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TRA PSICOLOGIA E PSICOTERAPIA: APPUNTI DI GESTALT

Giuseppe Cannella*, Marco Filoni**, Fabio Sambataro*, Anna Maria Bramante*

* Scuola di Specializzazione in Psichiatria, Università di Catania (Italia)

** Centre Eric Weil, Universit› Charles-de-Gaulle di Lille (Francia)

3 - L'autoregolazione organismica e l'istinto all'autorealizzazione

Un'elaborazione della psicologia della Forma dal punto di vista dello sviluppo di una teoria della personalità fu il contributo del neurologo Kurt Goldstein, del quale fu assistente di laboratorio per un breve periodo di tempo Fritz Perls, che poi avrebbe fondato la psicoterapia della Gestalt.

Goldstein fu al fronte durante la Prima Guerra Mondiale e molte delle sue ricerche furono condotte su ex-combattenti con danni cerebrali. Egli osservò che un danno al Sistema Nervoso Centrale non produce una menomazione localizzata ma comporta una modificazione complessa che coinvolge l'intero organismo, la struttura della sua personalità e i suoi rapporti con l'ambiente (Goldstein, 1939).

Una concezione di tipo atomistico cedeva il posto ad una di tipo“olistico“ in cui funzioni biologiche, psicologiche, e di relazione non sono che aspetti di un'unica dimensione composta da livelli interagenti e non separabili. E' pertanto nella dinamica intrinseca dell'individuo colpito che avviene il processo di riorganizzazione delle proprie funzioni seppure a livelli inferiori a quelli posseduti anteriormente al trauma (Freedman, Kaplan, Sadock, 1984).

Tale concezione suggerì a Goldstein un'impostazione terapeutica definita “organismica“, tesa cioè a favorire l'auto-regolazione dell'individuo a partire dall'acquisizione delle risorse reali disponibili da armonizzare in una strategia che ne consenta una complessiva ottimizzazione. Tale concetto implica una continua “negoziazione“ tra individuo ed ambiente, tendente alla attualizzazione delle risorse potenziali disponibili ed al raggiungimento di una situazione ottimale dal punto di vista del riequilibrio energetico attraverso le fasi dell'accumulazione, distribuzione e scarica dell'energia stessa (Zerbetto, 1998).

Goldstein elaborò così una “teoria globale“ dell'organismo in relazione con l'ambiente (auto-regolazione organismica), rifiutando ogni dicotomia tra psichico e biologico. Chiamò istinto all'auto-realizzazione l'impulso primario ad interagire con l'ambiente: è tale istinto che organizza in maniera gerarchica tutti gli altri (pseudo)impulsi e comportamenti dell'organismo (Goldstein, 1940).

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