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Seta:

-Ma la legge oltre a dare delle garanzie comporta anche degli obblighi. In altri termini la registrazione potrebbe diventare obbligatoria?

Ciardi:

-Il problema é molto serio. Se dovessimo seguire alla lettera la legge c'è l'obbligo con la possibilità addirittura di incorrere in caso di inadempienza nel reato penale di "stampa clandestina".
Ecco, noi non ce la siamo sentiti di arrivare a tanto. E questo perché le fattispecie penali non sono applicabili in via analogica, mentre in via analogica possiamo applicare altre fattispecie. Però dovrebbe pensarci il legislatore. Noi non l'abbiamo fatto per un'ovvia prudenza, prudenza in senso tecnico-giuridico beninteso. Creare un nuovo reato sarebbe stata cosa grave. Quindi per ora sono attivi soltanto i risvolti di garanzia.
L'altra faccia però é quella della obbligatorietà. Se lei immagina che su un periodico non registrato può comparire una notizia calunniosa senza la possibilità di risalire all'autore, ad un direttore etc. Se vogliamo arrivare a quella rivoluzione che dicevamo occorre che sia una rivoluzione democratica e responsabile. Occorre che ci siano le stesse possibilità che ci sono nel caso di violazioni della legge sulla stampa.

Seta:

-Ma lei saprà che internet é una specie di tribuna del Central Park.

Ciardi:

-Ma il grave é, seguendo l'esempio che abbiamo fatto, quando una notizia calunniosa viene data su un periodico. Occorre pensare ad un controllo su tutto ciò che é periodico e per questo occorre un intervento legislativo.

Seta:

-Questo consentirebbe di completare l'opera di equiparazione del mezzo telematico alla stampa?

Ciardi:

-Io non vedo differenze, ma perché ci siano tutta una serie di conseguenze é necessario che il legislatore completi l'opera di parificazione. Ci deve essere una legge. Il legislatore non é sempre sollecito come l'interprete; a vanto della mia categoria devo dire che spesso i giudici precorrono la legge perché adattano i casi della vita alle finalità della legge, il legislatore deve poi completare l'opera. Lo sbocco di questa faccenda a mio parere non può che essere l'assoluta parificazione, anzi la sopraffazione del mezzo telematico rispetto a quello tradizionale. E' tutto un cammino, noi abbiamo solo fatto un primo passo, bisognerebbe che si prendesse conoscenza di questo fatto, che venisse propagandato, o forse é meglio che si consolidi prima che possa suscitare troppi allarmi.

Seta:

-Una domanda che esula completamente dalle sue competenze. Qualcuno si sta occupando di questi aspetti legislativi? Come si possono sollecitare?

Ciardi:

-Interventi legislativi di questo tipo possono essere fatti su iniziativa non tanto del governo, quanto di tipo parlamentare. E per come vanno le cose dovrebbe essere l'iniziativa non di un parlamentare isolato, ma di un gruppo inserito in quello vincente. In teoria anche il governo, anche un ministero potrebbe prendere un'iniziativa del genere, ma ci vorrebbe qualcuno che possa parlare senza chiedere il permesso a nessuno e venire ascoltato. Ora io sono fuori dalla politica e non so di schieramenti;sappiamo quello che leggiamo sui giornali, ma poi é la verità?
Questo provvedimento é un passo verso la democrazia se intendiamo per democrazia il rispetto per gli altri e la parteciazione di tutti alla cosa pubblica, ma per la partecipazione ci vuole la conoscenza, senza conoscenza non può esserci assunzione di responsabilità e le notizie sono fonte di conoscenza.


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