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CERTE NOTTI

Indagine sugli automobilisti fermati dalla Polizia Stradale per uso di alcol e sostanze stupefacenti nella provincia di Rimini

 

Alessio Saponaro

 

ALCOOL

SOSTANZE STUPEFACENTI

INCIDENTI STRADALI

 

Dal 1997 è iniziato un lavoro comune tra Programma Dipendenze Patologiche dell’Azienda USL di Rimini e la Polizia Stradale di Rimini, finalizzato all’analisi dei comportamenti a rischio inerenti l’uso di alcol e sostanze stupefacenti alla guida.

Da questa collaborazione è scaturita una indagine sugli automobilisti fermati dalla Polizia Stradale per uso di alcol e sostanze stupefacenti nella provincia di Rimini nel 1997 e 1998.

Grazie alla notevole quantità di dati raccolti in questi anni dalla Polizia Stradale sugli automobilisti denunciati a causa delle violazioni degli articoli 186 (guida in stato di ebbrezza) e 187 (guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti) del Nuovo Codice della strada, è stato possibile tracciare un esauriente quadro delle caratteristiche e dei comportamenti dei soggetti che circolano sulle strade sotto l’effetto di sostanze psicotrope (droga e alcol).

La mole del lavoro è stata molto elevata, si consideri che per due anni, ogni giorno per 24 ore, due autovetture della Polizia Stradale hanno circolato nell’area di Rimini e altre due nell’area di Riccione.

 

 

Alcool

 

Nei due anni esaminati gli accertamenti sono stati 3.870, di cui 1.967 nel 1997 e 1.903 nel 1998; più numerosi nei mesi estivi, da giugno ad agosto, soprattutto a causa del maggior flusso di autovetture di turisti circolanti sulle strade riminesi.

Sono considerati positivi gli automobilisti che, sottoposti alla prova con l’alcolimetro, superano o sono pari alla soglia del 0,8 grammi di alcol per litro di sangue. In due anni, su 3.870 persone controllate, 1.427 (pari al 36,9%) avevano il valore del tasso alcolemico al di sopra dei limiti stabiliti dalla legge. Il dato diviene ancora più rilevante se si considera che il tasso alcolemico medio nei due anni considerati era del 1,44, cioè quasi il doppio del limite minimo stabilito per legge.

Sul totale dei controllati, la percentuale dei positivi era del 32,7% nel 1997 e del 40,9% nel 1998. Se si confrontano le denunce per guida in stato di ebbrezza, effettuate nelle diverse provincie dell’Emilia Romagna, la provincia di Rimini, nel 1998, presenta una percentuale di infrazioni superiore del 132% rispetto a Bologna e del 63% rispetto a Forlì.

I valori sono spiegabili attraverso due fattori: a) il territorio di Rimini risulta fortemente caratterizzato da un "nomadismo" turistico, molti dei soggetti fermati e denunciati proveniva da fuori della provincia di Rimini; b) la particolare sensibilità della Polizia Stradale della provincia di Rimini a rilevare le infrazioni connesse con l’abuso di alcol e droghe alla guida.

La maggior parte dei positivi (47,4%) era in stato di ebbrezza, cioè presentava una quantità di alcol da 1,01 a 1,5, corrispondente a cinque lattine di birra o più di cinque bicchieri di vino. Questi soggetti non sono più in grado di guidare correttamente, molti hanno già difficoltà nel rendersi conto della misura della velocità o della posizione del veicolo. La probabilità di incidente, con queste dosi di alcol, salgono a 50 volte in più rispetto ad un soggetto che ha un tasso dello 0,5.

Un quota molto elevata di soggetti ad altissimo rischio per la salute e per gli incidenti stradali è rappresentato dagli "ubriachi", il 37,8% del totale dei positivi. Tra questi il 26,1% aveva un tasso alcolemico pari a 1,51-2,0; per aver raggiunto tali valori hanno dovuto bere almeno 8-10 birre oppure più di un litro di vino. Un altro 11,7% si trova ai "limite dei limiti", tra 2,01 e 4,00, in una situazione di ubriachezza grave, tanto grave da comportare un elevato rischio non solo per la guida ma per la salute in generale, dato che l’ingestione di simili quantità può portare a perdita di coscienza e, per alcolemie uguali o superiori a 4,00, a coma.

I denunciati sono mediamente più giovani rispetto alle tendenze registrate sul territorio nazionale. Le differenze sono più sostanziali tra le classi di età 23-27 anni (29,3% a Rimini contro un 22,3% sul territorio nazionale) e tra 28-32 anni (27,3% a Rimini contro un 18,1% sul territorio nazionale). Le ragioni di questa differenza sono da collegare alla specificità del contesto riminese, ricco di offerte di svago per il tempo libero, locali da ballo e spazi che attraggono i giovani di quasi tutto il territorio nazionale.

Interessante anche il luogo di provenienza degli automobilisti che guidavano in stato di ebbrezza. Sostanzialmente hanno dichiarato di provenire da tre luoghi:

- locali da ballo o discoteche, con il 49,8% dei casi;

- bar o pub (27,0%);

- ristoranti (12,4%).

La maggior parte degli automobilisti denunciati proviene da fuori della provincia di Rimini. Più esattamente il 46% è residente nella provincia di Rimini, gli alti provengono da zone adiacenti (27%) o da fuori regione (31%).

Gli automobilisti in stato di ebbrezza circolano soprattutto tra le 3 e le 5 del mattino (69%); quelli sotto i 25 anni si concentrano nelle notti del venerdì e sabato, mentre quelli sopra i 36 anni si distribuiscono uniformemente durante la settimana, ma tendono a prediligere la domenica sera.

L’entità di questo fenomeno, nel nostro territorio, tende ad avere un andamento tipicamente stagionale: da marzo ad agosto vi è un progressivo aumento dei soggetti positivi, fino al picco del mese di agosto, da imputare al flusso turistico. A settembre, in concomitanza con la fine della stagione estiva, il fenomeno crolla del 48%.

 

 

Sostanze stupefacenti

 

Differentemente da quanto avviene per l’uso di alcol, la rilevazione delle sostanze stupefacenti assunte dagli automobilisti è molto complessa a causa di vari elementi.

Analogamente a quanto avviene per l’accertamento dell’abuso di alcol, per i soggetti che hanno assunto sostanze stupefacenti è effettuata una valutazione soggettiva da parte degli agenti di polizia, che "invitano" il guidatore fermato a sottoporsi alla prova qualora vi sia il sospetto che esso possa essere sotto l’effetto di tali sostanze. Più difficile invece, sempre rispetto alle rilevazioni per abuso di alcol, è ottenere la "prova" sullo stato di intossicazione da sostanze psicotrope.

Nell’ambito del 1998, periodo in cui si riferiscono le rilevazioni, la Polizia Stradale non era dotata di strumenti in grado di rilevare in maniera immediata l’assunzione. L’automobilista, così come stabilito dalle leggi, è stato accompagnato presso una struttura pubblica, adeguatamente attrezzata, in condizioni di sicurezza clinica e con l’esclusione di metodiche invasive, per essere sottoposto all’analisi dei liquidi biologici.

Il quadro regionale sull’abuso di droghe appare nettamente diverso rispetto a quello relativo all’abuso di alcol: sia per 1997 sia per il 1998 la Provincia con il maggior numero di infrazioni è quella di Modena. In due anni la provincia di Rimini ha nettamente aumentato le denunce, passando da 44 casi nel 1997 a 71 nel 1998, con un incremento del 61%.

I cannabinoidi, quali hashish e marijuana, sono le droghe più assunte dagli automobilisti denunciati: ben il 66% è stato trovato positivo all’analisi (sostanza assunta sia singolarmente sia combinata con altre droghe). Segue a notevole distanza, seppur sempre con valori molto consistenti, l’uso di cocaina: 33 automobilisti, pari al 46% del totale, sono risultati positivi. Questo dato può essere interpretato come una "prova indiziaria" di come il fenomeno dell’abuso di cocaina sia consistente e in costante crescita sul territorio.

Lo stesso tipo di analisi può essere fatta per quanto riguarda le amfetamine. Esse sono state individuate nel 34% degli automobilisti, percentuale che si innalza al 38% se si includono anche i soggetti che hanno assunto Mdma (ecstasy). Queste ultime risultano poco consistenti (4%), probabilmente perché la maggior parte delle "pasticche" vendute sul mercato illegale come "ecstasy", attualmente contengono quasi esclusivamente amfetamine e altri stimolanti. I casi di assunzione di oppiacei alla guida sono molto consistenti anche tra i soggetti fermati dalla Polizia Stradale, dato che il 28% degli automobilisti denunciati era positivo agli esami. Meno rilevanti, dal punto di vista quantitativo sono le benzodiazepine (7%), cioè psicofarmaci che possono essere anche prescritti ed assunti a scopo terapeutico, e la morfina.

Si sta diffondendo un abuso combinato di sostanze stupefacenti (poliabuso), i cui effetti sulla guida sono, nella maggior parte dei casi, imprevedibili. Queste situazioni, tra gli automobilisti denunciati, sono risultate molto frequenti: la positività a due o più sostanze, ha interessato il 67% degli automobilisti. I cannabinoidi sono le sostanze più consumate da sole, a conferma della tendenza sull’uso/abuso di questa sostanza, della quale si sta ancora dibattendo la possibilità di una legalizzazione.

Il 65% dei denunciati ha meno di 30 anni, in particolare i giovani dai 18 ai 25 anni rappresentano il 51%. Molto consistenti sono gli adulti-giovani, con età tra i 31 e i 35 anni (27%), mentre dopo i 36 anni la percentuale dei denunciati si abbassa notevolmente e gli automobilisti tra i 36 a i 46 anni (età massima riscontrata), sono l’8,5%.

Come per la guida in stato di ebbrezza, la maggior parte delle infrazioni avviene nel mese di agosto.

La maggior parte degli automobilisti denunciati è residente fuori la provincia di Rimini (58%), il resto è residente nel Centro Italia (26%), nel Nord (19,7%), nel Sud (11,3%). I residenti in province adiacenti a quella di Rimini sono il 22% del totale.

Relativamente alla distribuzione delle denunce per giorno della settimana emerge un progressivo aumento dei casi dal giovedì alla domenica; è tra le 6 e le 10 di mattina di quest’ultimo giorno che si concentra ben il 57% delle denunce.

 

 

Incidenti stradali

 

Nella Provincia di Rimini, tra il 1997 e il 1998 si sono verificati 2.410 incidenti stradali, di cui 202, pari all’8,3%, causati (perché accertato) da abuso di alcol e droghe. Gli incidenti causati da persone che guidavano in stato di alterazione psicofisica hanno avuto esito mortale nel 3,5% dei casi.

I 202 automobilisti che hanno causato incidenti guidavano in stato di intossicazione da sostanze stupefacenti nel 6,4% dei casi; in stato di ebbrezza nel 92,6% dei casi, l’1% presentava assunzione di entrambe le sostanze. Dalla rilevazione del tasso alcolemico, si deduce che la maggior parte degli automobilisti (51%) guidava in stato di ubriachezza o ubriachezza grave, con alcolemie da 1,5 a 4; consistente anche la percentuale degli "ebbri" (38,5%) con alcolemie tra l’1 e l’1,5. Il rimanente 10% presenta uno stato di "euforia" con alcolemie da 0,8 a 1.

Vi è una relazione inversa tra età e incidenti: al crescere dell’età diminuisce il numero degli incidenti. Il 57,5% degli incidenti è causato dai giovani fino ai 30 anni, il 23,2% dai soggetti tra i 31 ai 40 anni e il 19,3% dai soggetti oltre i 41 anni. Si tratta per l’82% dei casi di soggetti occupati, per lo più con la qualifica di operai (57%), residenti nella Provincia di Rimini (54%) o in provincie adiacenti (21%). I giovani fino ai 35 anni causano maggiori incidenti tra l’1 e le 5 di notte, mentre gli automobilisti con età superiore ai 40 anni provocano incidenti nelle ore diurne (dalle 6 alle 20). Nei fine settimana si concentra il 68,3% del totale degli incidenti: il venerdì il 17,8%, il sabato il 31,7% e la domenica il 18,8%.

L’automobilista che ha causato l’incidente per le cattive condizioni psicofisiche con cui si è posto alla guida, viaggiava per lo più da solo (63%), ma ha coinvolto nell’incidente due o più mezzi (71%). Nel 28% dei casi è stato l’automobilista ha creato danni solo a se stesso o a cose. Teatro degli incidenti è la strada statale 16 nel 49,7% dei casi, seguita a breve distanza dall’area urbana nel 44,7% dei casi.


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