| 4 - Esame psichico L'esame psichico si riferisce a cinque di un'ora col sig. Eugenio, eseguiti in un lasso di tempo di 20 giorni. Appare in condizioni di completa vigilanza e lucidità: l'attitudine generale è quella di una persona con ottima volontà di collaborazione, che non nasconde una certa preoccupazione data la natura delle operazioni e l'importanza in palio della situazione: il comportamento è quello di una persona disinvolta e scorrevole nel rapporto, ma non si fatica a notare un atteggiamento di chi sta scrutando e che è estremamente presente a se stesso. Una certa eccessiva ipercompiacenza non manca di dare un "allure" un poco stridente al rapporto ma, ove si ponga mente all'aspetto di "esame" del colloquio, come egli lo imposta in un primo tempo, e che è comunque presente ad incombere sulla scioltezza del rapporto, si comprende una certa scissione tra l'impostazione disinvolta, quasi di ironico "understatement" dato al colloquio, come di chi minimizzi, appiani, smussi gli angoli, e l'attenzione notevole fino ad una certa rigidità di fondo nelle osservazioni e nel loro tono. Tutto sommato, tenendo conto di quel che si è detto, e di una coscienza dell'Io ipervigile, il rapporto che instaura con lui è ottimale. Rimane qualche dato, come l'eccessivo uso di formule di cortesia come "prego", o "scusi" quando è interrotto, il cui significato, in questo contesto, è relativo. Intanto, manca ogni segno di alterazione delle funzioni elementari della psiche. Orientamento spaziale e temporale perfetto, non vi sono turbe dell'attenzione, semmai una iperprosessia situazionale, non eccessivamente specifica, non selettiva per certi argomenti, non insomma, di qualità paranoicale. La memoria, ad ogni suo livello, è ottima, sia nella rievocazione degli engrammi lontani, prossimi e immediati, sia nella capacità di inquadrarli in schemi temporali validi. Esiste semmai una certa ipermnesia circostanziata, legata alla situazione fiscale, ma comprensibile e non tendente ad amplificare particolari secondari o connessi a significati privati. Il linguaggio è formalmente normale: l'ordine delle associazioni, sia sul piano affettivo che logico, è conservato, così come i nessi lessicali e strutturali; non v'è segno di intoppi, neologismi, affettazione, cerimoniali linguistici, deragliamento o iperinclusione. Esprime un buon livello culturale, ed una certa ricerca, nella forma e nei contenuti, di rispondere al meglio di fronte all'interlocutore, ma senza che sia caricato o innaturale, e quindi senza dimensioni anomale, bizzarre o enfatiche: non c'è, insomma, né la dimensione autistica né la dimensione del falso sé nel linguaggio. I contenuti che presenta sono assai carichi emotivamente, ma non è mai dato rilevare aspetti propriamente anancastici, né aspetti propriamente deliranti, nel senso duplice o del convincimento del pensiero erroneo o della alterazione della coscienza di realtà. I contenuti di pensiero, che riguardano la giustizia, l'onestà sociale, l'educazione, rigori morali e religiosi di vario tipo, istanze ecologiche, sono gruppi di idee inerenti i valori etico-sociali iperinvestite sul piano emotivo, non strutturalmente alterate o improprie, e rientrano in quella dimensione semeiologica che propriamente viene descritta in psicopatologia come "überwertige Idee", tradotta di solito con un filo di improprietà nel linguaggio psicopatologico nostrano come "idea prevalente", e che meglio andrebbero definite "idea sopravvalutata". La sopravvalutazione come ovvio non riguarda il valore in sé di questi gruppi di idee, ma l'investimento soggettivo dell'individuo che qui viene ad essere rilevante, e che traduce bene il termine Freudiano di "Besetzung" con tutto il suo senso di occupazione totale o prevalente. Questi contenuti, nel caso del sig. Eugenio, rimangono sempre generali, ruotanti intorno al "valore etico-sociale" e non scendono mai nello specifico e nel personale: in questo senso si rilevano diritti da rivendicare, di ordine generale, ma non sospettosità, timori di maltrattamento o persecuzione, idee conchiuse di inagibilità del rapporto e così via. Gli unici contenuti che mettono in gioco qualche sospettosità e qualche diffidenza vengono innescati dalla vita sessuale, com l'ipotesi suggeritagli da un amico, che questo malvolere verso di lui possa collegarsi a qualche sua dimensione che abbia scatenato invidia e gelosia: questi sono comprensibili e poco rilevanti, sia nel modo come vengono presentati, sia considerando la situazione dinamica generale su cui non è opportuno addentrarsi per soli motivi fiscali. Anche nel colloquio, la dimensione epistolomanica è subito evidente, data la quantità di lettere che spontaneamente il sig. Eugenio esibisce: sembra che questo sia il modo centrale e fondamentale con cui si evidenziano le idee sopravvalutate, ed è comprensibile che ciò sia stato per molti irritante. Intanto, va tenuto presente che egli scrive, e coltiva tendenze letterarie, come di rilievo usuale nelle persone colte nel nostro paese: le poesie che abbiamo visto si basano su metonimie o calambours: per esempio, azioni privilegiate e ordinate, con cui si sottolinea il privilegio. Nelle lettere questa attività grafica sembra gratificare istanze e valenze espansive, in lettere circostanziate e ridondanti su contenuti ovvi e scontati, ma non malintesi o anomali. Le percezioni sono in ordine. Per ciò che riguarda l'affettività, si notano, al di sotto di una certa imperturbabilità difensiva, grandi livelli di emozioni in movimento, contenuti da attente difese: vissuti di amarezza, presumibilmente legati all'alto grado di frustrazione narcisistica, e alla grande vulnerabilità, sotto alla scorza di robusta disinvoltura. E' una persona sempre al limite tra la negazione e l'understatement, attraverso iperinvestimenti parziali e laterali, e perdite e lutti depressivi. A questo si connette un profondo senso di recriminazione e di rivendicazione, con bisogno intenso di farsi le proprie ragioni, come modo di arroccamento anti-frustrazione e anti-depressione, e da qui nascono gli aspetti querulomani. Le dimensioni bipolari che possono intravvedersi nel quadro sono legate a questo bilanciamento alternante tra conflitto e difesa, di cui abbiamo già reso conto parlando delle dimensioni dinamiche
|