Esempio di procedura per la tutela della riservatezza in un Servizio per le Tossicodipendenze
A chi compete: a tutti gli operatori del Servizio.
Dirigente di riferimento: dott. B..
Data della stesura della procedura: revisione febbraio 2002, dott. A
Obiettivo (perché si fa):
Applicazione D.Lgs. 196/2003, legge 309/90 e norme in essa richiamate, Codici deontologici .
Fonti normative :
D. Lgs. 196/2003, art. 120 legge 309/90, art 200 C.P.P., art. 103 C.P.P., art. 326 C.P. , art. 331 e 332 C.P.P., circ. reg. Lombardia 5-10-2000 prot. G1 200020209 , art. 58, 61 e 62 Codice Deontologia Medica
Cosa va fatto
- Siglatura. Ad ogni paziente per cui si apre la cartella clinica va attribuita una sigla costituita dalla prima lettera e dallultima vocale del nome e del cognome (esempio Rossi Mario/ RIMO , Civin Mauro / CIMO ) seguita dal numero progressivo dellanno in corso e dalle ultime due cifre dellanno ( esempio RIMO 12/03) . Tale sigla deve essere utilizzata per tutte le comunicazioni scritte e verbali e tranne le certificazioni sulle quali , in ogni caso, va citata . Nome e cognome andranno indicati, solo se il paziente non chiede lanonimato, nella pagina due della copertina della cartella clinica e sul registro degli stupefacenti.
- Diritto allanonimato Ad ogni paziente va chiesto prima di aprire la cartella se desidera farlo in anonimato. Le informazioni in merito devono essere fornite secondo quanto indicato nellapposito modulo che deve essere firmato con sigla in caso di richiesta di anonimato e con nome e cognome in caso diverso .
- Informativa ex D. Lgs 196/2003 Ai pazienti che non chiedono lanonimato deve essere resa linformativa di cui al D.Lgs. 196/2003 secondo lapposito modulo.
- Informazioni a terzi Possono essere rilasciate solo alle persone indicate dal paziente previa verifica di quanto indicato dal medesimo nellapposito modulo.
- Informazioni telefoniche Non si rilasciano di regola informazioni telefoniche a meno che non si abbia lassoluta certezza di parlare con persona autorizzata a ricevre informazioni.
- Custodia cartelle cliniche Le cartelle cliniche devono essere custodite negli armadi della sala operatori adiacente allinfermeria e, per le cartelle del gruppo C nellarmadio che si trova nello studio educatori. Le chiavi degli armadi sono custodite nellapposito cassetto in altro locale. Laccesso allarchivio cartelle viene documentato firmando il ritiro e la riposizione delle chiavi indicando data e ora . La prima infermiera professionale che si presenta in servizio e lultima che lascia linfermeria custodiscono chiavi e archivio per il tempo intercorrente. In ogni caso alla fine del turno linfermiera professionale ripone le chiavi. Qualunque altro operatore che abbia necessità di prelevare o riporre una cartella allinfuori degli orari dellinfermeria firma come sopra il ritiro e la riposizione delle chiavi. Per quanto riguarda le cartelle del gruppo C qualunque operatore acceda allarmadio firmerà con la stessa procedura il ritiro e la riposizione delle chiavi indicando " gruppo C".
- Computer Nessun documento con le generalità del paziente deve essere memorizzato né sui computer né sui dischetti. Eventuali relazioni dovranno essere memorizzate per il tempo strettamente necessario, e con la sola sigla, su dischetto personale delloperatore che dovrà conservarlo sotto chiave. Nessun dato personale dovrà essere inserito in file che non dispongano di parola chiave. Nel data base si inseriranno solo le sigle e non i nomi e cognomi. sugli esami tossicologici od altro va utilizzata sempre la sigla.
- Esami tossicologici ed ematochimici Tranne nel caso di esami tossicologici eseguiti a scopo medico-legale si utilizzerà sempre la sigla. Gli esami in attesa di archiviazione vanno tenuti sottochiave nellarmadio dellinfermeria.
- Trattamenti farmacologici Le schede terapia e i registri stupefacenti vanno riposti nellarmadio chiuso a chiave della stanza blindata dopo luso. Laccesso allinfermeria deve essere concesso ad un paziente per volta e la porta deve rimanere chiusa qualora altre persone possano trovarsi nei paraggi.
- Custodia documenti Prima di lasciare le stanze ogni operatore controlla sistematicamente che sui tavoli, sulle scrivanie, sui piani di lavoro, nei computer sulla fotocopiatrice , sulle stampanti non siano stati dimenticati documenti o dischetti contenenti dati personali. Se ciò si verificasse li metterà sottochiave fino al giorno successivo e segnalerà al collega responsabile quanto avvenuto.
- Discussione casi, visite , prelievi, colloqui, telefonate Dovranno essere condotti a porte chiuse.
- Prelievi urine per scopi medico-legali Al paziente verrà proposta la scelta tra perquisizione preventiva o emissione a vista. Quando possibile il personale sanitario che svolgerà il controllo dovrà essere dello stesso sesso. Per i pazienti che avanzassero problemi religiosi o psicologici a riguardo si potrà procedere su appuntamento con personale dello stesso sesso.
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