AA.VV.  
Cervelliche parlano : il dibattito su mente e intelligenza artificiale, introduzionee cura di Eddy Carli, Milano, Mondadori, 1997, £.16.000* 
  
 *(Schedacura di Antonio Augusto Rizzoli) 

Gli autoriinterpellati da Eddy Carli forniscono in questo testo un campione significativodei vari approcci  alla definizione del concetto di 'mente', presentinella filosofia analitica (e post-analitica), e delle connesse riflessioniin ambito di scienza cognitiva e neuroscienze. 
Antonio Damasioè un neurologo portoghese che si occupa di linguaggio, da lui consideratola radice dell'Io; Donald Davidson è un filosofo che ha creato lateoria del monismo anomalo per cui un evento mentale è unevento fisico, ma inesplicabile; Daniel Dennet è il miglior filosofodell'intelligenza artificiale ed è interessato ai sistemi intenzionalicoscienti; Hubert Dreyfus è un fenomenologo, critico nei confrontidell'intelligenza artificiale; Gerald Edelmann è il premio Nobelche ha creato la teoria del darwinismo neurale; Jerry Fodor in nome delfisicalismo cerca di dare una spiegazione accettabile della razionalità;Richard Rorty è un neo-pragmatista che non accetta la distinzionetra fisico e mentale; John Searle affronta il problema della coscienzain termini ontologici. 
Due neurobiologie sei filosofi che rilasciano una lunga intervista ad Eddy Carli. Allafine di ogni capitolo una breve bibliografia delle opere maggiori dell'intervistato. Le domande della curatrice seguono lo sviluppo del pensieroe della produzione dell'intervistato e ciò crea delle notevoli disparitàtra un'intervista e l'altra. 
La curatricedel libro ne fa una sintesi introduttiva: il risultato è uno sforzosintetico abbastanza riuscito su neuroscienze e coscienza, intenzionalitàlogica binaria e logica "fuzzy" (o vaga). E, tuttavia, non riesce a colmarele divergenze ñ che sono anche divergenze di linguaggio ñ tra i singoli personaggi intervistati. 
Alla finedel testo, in appendice, c'è un'ampia bibliografia generale di 189voci. Come introduzione al problema epistemologico "cervello/mente" il libro risulta  obbiettivo, ma, contemporaneamente, dispersivo e,in qualche modo, confusivo e scoraggiante. 

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