L'uso ricorrente di un servizio di urgenze psichiatriche: studio di follow-up a tre anni.

Lo scopo dello studio è stato esaminare la ricorrenza dell'utilizzo del servizio di Urgenze Psichiatriche durante il secondo e il terzo anno dopo il primo contatto. Si è concluso che un utilizzo ripetitivo del servizio di Urgenze Psichiatriche si associa sia ad un supporto sociale inadeguato, sia a problemi psichici di grave entità.

Lo scopo di questo studio è stato esaminare la ricorrenza dell'utilizzo del servizio di Urgenze Psichiatriche durante il secondo ed il terzo anno dopo il primo contatto.Un campione di 537 pazienti in terapia da un anno nel Dipartimento di Psichiatria di Oulu, Finlandia, è stato a tal fine studiato.Sono stati definiti "fruitori ricorrenti" i pazienti che si trovavano all'interno del decimo percentile superiore della scala dei contatti avvenuti con l'Unità di Urgenze. Il numero medio di contatti all'interno del gruppo dei fruitori ricorrenti è risultato essere di quattro prestazioni. I fruitori ricorrenti, pur costituendo solamente l'8% del campione, rappresentavano il 65% dei pazienti a cui le prestazioni si rivolgevano.I clienti ricorrenti risultarono inoltre essere soprattutto maschi ed avere diagnosi più gravi dei "non ricorrenti".La presenza di ricoveri in ospedale, visite di controllo programmate e ripetute prestazioni d'emergenza lungo il corso del primo anno di follow-up risultano associate con una probabilità maggiore di utilizzare il servizio di Urgenza durante il secondo e terzo anno.Vivere da soli ed essere ricoverati durante il periodo di follow-up si è dimostrato correlato alla ricorrenza di contatti durante l'intero periodo di controllo.Si è concluso così che un utilizzo ripetitivo del servizio di Urgenze Psichiatriche si associa sia ad un supporto sociale inadeguato, sia a problemi psichici di grave entità.

Commenti e richieste possono essere inviati al Unità Urgenze Psichiatriche (E-mail: inverni@imiucca.csi.unimi.it)