NOVITA' BOLLATI BORINGHIERI PRIMAVERA 2003
Bruno G. Bara
Il sogno della permanenza Levoluzione della scrittura e del numero
"Saggi. Psicologia", formato 21/22, pp. 144 con illustrazioni nel testo, Euro 28,00
Il contenuto
Lautore ricostruisce levoluzione della scrittura analizzando, anche attraverso una ricchissima
documentazione iconografica, la tradizione dei metodi di scrittura nata nellarea del Mediterraneo. Si sofferma poi sullevoluzione del numero. Per comunicare è necessario un corpo comune di conoscenze, sulla cui base i partecipanti alla comunicazione possano dare alla loro interazione un significato condiviso. Se la comunicazione è definibile come costruzione comune di significato, la scrittura è una comunicazione "situata", con caratteristiche sia linguistiche che extralinguistiche. È una comunicazione permanente, cioè trasmissibile anche a individui viventi in tempi diversi, grazie a elementi esterni offerti dallambiente: dalle pietre agli odierni supporti elettronici. Lidea di questo viaggio affascinante, dice lautore, "nasce dal mio amore per i simboli, e dalla mia gratitudine per tutti i numerosi ominidi che si sono prodigati per far sì che le meravigliose scoperte che ogni generazione andava facendo potessero essere conservate per tutte le altre a venire".
Lautore
Bruno G. Bara, laureato in medicina e specializzato in psicologia medica, è professore ordinario di Psicologia della comunicazione presso la Facoltà di Psicologia dellUniversità di Torino. Dirige il Centro di ricerca in Scienza cognitiva e lannesso Dottorato di ricerca dellUniversità di Torino. È inoltre direttore scientifico delle Scuole di specializzazione in Psicoterapia cognitiva di Como e di Torino. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo, nelle nostre edizioni, Pragmatica cognitiva (1999), Il metodo della scienza cognitiva (2000) e la cura del Manuale di psicoterapia cognitiva (1996).
Piero Coppo
Tra psiche e cultura Elementi di etnopsichiatria
"Saggi. Storia, filosofia e scienze sociali", formato 15/22 pp. 314, Euro 26,00
Il contenuto
La babelica mescolanza di lingue, esistenze, sofferenze, saperi in cui siamo immersi ci destina a un regime di ibridazione, le cui peripezie si accampano nelle scienze umane come oggetto ormai imprescindibile di ricerca e riflessione. Lidentità è esposta oggi a rischi opposti e complementari, allirrigidimento delle appartenenze da un lato e alla deculturazione dallaltro, ossia alla caduta nellaspecifico, alla perdita dei vincoli che la mettono in grado di "riparare" le proprie crisi. Se nella malattia si fa esperienza di questa lacerazione delle connessioni attive che costituiscono lidentità, affrontare i nessi tra psiche e culture diventa il compito di una disciplina di confine, letnopsichiatria, che "mentre riprende e approfondisce, anche alla luce di altre pratiche e altri saperi, lanalisi e la critica dei dispositivi pratici e teorici della psichiatria, della psicologia e della psicoanalisi, cerca e propone altri modi per comprendere, prevenire e curare". Non si tratta dunque soltanto di rendere "culturalmente sensibile" la psichiatria, bensì di spingere le discipline della psiche a farsi avvertite delle determinanti culturali che portano seco (appartenere a un popolo, risultare da una storia) per confrontarsi e interagire, su basi non confusive, con nosografie, psicoterapie e saper-fare altri.
Lautore
Piero Coppo, neuropsichiatra e psicoterapeuta, insegna Etnopsichiatria allUniversità Ca Foscari di Venezia. Come consulente temporaneo dellOMS ed esperto del Ministero degli Esteri italiano, ha lavorato a lungo in Mali e in Guatemala, in programmi di cooperazione sulla medicina tradizionale. È autore di Etnopsichiatria (il Saggiatore, 1996) e Passaggi. Elementi di critica dellantropologia occidentale (Colibrì, 1998). Ha curato Médecine traditionnelle, psychiatrie et psychologie en Afrique (Il Pensiero Scientifico, 1988) ed Essai de psychopatologie dogon (crmt/psmtm, 1993); con Arouna Keita, Médecine traditionnelle. Acteurs, itinéraires thérapeutiques (Edizioni e, 1990) e, con Lelia Pisani, Armi indiane. Profezie e rivoluzioni nel Chapas messicano (Colibrì, 1994).
Paolo Curci, Gian Maria Galeazzi Cesare Secchi
La sindrome delle molestie assillanti
"Manuali di Psicologia Psichiatria Psicoterapia" formato 16/24, pp. 224, Euro 24,00
Il contenuto
Il tema delle continue molestie dirette a un soggetto che, turbato e impotente, le subisce sembra allargarsi sempre di più ad aree della vita sociale non direttamente di competenza psichiatrica: il partner rifiutato che non accetta la separazione; lindividuo isolato e sprovveduto che aspira ostinatamente a un legame dintimità; il soggetto che "si dedica" a qualcuno da cui ritiene di aver ricevuto un torto. Negli ultimi anni i media e la letteratura scientifica hanno proposto una rilettura di queste differenti costellazioni comportamentali mettendo in primo piano una sorta di denominatore comune, costituito dalla presenza, nelle "molestie assillanti" (o comportamenti di stalking), di intrusività, varietà e continuità. Il concetto riunifica in ununica categoria gruppi di azioni note e già descritte come parti di condotte devianti più complesse (vedi lerotomania o le molestie sessuali), ma anche atteggiamenti e gesti in passato tollerati o solo lievemente sanzionati, il cui significativo incremento di frequenza pare connesso anche a particolari cambiamenti della società contemporanea: la crisi dellindissolubilità del matrimonio; le modificazioni dei rituali di corteggiamento; il fenomeno del divismo; gli sviluppi della tecnologia della comunicazione; lambiguo e paradossale concetto di privacy. Se si tiene conto della coppia molestatore-vittima, le molestie assillanti si configurano come una vera e propria patologia della comunicazione e della relazione. Come risulta dallIndice, il libro presenta largomento in maniera esaustiva avvalendosi di contributi internazionali e multidisciplinari.
Gli autori
Paolo Curci è professore ordinario di Psichiatria allUniversità di Modena e Reggio Emilia.
Gian Maria Galeazzi, psichiatra, è dottore di ricerca allUniversità di Modena e Reggio Emilia.
Cesare Secchi, membro della Società Psicoanalitica Italiana, è ricercatore allUniversità di Modena e Reggio Emilia.
Graziella Fava Vizziello Alessandra Simonelli
Adozione e cambiamento
"Programma di Psicologia Psichiatria Psicoterapia" formato 16/24, pp. 496, Euro 38,00
Il contenuto
A partire da un orientamento teorico e di ricerca basato sulla teoria dellattaccamento, questo lavoro affronta in modo globale ed esaustivo una tematica oggi molto presente non solo fra gli
specialisti ma nella vita delle famiglie, negli interrogativi che si pone la gente e spesso, con risvolti drammatici, nella cronaca nera: tutti abbiamo sotto gli occhi le notizie sul mercato illegale di bambini, nazionale e internazionale, i casi di rifiuto del bambino da parte dei genitori adottivi, e daltra parte non va sottovalutata la delicatezza del compito che spetta a psicologi e altre figure istituzionali preposte a valutare lidoneità di una coppia ad adottare un bambino. Il libro (destinato soprattutto agli studenti che approfondiscono il tema della genitorialità e dei suoi rapporti con la personalità e con la psicopatologia) è centrato sugli aspetti di cambiamento (sempre "inquietanti") che levento adozione produce in tutti i suoi protagonisti. È inoltre indagato il rapporto tra interventi semplicemente educativi (da parte delle famiglie) e interventi psicoterapeutici nellassicurare agli interessati un buon adattamento reciproco e una buona qualità della vita.
Le autrici
Graziella Fava Vizziello, neuropsichiatra infantile, è professore straordinario di Psicopatologia dello sviluppo alle Università di Padova e di Milano Bicocca. È direttrice del Master su Genitorialità e sviluppo dellUniversità di Padova, e vicepresidente dellAssociazione Europea di Psicopatologia del Bambino e dellAdolescente. È autrice di numerosi testi tradotti in più lingue, tra cui il Manuale di psicopatologia dello sviluppo e, con Daniel N. Stern, Dalle cure materne allinterpretazione. Nelle nostre edizioni, ricordiamo Leccezione e la regola; con Maria Bet e Graziella Sandonà, Il bambino che regalò un arcobaleno; con Giuseppe Disnan e Rita Colucci, Genitori psicotici.
Alessandra Simonelli, psicologa, è ricercatrice in Psicologia dinamica presso la Facoltà di Psicologia dellUniversità di Bologna, dove insegna Teorie e tecniche del colloquio psicologico. Insegna inoltre Psicopatologia dello sviluppo presso la Facoltà di Psicologia dellUniversità di Padova.
Renato Tomba
I ragazzi e le ragazze della 1a A Ci facciamo una storia?
Adolescenti che si raccontano: un percorso didattico sullespressione di sé
"Nuova Didattica. Psicologia", formato 15/22, pp. 120 EURO 14,00
Il contenuto
Il libro riporta unesperienza di scrittura narrativa che si è svolta in una classe di un istituto professionale. Spesso, nella scuola, lespressione della soggettività di un ragazzo è lasciata a sé stessa, alle sue manifestazioni più indisciplinate e caotiche, ma anche più sofferenti. In altre parole, il riferimento alla soggettività, pur inevitabile, non entra a far parte di un progetto educativo, ma risulta ininfluente rispetto alla messa a punto dei processi oggettivi di trasmissione della cultura e delle relazioni sociali che li traducono in pratica. A ciò corrisponde, negli studenti, come condizione appresa in anni di scuola e apertamente dichiarata, un senso di essere "diversi" in aula, in un loro non coincidere come sono "dentro" e come sono "fuori", spesso nel segno di una sottrazione, di una riduzione dellesperienza di sé. Di qui, nellaula, unatmosfera di insofferenza e di noia. Scrivere una storia, in questo caso, è stata unesperienza che ha profondamente coinvolto tutti i ragazzi: imparando a costruire una breve narrazione autobiografica e tirando fuori il protagonista che cè in loro, hanno scoperto di poter entrare in contatto, in modo nuovo, con il loro mondo interiore.
Lautore
Renato Tomba insegna Materie letterarie allIstituto professionale statale "Albe Steiner" di Torino. Svolge la propria attività didattica secondo lapproccio della ricerca-azione, una metodologia di riflessione sulla pratica professionale dellinsegnante. È coordinatore del Gruppo di Progetto "Ricerca-azione" presso lIRRE Piemonte.
Jorge E. García Badaracco
Psicoanalisi multifamiliare Gli altri in noi e la scoperta di noi stessi
Edizione italiana a cura di Andrea Narracci
Traduzione di Andrea Narracci e Ferdinando Granieri
"Programma di Psicologia Psichiatria Psicoterapia" formato 16/24, pp. 256, Euro 30,00
Il contenuto
La cura della psicosi si fonda, per lautore, sulla possibilità di effettuare esperienze terapeutiche simultanee in contesti diversi. Il gruppo multifamiliare, formato da più famiglie ciascuna con un componente psicotico, permette di costruire un quadro complessivo di riferimento per la concettualizzazione della malattia mentale e della sua cura, e di superare il falso dilemma fra interventi sul passato (psicoanalitici) e interventi sul presente (sistemici o cognitivo-comportamentali). Questo metodo promuove la costruzione di uno scenario inedito, allinterno del quale i vari nuclei familiari patologici, compresi i pazienti, hanno la possibilità di mettere a confronto le proprie esperienze, fino a quel momento considerate indicibili, e di riattivare in diretta, davanti a un grande gruppo e con il suo aiuto, i nuclei fondamentali dellinterazione patologica e patogena che hanno determinato, nel tempo, lo sviluppo del disagio. Si rende in tal modo possibile un processo di modificazione sostanziale del clima vissuto allinterno dei nuclei familiari patologici, di cui beneficiano anzitutto i pazienti, che possono uscire dal ruolo di pazienti incurabili, ma anche i familiari, che possono riconoscersi come parte in causa, per rievocare e comprendere quanto è accaduto in passato senza per questo sentirsi attribuire colpe, e per ragionare insieme su quale possa essere il migliore contributo da offrire oggi per sviluppare il processo di cura.
Lautore
Jorge E. García Badaracco è professore emerito alla Facoltà di Medicina dellUniversità di Buenos Aires. Già presidente della Asociación Psicoanalitica Argentina, è noto in tutto il mondo per il suo lavoro negli ambiti delle gravi psicopatologie e degli interventi sulle famiglie problematiche. È frequentemente invitato in Italia per lezioni universitarie e seminari di formazione. Fra i suoi libri, è stato tradotto La comunità terapeutica psicoanalitica di struttura
multifamiliare (Franco Angeli, 1997). Rievocare e comprendere quanto è accaduto in passato, senza per questo sentirsi attribuire colpe.