4. Strategie nazionali
1) I cambiamenti intervenuti nella legislazione vannointerpretati nel contesto di un approccio equilibrato tra le attivitàdi riduzione della domanda e dell'offerta e la funzione di sanzioni alternativee approcci di cooperazione, volti ad affrontare i problemi di droga nell'Unioneeuropea.
2) Sono messi in evidenza gli sviluppi legislativi specificisottolineandola distinzione tra approccio medico e terapeutico e lotta contro la criminalitàconnessa con il traffico ed evidenziando la risposta precisa al controllodella cannabis che, nel 1997, si è profilato con maggiore intensitàal centro del dibattito pubblico e politico di tutti gli Stati membri.
Taluni Paesi dell' Unione europea, in determinati casi e in determinatecircostanze, tollerano il consumo e il possesso di cannabis mentre, all'attopratico, altri applicano pene meno severe per i reati legati alla cannabis.Tutti gli Stati membri sono decisi a combattere i reati connessi con iltraffico di cannabis.
3) Le polemiche sulla cannabis si concentrano all' interno dellestrutture nazionali in cui vengono fornite risposte legislative specifichee generiche per le droghe, ossia viene data una risposta legislativa univocaa tutte le droghe illegali. Tuttavia, anche quei Paesi le cui legislazioninon operano una distinzione tra le sostanze stupefacenti tendono ad adottareprocedure di applicazione che tengono conto delle circostanze e del tipoo quantitativo di sostanza stupefacente implicata. Pertanto, in taluniPaesi europei le pene sono determinate, in parte, in base alla classificazionedei sequestri in una delle tre categorie di quantitativi ed è piùprobabile che il possesso di piccole quantità per consumo personalecomporti un ammonimento o misure alternative anziché un'azione penale.
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