Obiettivi
Migliorare il servizio nelle sezioni penitenziarie adibite ad una più intensa assistenza psichiatrica e all'internamento, adeguandolo ai parametri esterni, grazie a un uso delle energie disponibili diverso e più consono alle esigenze trattamentali di questi luoghi.
Favorire una integrazione tra sorveglianza sanitaria e sorveglianza custodiale.
Ridurre, per il tramite di una conoscenza dei problemi e dei modi per affrontarli, il timore che nel personale suscita il confronto, senza previa formazione, con soggetti che soffrono di turbe psichiche talora gravissime.
Suscitare un interesse per la materia psichiatrica e psicoterapeutica in operatori che non hanno una specifica formazione nel settore.
Tematiche
Inquadramento della clinica psicopatologica che più frequentemente attraversa i penitenziari (è essenziale, a tale scopo, servirsi di esperti che abbiano una specifica esperienza clinica e una documentata formazione teorica nel settore).
Inquadramento delle norme giuridiche che regolano il settore.
L'internamento tra cura e pena.
Strumenti terapeutici:
_ psicoanalisi e psicoterapie
_ terapie relazionali, sistemiche e cognitiviste
_ terapia di gruppo
_ arteterapia
_ terapia psicofarmacologica
Strategie terapeutiche:
_ trattamenti interdisciplinari
_ integrazione tra i servizi
_ superamento della logica retributiva
_ misure alternative
_ la riabilitazione tra giustizia e psichiatria
Evoluzione dell'assistenza sanitaria e delle norme relative all'internamento.
Destinatari (numero e qualifica)
31 figure per le Sezioni Maschili e per la CCC:
1 Educatore addetto a tali speciali sezioni
1 Volontario per le Sezioni Maschili e 1 Volontario per la CCC
2 Infermieri per le Sezioni Maschili e 2 Infermieri per la CCC
12 Agenti di Polizia Penitenziaria per la CCC e 12 di Polizia Penitenziaria per le Sezioni Maschili
Risultati attesi
Individuazione di specifiche competenze e peculiari abilità operative.
Miglioramento dell'assistenza psichiatrica garantita.
Maggiore integrazione di fatto tra area custodiale e area sanitaria.
Comprensione del valore di un training formativo personale per quanti si occupano di una materia tanto scottante.
Riduzione dei casi di autolesionismo e dei suicidi in carcere.
Maggiore partecipazione di alcune aree a una matura e consapevole funzione trattamentale e riabilitativa.
Firenze, 9 Luglio 1999
Dr. Mario Iannucci