logo pagina
logo pagina
logo pagina
logo pagina
logo pagina
logo pagina
logo pagina
logo pagina
logo pagina

spazio bianco

 

Cos'è la Ketamina


Tratto da "Ketamina - Il fattore K della psichedelia" a cura di Simone Rollo e Giorgio Samorini
Progetto e coordinamento:
Sociologia della Religione (Università degli Studi di Lecce)
in collaborazione con:
Laboratorio Antiproibizionista L-57 Bologna

La Ketamina è un anestetico generale che viene adoperato sia per uso umano che veterinario. La sua molecola [2-(2-clorofenil)-2-(metilammino) cicloessanone] è molto simile a quella del PCP (feniciclidina o benactazina, venduta principalemente come Sernylan), che fu la prima sostanza di questa nuova classe di composti ad essere utilizzata come anestetico.

E' più corretto definire la ketamina come un anestetico dissociativo poichè, in base a quanto si è appreso dai racconti di pazienti sottoposti ad operazioni chirurgiche e ad anestesia con ketamina, la mente viene separata dal corpo e in numerosi casi questa scissione provoca allucinazioni profonde, esperienze extracorporee, visioni mistiche, sensazioni di ingresso in un'altra realtà, sensazioni che sono state definite clinicamente come "reazioni da emersione". E' attraverso questi resoconti dei pazienti, che sono stati scoperti gli effetti psichedelici di dosi sub-anestetiche della Ketamina, cioè di dosi inferiori a quelle necessarie per indurre un'anestesia completa. Nel gergo, queste quantità sub-anestetiche sono per l'appunto chiamate "dosi psichedeliche".

Per arginare gli effetti psicologici che potrebbero derivare da tali esperienze psichedeliche, durante l'anestesia si è fatto in seguito ricorso alla somministrazione anche di benzodiazepine, che inducono l'amnesia per quanto riguarda queste "reazioni da emersione".

La comunità medica, malgrado i fenomeni dissociativi, considera la ketamina un anestetico "gentile", in quanto agisce sul sistema nervoso centrale senza diminuire le funzioni respiratorie e circolatorie; ciò significa che non è necessaria la respirazione assistita, come avviene generalmente durante le anestesie con altre sostanze.

La ketamina fu sintetizzata per la prima volta nel 1962 dal chimico belga Stevens e fu utilizzata sull'uomo da Corssen e Domino nel 1965.

Fu scelta tra circa 200 derivati della fenciclidina perchè considerato l'anestetico più promettente, in seguito ai numerosi esperimenti di laboratorio sugli animali.

Nel 1970 iniziò il suo impiego per scopi clinici, principalmente in pediatria e geriatria.

Come molte altre sostanze, è stata largamente usata dagli americani durante la guerra del Vietnam per lenire i dolori dei feriti. Durante gli anni '60, la terapia psichedelica aveva mostrato essere un beneficio potenziale per il trattamento di una vasta serie di disturbi, ma la diversità nelle metodologie dei differenti studi ne aveva reso difficoltosa la generalizzazione. L'approfondimento che questi studi avrebbero richiesto venne impedito, nel 1970, dalle limitazioni legislative riguardanti l'uso medico delle sostanze psicoattive. Tuttavia, più o meno nel medesimo periodo, la ketamina mostrava di poter suscitare fenomeni di carattere psichedelico, fungendo da terapia nel trattamento dell'alcolismo. Sempre negli anni '70, una volta venuti a conoscenza delle proprietà psichedeliche della ketamina, psiconauti, esponenti della controcultura e sostenitori della psichedelia l'hanno utilizzata per le loro sperimentazioni di stati modificati di coscienza con fini mistici o di conoscenza.

La ketamina come nuova droga

Attualmente nei rave, nelle discoteche e in altre situazioni ricreazionali viene venduta una sostanza sotto il nome di Special K, Vitamina K, Ket, KitKat, Purple, Super Acid. Questa sostanza è ketamina, a volte mescolata con altre droghe come eroina, extasy o, peggio ancora, con sostanze sintetiche da taglio, come già avviene per l'extasy.

Sotto questi nomi la ketamina viene classificata fra le cosiddette "nuove droghe"; un concetto che è improprio e fuorviante, come la maggior parte dei termini abusati dall'informazione dei media e degli ambienti in cui queste sostanze circolano.

La maggior parte delle "nuove droghe", dagli empatogeni alla Ketamina, dalla DMT agli inalanti tipo popper, sino ai principi attivi contenuti in numerose "smart drugs" (tipo herbal ecstasy), non sono per nulla nuove, nè nell'ambiente scientifico in cui sono state create o scoperte, nè negli ambienti underground.

Ciascuna di queste sostanze ha oramai una storia di uso e abuso di alcuni o di molti decenni. Le droghe veramente nuove difficilmente raggiungono gli ambienti under o overground italiani.

Ciò che v'è realmente di nuovo non sono le sostanze, bensì le modalità del loro utilizzo.

La vera novità consiste nel fatto che le droghe via via "scoperte" e usate negli ambienti giovanili durante i decenni passati sono tornate tutte contemporaneamente alla ribalta e vengono consumate secondo le più disparate combinazioni. I "cocktails" del sabato sera o, come preferiamo definirli, i "crogioli neuroalchemici" o le "neuroalchimie", sono e saranno la fonte di tante gioie e preoccupazioni: gioie per chi è in grado o apprenderà a gestiresele, preoccupazioni per quanti - come gli operatori dei Ser.T.- si trovano impreparati ad affrontare le conseguenze del loro abuso, tenendo conto del fatto che per la maggior parte di queste nuove combinazioni sono totalmente ignoti gli effetti farmacologici ed eventualmente tossici a breve e a lungo termine.

Nell'informazione confusa e approssimativa che circola in questi ambienti sulle sostanze psicoattive, la ketamina viene definita in maniera piuttosto riduttiva come un anestetico per cavalli o per elefanti.

Nonostante ciò sia vero, ancor prima che un anestetico per animali, la ketamina dovrebbe essere presentata come una sostanza psichedelica (allucinogena o enteogena) assai potente, con un effetto a breve durata (quando assunta da sola), in grado di indurre profonde modificazioni dello stato di coscienza. Fra gli psichedelici, la ketamina è la sostanza che maggiormente si presta per l'induzione delle cosiddette NDE (near-death experiences). Tali esperienze, che pure all'interno di pratiche ascetiche, precedute da laboriose preparazioni, possono risultare motivo di crescita e di conoscenza, rischiano di diventare pericolosi salti nel buio per coloro che si trovano a viverle senza un'adeguata situazione.

Inoltre, ancor prima di definirla come un banale anestetico per animali, la ketamina dovrebbe essere presentata come una sostanza psichedelica dalle promettenti proprietà terapeutiche che - a dispetto di quanti continuano a voler ciecamente vedere tutte le droghe in un insieme indiscriminato di sostanze da criminalizzare all'unisono - è risultata efficace nel trattamento dell'alcolismo e di altre tossicodipendenze.

Sarà anche il caso di informare i consumatori di questa sostanza psicoattiva che:

- è stata accertata la pericolosità nel combinarla con depressivi respiratori, in particolare alcool, barbiturici e Valium;

-sarebbe meglio evitare qualunque cibo a partire da almeno un paio d'ore prima dell'esperienza con ketamina;

- la nausea che può accompagnare l'esperienza ketaminica è più pronunciata quando ci si muove che quando si sta fermi. Quindi, dosaggi medio-forti di questa sostanza non sono adatti alle danze o ad altri esercizi ginnici;

- il contatto con l'acqua delle piscine e della vasca da bagno è assolutamente da evitare. La perdita di controllo del proprio corpo fisico indotto dalla ketamina può provocare - come purtroppo è accaduto - l'annegamento.

-anche il più smaliziato conoscitore degli effetti di altri psichedelici, quali LSD, psilocibina (funghetti) e mescalina (peyote), può rimanere sorpreso, disorientato e impaurito dagli effetti della ketamina. Sarà il caso di non farsi trarre in inganno dalla brevità del "viaggio" ketaminico. La possibilità di sensazioni psichiche "imponenti" non è da sottovalutare;

- assumere ketamina e pretendere di essere in grado di guidare un'autovettura o di camminare in mezzo al traffico cittadino è pura follia;

- non si conosce ancora nulla circa gli effetti farmacologici a breve e a lunga durata della combinazione di MDMA (ecstasy) + ketamina.

La ketamina assunta da sola e in maniera controllata non è pericolosa per il fisico - lo dimostra il suo sperimentato impiego in pediatria e geriatria - ma potrebbe esserlo in combinazione con almeno alcune della altre "nuove droghe" che circolano nei rave e nelle discoteche.

- l'uso continuato di ketamina può comportare alcuni problemi fisici, in particolare difficoltà nella digestione e nella minzione, e forse un indebolimento della memoria.

Effetti

In base ai resoconti riportati dagli sperimentatori di ketamina, si può definire questa droga come uno psichedelico più intenso e bizzarro di quanto possa essere l'LSD - padre di tutti gli psichedelici di origine sintetica.

La ketamina viene prodotta dalle case farmaceutiche (in particolare dall'americana Parke-Davis) in soluzione acquosa iniettabile.

Ketalar e Kataject sono le marche comunemente distribuite nel mercato farmaceutico per uso clinico e veterinario.

I metodi di amministrazione più comuni sono l'inalazione nasale ("sniffo") e l'iniezione intramuscolare. E' anche possibile assumerla oralmente, bevendo la soluzione acquosa per le iniezioni. L'assunzione orale, oltre a richiedere dosaggi maggiori, sembra produrre maggiori sensazioni di disorientamento e di nausea. Per "sniffarla", si deve prima fare evaporare col calore la soluzione acquosa.

L'iniezione intramuscolare produce l'effetto più immediato e profondo.

La ketamina può essere assunta a vari dosaggi.

Una dose bassa (10-35mg nasale o intramuscolo; 150 mg orale) agisce semplicemente come un lieve sedativo.

Una dose moderata (40-70 mg nasale o intramuscolo; 200-250 mg orale) induce una situazione di coscienza parziale, permettendo tuttavia di mantenere il senso di identità, la memoria e la capacità di percepire e di interagire con l'ambiente circostante. A questi dosaggi si ha già una netta percezione degli effetti psichedelici.

Una dose forte (80-120 mg nasale o intramuscolo; 300-350 mg orale) induce un'esperienza psichedelica completa, con un forte effetto dissociativo e un distacco dalla realtà circostante pressochè totale. E' consigliabile stare seduti a terra, appoggiati o ancor meglio distesi, poichè si perde coscienza del corpo, ed essere in compagnia di qualcuno che non ha assunto la sostanza.

L'esperienza ha una durata di 45-60 minuti, quando la ketamina viene assunta da sola.

Varrà la pena ricordare che le dosi per l'anestesia totale - utilizzate nelle operazioni chirurgiche - sono di 150-200 mg per via intramuscolo e di 600 mg per via orale.

Dosaggi forti di ketamina possono produrre tutte le caratteristiche delle NDE, "esperienze vicino alla morte", comprese il viaggio attraverso un tunnel verso la luce (il cosiddetto "effetto-tunnel"), la convinzione che si è morti, uscite dal corpo e fluttuazioni nell'ambiente circostante, comunicazioni "telepatiche" con entità disincarnate, ecc. Possono essere rivissuti eventi della propria infanzia. Le esperienze dissociative appaiono spesso così genuine che chi le esperisce è certo di aver abbandonato il proprio corpo.

Timothy Leary ha descritto le sue esperienze con ketamina come "esperimenti nella morte volontaria". Stanislav Grof afferma che "se hai un'esperienza completa con la ketamina, non puoi più credere che esista veramente la morte o che la morte ti possa influenzare".

alcuni links

http://www.erowid.org/entheogens/

http://www.health.org/pubs/qdocs/ketamine/

http://www.lycaeum.org/drugs/synthetics/ketamine/

http://www.lycaeum.org/-lux/alchem/konun.html

http://www.resproject.com/one/dmturner.html

RED CRAB DESIGN
spazio bianco
Priory lodge LTD