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INTRODUZIONE
Da alcuni anni presso il nostro Servizio viene utilizzata la terapia
farmacologica con Naltrexone; dopo un periodo iniziale in cui il programma
era focalizzato in maniera rilevante sul farmaco, sono state fatte osservazioni
sull'andamento dei programmi dei pazienti che hanno avuto come conseguenza
l'inserimento nel programma di una terapia di gruppo.
Infatti un decondizionamento
col farmaco quasi sempre non è risolutivo,poichè agisce solo
sul sintomo più evidente (l'abuso di eroina), non viene raggiunto
quel livello critico nella personalità che conduce all'atteggiamento
stabile di rifiuto dell'eroina.
Alla terapia con Naltrexone era necessario
fornire non solo un decondizionamento, ma anche un processo di ricostruzione
o di ridefinizione di relazioni all'interno del contesto familiare o sociale
del paziente,senza il quale non è possibile sperare in una riabilitazione.
Il Naltrexone, può ,quindi, essere uno strumento utile per rendere
possibile un lavoro psicologico o psicoterapico, dato che il rapporto dei
nostri pazienti con la sostanza d'abuso è totalizzante e prevaricante
rispetto ad ogni altra relazione (familiare, terapeutica).
Nel maggio del
1993 si costituiva il primo gruppo terapeutico al quale ha fatto seguito
nell'ottobre 1995 un programma Naltrexone ancora più articolato.
L'accesso a questo programma prevede una disintossicazione farmacologica
e un lavoro di osservazione a scopo diagnostico. Pare meno indicato, infatti,
l'accesso di soggetti con disturbi psichici maggiori. Il farmaco viene
somministrato nella sede ambulatoriale del Ser.t sotto il controllo degli
operatori interessati tre volte alla settimana seguendo il seguente dosaggio:
lunedì
100 mg.,
mercoledì 100 mg.,
venerdì 150 mg.
Si richiede ai
pazienti la disponibilità a frequentare il gruppo di psicoterapia
una volta alla settimana e quello di partecipare ad una assemblea a cadenza
mensile allargata ai familiari con la funzione di verifica dell'andamento
del programma e dei cambiamenti all'interno del contesto socio-familiare.
I pazienti che accedono al programma firmano un contratto che ha durata
annuale;oltre ad illustrare il programma complessivo tale contratto li
informa del rischio dell'assunzione di oppiacei in contemporanea all'assunzione
dell'antagonista.
Gli operatori del servizio preposti si ritrovano settimanalmente
per una riunione di equipe in cui si affrontano le problematiche organizzative
e ci si confronta sull'andamento del gruppo terapeutico.
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