Il privilegio e la responsabilità della prevenzione del suicidio.

Questa importante revisione bibliografica ci riporta al tema del suicidio e più esattamente al privilegio e alla responsabilità della prevenzione dello stesso, indipendentemente dalla nostra specifica area di abilità e interesse.

Ogni anno circa un milione di persone nel mondo si toglie la vita, e un ulteriore numero sconosciuto, probabilmente non meno di 20 milioni, tenta il suicidio. Inoltre, per ogni persona che si trova coinvolta in un comportamento suicidario, altre cinque o sei persone verranno coinvolte in qualche maniera, ottenendo così un totale di 100 milioni di persone nel mondo che vengono interessate ogni anno da questo fenomeno e verso le quali noi abbiamo un certo grado di responsabilità. Non esiste un approccio univoco alla prevenzione suicidaria e probabilmente, più che per ogni altra condizione umana, noi siamo privilegiati nel poter collaborare con molte differenti discipline nella nostra pratica clinica. Tuttavia, vi è una considerevole responsabilità nel garantire che, qualunque sia la nostra specifica area di capacità e interesse, noi dovremmo applicare principi universali di analisi obiettiva a questi diversi contributi. Questo viene indirizzato esaminando la ricerca da quattro vaste aree. Primo: vi sono studi che irrevocabilmente mettono insieme gli approcci sociologici e biologici al suicidio. Secondo: vi sono reports che supportano la nozione dell'universalità del suicidio. Terzo: nonostante la considerevole attenzione da parte dei media, la loro influenza sul suicidio è molto limitata. Infine, sebbene vi siano state revisioni pessimistiche, esistono dati persuasivi provenienti da disegni innovativi di ricerca che hanno documentato che noi possiamo effettivamente prevenire il suicidio.