario (vedi il capitolo su D.H. Lawrence). Scritto in un linguaggio chiaro e concreto, si rivolge a tutti i cultori e gli studiosi di scienze umane, ed è un ottimo strumento per la formazione di analisti e psicoterapeuti; appare come il complemento più opportuno alla pubblicazione del Seminario di Jung Analisi dei sogni.
Lautrice
Rosemary Gordon è oggi la rappresentante più autorevole della scuola inglese di psicologia analitica. È autrice di numerosi saggi, fra i quali Dying and Creating: a Search for Meaning (Karnac Books). Un incontro fecondo della psicologia analitica con la scuola kleiniana di psicoanalisi.
Indice
Jung: figlio ribelle o profeta?
Il conflitto: combattimento o danza dellanima?
Il ruolo della consapevolezza in una cultura in evoluzione
Psicoanalisi e valori morali ponti: strutture e funzioni intrapsichiche
Il pene come ponte Dei e "de-integrati"
Gli archetipi sul lettino
Il luogo dellesperienza archetipica Sé e individuazione
La pulsione di morte come vettore del Sé
I simboli: contenuto e processo ponti pezzati: esperienza e pratica clinica
Identificazione proiettiva Il transfert come fulcro dellanalisi
Il controtransfert: unione di Eros e Agape
Il narcisismo e il Sé: chi è quellio che amo?
Masochismo: lombra della venerazione e delladorazione
Normale e anormale nella pedofilia
Curare e guarire ponti costruiti: arte e creatività
Nascita e creatività Creatività e archetipo
Teatro esterno e teatro interno
Guarda! Cè riuscito!
I conflitti di D. H. Lawrence aprono la strada verso lindividuazione
Il concetto junghiano di sincronicità
La creatività nella seconda parte della vita
Conclusioni. Al di là del ponte
Lunica serie di sogni di un paziente seguitopersonalmente da Jung.
Novità In libreria a Marzo
Carl Gustav Jung Analisi dei sogni Seminari 1928-1930
A cura di William McGuire Edizione italiana a cura di Luciano Perez Saggio introduttivo di Augusto Romano
"Manuali di Psicologia Psichiatria Psicoterapia" formato 16/24, pp. xxiii-634 con CD-Rom, € 70,00
Il contenuto
La pubblicazione delledizione italiana di questo Seminario di Jung mette a disposizione di analisti, studiosi e persone di cultura uno strumento ricchissimo e sorprendentemente utile dal punto di vista della pratica analitica. Linteresse per il sogno come testimonianza dellesistenza dellinconscio è inseparabile dal pensiero di Jung, e spesso costituisce il fondamento empirico della sua teorizzazione. Il sogno è il tema attraverso il quale Jung elabora le più sostanziali fra le sue critiche della concezione freudiana. "Il materiale onirico non consiste solo di ricordi, ma racchiude nuovi pensieri che non sono ancora coscienti". Lanalisi dei sogni, cioè la scoperta di questi "nuovi pensieri", deve avvenire allinterno di una relazione fra due individui. Su questo punto, Jung anticipa le idee odierne circa la natura fondamentalmente paritaria della relazione tra paziente e analista, con la necessità che questultimo tenga sempre presente e metta in gioco la propria soggettività. Il volume contiene la trascrizione di appunti presi in cinquantuno sedute seminariali tenute a Zurigo, con cadenza settimanale, dal 7 novembre 1928 al 25 giugno 1930, in quattro sessioni, due invernali
e due estive. Gli incontri sono dedicati allesame di una sequenza di sogni tutti appartenenti allo stesso soggetto, un paziente di Jung. Il lettore ha modo, così, di conoscere dal vivo la tecnica junghiana di analisi dei sogni, e anche di incontrare il personaggio Jung, con la sua chiarezza espositiva, il suo senso dellumorismo, il suo lasciarsi andare ad affascinanti divagazioni, il suo amore per le immagini. Ledizione italiana è completata da un CD-Rom che ne moltiplica le possibilità di consultazione e di utilizzazione a scopo di studio, e inoltre presenta un vasto corpus di immagini, citate da Jung durante le riunioni seminariali, e che non sono contenute nelledizione originale.
Novità In libreria ad Aprile
Tobie Nathan Non siamo soli al mondo
Prefazione di Isabelle Stengers Traduzione di Giuliana Lomazzi
"Saggi. Storia, filosofia e scienze sociali", formato 15/22 pp. 268, € 28,00
Il contenuto
Solidamente basato su più di ventanni di lavoro con popolazioni migranti in difficoltà psicologica e sociale, letnopsichiatria come Tobie Nathan lintende è un metodo sperimentale di mediazione tra terapie. Tra tutte le terapie, comprese quelle dei "guaritori" delle società non occidentali, in dichiarata alternativa al modo in cui la psicopatologia organizza la propria mondializzazione. Contro quello che egli considera un vero e proprio neocolonialismo terapeutico, Nathan valorizza il contenuto teorico implicito nelle pratiche locali, di cui sottolinea linteresse anche per i terapeuti occidentali. In tal modo questi ultimi sono messi sullo stesso piano dei guaritori con i quali, entro i limiti che egli stesso si impone in quanto psicologo, Nathan collabora correntemente con un successo accompagnato da vive polemiche. Da alcuni anni infatti le sue posizioni sono soggette a tutta una serie di critiche per cui in sostanza lattenzione allappartenenza culturale degli immigrati ne ostacolerebbe lintegrazione e la considerazione dei legami tradizionali farebbe dimenticare la questione sociale. Un dibattito, questo sulletnopsichiatria, ormai avviato anche in Italia.
Lautore
Tobie Nathan, psicoanalista, è professore di Psicologia clinica e psicopatologia allUniversità di Paris-VIII, dove dirige il Centre Georges Devereux per laiuto psicologico alle famiglie immigrate. Fra le sue più recenti pubblicazioni una conversazione con Catherine Clément, Le Divan et le Grigri (Odile Jacob, 2002).