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RUBRICA A CURA DI NADIA MICALI - Dept. of Psychological Medicine, Institute of Psychiatry - De Crespigny Park - London


Lo psichiatra ed il computer : un matrimonio felice?

Purtroppo o per fortuna, il computer e’ diventato parte integrante della nostra vita professionale negli ultimi anni. Nonostante sia oggetto di amore ed odio, ognuno di noi sa come sia difficile farne a meno.

Che sia il database di ricerca o un file per scrivere piu’ velocemente la corrispondenza riguardo ai pazienti, anche noi psichiatri, che mal vediamo per principio le macchine sostituirsi allo sforzo umano, riuciremmo solo con difficolta’ a svolgere il nostro lavoro senza. Ma quando si tratta di terapia via computer….beh, li si divide il mondo scientifico.

E-mail

L’uso della comunicazione elettronica e’ ormai diventato di facile accesso, come tutti noi lettori di POL.it sappiamo. Anche l’uso da parte dei pazienti e dei professionisti del settore sta cresecendo rapidamente. Un sondaggio negli Stati Uniti dimostro’ nel 1999 che circa 3.000 medici su 10,000 intervistati, scambiano e-mails con i loro pazienti.

Anche in campo psichiatrico vi sono ormai diversi studi e lavori pubblicati sulla terapia via internet, sia per quanto riguarda la psicoterapia che la terapia familiare.

La terapia via etere rappresenta, infatti, un modo di comunicare alternativo, permettendo un dialogo a coloro che trovano difficile o imbarazzante comunicare faccia a faccia. Parlare di esperienze difficili piu’ facilmente o evitare il confronto sembrano aspetti che rendono l’uso della comunicazione elettronica potenzialmente molto piu’ appetibile per i pazienti.

Alcuni pazienti trarrebbero sicuramente beneficio dall’utilizzo della comunicazione elettronica nella pratica psichiatrica quotidiana. Inoltre sia i pazienti che i loro familiari riferiscono spesso di avere ottenuto informazioni su una certa patologia, o su un farmaco su Internet , dimostrando spesso di essere a loro agio più di noi nello spazio virtuale.

Come negli Stati Uniti, cosi’ anche nel Regno Unito vi sono vari gruppi di auto-aiuto che utilizzano Internet, il loro numero e’ in continua crescita ed i campi d’interesse sono vari, dalle dipendenze all’autismo; con risultati che negli USA sembrano essere positivi.

L’ e-mail come scambio terapeutico potrebbe essere molto utile sopratutto per alcune patologie, ad esempio i disturbi dell’alimentazione o i disturbi d’ansia; poiché spesso i pazienti affetti da tali patologie trovano molto difficile parlare faccia a faccia con il terapeuta. Comunicare attraverso il computer consentirebbe loro contatti ad libidem con il terapeuta e una relazione terapeutica meno costrittiva. Yager negli Usa utilizza regolarmente l’e-mail come elemento aggiuntivo nella cura di pazienti con disturbi alimentari.

Anche nel Regno Unito la terapia via e-mail sta crescendo in quanto a popolarita’ ed il suo uso e’ in aumento.

Robinson ha utilizzato l’e-mail in uno studio preliminare per il trattamento della Bulimia Nervosa con buoni risultati e Treasure nel trattamento di alcuni casi di anoressia nervosa. In attesa di studi che ne confermino l’efficacia, i giudizi dei pazienti stessi ci informano sull’accettabilita’ di questo tipo di approccio terapeutico.

" L’e-mail e’ stata una fonte di energia e forza per tutta la famiglia. Il semplice compito di scrivere una frase ogni giorno era spesso l’unica cosa che riuscivo a fare. Il resto del tempo lo passavo guardando il muro, incapace di fare qualsiasi cosa. Scrivere e premere "invia" mi dava la sensazione di inviare parte di quel peso nell’etere. Mi ha veramente aiutato. Penso che sia stato il primo passo verso la guarigione", nelle parole di una paziente.

Terapie in CD-ROM

Negli ultimi anni sono state molto utilizzate anche le terapie guidate su CD-ROM.

Alcune terapie sicuramente si prestano molto piu’ di altre all’utilizzo tramite computer. Fra tutti probabilmente l’approccio cognitivo-comportamentale e’ quello che fino ad ora ha utilizzato questa "via terapeutica" piu’ di altre. L’evidenza sembra inoltre dimostrare la sua utilita’ in diversi campi: obesita’ ansia, fobie, ecc.

"Beating the Blues" o "Combattere la tristezza" e’ un programma su CD-ROM interattivo per chi soffre di depressione e disturbi d’ansia, sviluppato qui all’Institute of Psychiatry. E’ basato su tecniche cognitivo-comportamentali e si svolge in diversi moduli, anzi vere e proprie sessioni terapeutiche, con tanto di esercizi e spiegazioni guidate. Il programma viene offerto insieme ad un monitoraggio clinico da parte del medico di famiglia, ed i requisiti per accedere al programma sono chiaramente definiti. I commenti dei pazienti riportati dai produttori sono molto positivi.

L’uso di un CD-ROM, basato anch’esso su tecniche cognitivo-comportamentali, per il trattamento della bulimia nervosa e’ oggetto di uno studio pilota al Maudsley Hospital. Anche questo e’ basato su un’introduzione al modello terapeutico seguito da sessioni terapeutiche interattive, esercizi da svolgere, ecc.

Chiaramente questi sono solo due dei tanti esempi di terapia offerta via CD-ROM, poiche’ sicuramente ve ne saranno nel paese tanti altri in via di sperimentazione.

Per concludere, l’uso del computer nel campo della salute mentale e’ sicuramente in grande crescita nel Regno Unito, sia come adiuvante in campo terapeutico che come mezzo terapeutico in se. L’utilizzo pratico dipendera’ sopratutto dall’efficacia terapeutica ma anche dall’accettabilita’ da parte dei pazienti (E di noi psichiatri).

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NADIA MICALI

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