Mattino
Saluto di Guido Amoretti, Preside di Facoltà
Giovanni Giusto: Presentazione del Convegno
Federico Pastore: Introduzione ai temi del Convegno
Moderatore Luigi Ferrannini
Pasquale Pisseri: Sguardi nel mito e nella letteratura
Ruggero Pierantoni: La rappresentazione in tre dimensioni degli oggetti in tre dimensioni
Giorgio Bedoni, Fabrizio Pavone: Linguaggi dellarte e dinamiche terapeutiche, uno sguardo sottile.
Gabriele Lenti: Sguardo e reciprocità nella questione isterica.
Pomeriggio
Moderatore Giandomenico Montinari
Romano Morlotti: Lontano dagli occhi lontano dal cuore. Sguardo e parola nel rapporto conoscitivo
Silvana Borutti: Sguardo, immagine e pensiero.
Stefano A. E. Leoni: Ma una repentina follia prese lincauto amante (.......) si fermò, la sua Euridice già quasi sotto la luce o immemore! E si volse a guardare vinto dal sentimento
Giuseppe Berruti: Io nel pensier mi fingo. Sguardo e ambiguità nel lavoro istituzionale.
Renato Donato: LIo nello sguardo.
Lo sguardo: strumento conoscitivo, per il legame che unisce organizzazione visiva e comprensione.
Ma è anche momento integrante ed essenziale della relazione. Il mito, la letteratura, la vita quotidiana ci offrono tutto un ventaglio di rapporti legati allo sguardo: dallintreccio di sguardi "fra pari" che è parte integrante della rete di rapporti che ci contiene, al potere dello sguardo nei rapporti damore, alla angoscia che esso può sollecitare espressa nel mito di Medusa, all eguale e contrario di questo: il dissolversi mistico del Sè in una Entità più grande che mette in scacco la parola di pensiero, come ci mostra Dante. Tema questo ripreso da Wittgenstein: "Vè davvero dellineffabile. Esso si mostra: è il mistico".
Lo sguardo dunque non è un semplice osservare, ma un entrare in reciprocità con lo sguardo dellaltro. Lambiguità propria della parola "senso" funzione sensoriale, ma anche significato di una situazione, di un rapporto, di una comunicazione ci conferma come il pensare laltro si radichi anche in quella esperienza sensibile che è lo scambio di sguardi.
Non sempre ciò è rimasto ovvio nella pratica e teoria della terapia. Psicologia e psichiatria non hanno avuto un rapporto facile con lo sguardo: dal viverlo riduttivamente come strumento di osservazione lineare e unidirezionale si è giunti, nellambito di particolari tecniche come quella psicoanalitica e quella sistemica, anche a cancellare dalla relazione il guardarsi reciprocamente. Legittimo, utile, forse indispensabile artificio tecnico, certo: ma occorre non dimenticare che ci fa perdere qualcosa.
La consapevolezza che non siamo spettatori del mondo ma ad esso inerenti, che siamo "gettati" nel mondo della vita, riguarda anche la prassi psicologico-psichiatrica, che vede oggi il terapeuta non come osservatore neutrale ma come attore del rapporto. Questa visione è ineludibile nella attività dei Servizi e ancor più nelle strutture residenziali, dove loperatore condivide la fisica quotidianità con il paziente. Ciò può esser visto come un problema, ma forse più utilmente come una risorsa.
RELATORI
Giorgio Bedoni: Psichiatra, Psicoterapeuta. Professore a contratto, Scuola di specializzazione in Psichiatria, Università di Pavia
Giuseppe Berruti Psichiatra. DSM Savonese
Silvana Borutti: Professore Ordinario di filosofia teoretica presso lUniversità di Pavia
Renato Donato: Docente di filosofia
Luigi Ferrannini: Direttore DSM 3 Genovese
Giovanni Giusto: Direttore Scientifico Gruppo Redancia
Stefano Leoni: Docente di Storia della Musica presso il Conservatorio di Torino
Gabriele Lenti: Psicologo e Psicoterapeuta
Giandomenico Montinari: Psichiatra. Direttore Scuola di Psicoterapia Istituzionale Genova
Romano Morlotti: Ricercatore di Filosofia
Federico Pastore: Professore Associato di Storia della Filosofia dellUniversità di Genova.
Fabrizio Pavone: Psichiatra, Psicoterapeuta. Professore a contratto, Scuola di specializzazione in Psichiatria, Università di Pavia
Ruggero Pierantoni: Carleton University Ottawa, Dizraeli School of Architecture and Urbanism.
Pasquale Pisseri: Psichiatra. Consulente scientifico Gruppo Redancia.
Segreteria Scientifica: Romano Morlotti. 019932997 3480092370 morlotti.wengler@libero.it
Segreteria Organizzativa Costanzo Cassullo 019930651 335 5955459 costanzo.cassullo@redancia.it