RIFLESSIONI SU UN APPROCCIO INTEGRATO NELLA PRASSI RIABILITATIVA DELLE COMUNITA' ALLOGGIO
Lorenzo Filippone
AUSL 8, SIRACUSA, ITALIA
tratto dalla Rivista Complessità & Cambiamento,vol° VIII, num°1, 1999.
1 - Riassunto e Introduzione.
RIASSUNTO
L'autore focalizza le problematiche relative al lavoro riabilitativo in strutture intermedie quali le comunita' alloggio. Preliminarmente vengono illustrate le tematiche relative al fatto che la recente costituzione di tali strutture intermedie spesso istituite al solo fine di ricoverare i pazienti dimessi per la chiusura dei manicomi, rende ancora problematica la loro conduzione. Successivamente vengono illustrate le linee direttive del processo riabilitativo programmato ed attuato presso tre strutture nelle quali l'Autore ha attuato un approccio riabilitativo di tipo cognitivista e complesso. In fine vengono riportati i risultati conseguiti in alcuni anni di lavoro.
ABSTRACT
The Author focuses specific topics concerning the psychiatric rehabilitation carried out in some Community Services such as sheltered houses. Preliminary the Author underlines that this kind of Community Service are just in a pionieristic era because they host many patients who previously were hosted in asylums which are recentely closed.After this the Author illustrate the protocol he applied in this Community Service in the light of a cognitive and complex point of view. To conclude the Author reports the results he obtained in some years of work he estabilished and managed in Siracusa.
INTRODUZIONE
Venti anni sono passati dalla legge 180 ed innumerevoli sono le esperienze riguardanti il modo di intendere e lavorare nelle cosiddette strutture intermedie psichiatriche come le Case Famiglia e/o Comunità Alloggio.
Le riflessioni che seguono non rappresentano certo per noi naviganti alla ricerca del senno di Orlando un punto darrivo, ma fanno il punto sulla carta tracciando una rotta già percorsa, segnalandone i pericoli di secche e tempeste, mentre in équipe interroghiamo il cielo stellato per raggiungere nuovi lidi.
La C.A. può presentarsi come opportunità nelliter clinico-vitale dei nostri pazienti in diversi momenti.
Può essere infatti il rifugio-rimedio temporaneo a situazioni esistenziali di estrema precarietà per giovani psicotici che non possono contare su un "adeguato" supporto familiare, o rappresentare "lultima chance" di esistenza-residenza extramanicomiale per pazienti che hanno alle spalle una vita trascorsa in Ospedale Psichiatrico.
Seguiamo come équipe del DSM1 Siracusa da circa tre anni i nostri assistiti in quattro Comunità Alloggio di dieci posti ciascuna, sul territorio della AUSL 8.
Alcune delle considerazioni che seguono sottolineano i punti di forza del nostro tipo di intervento, ma "stressano" esasperandole certe incongruenze, che spesso si vorrebbero coprire dando per scontata una automatica corrispondenza tra psicopatologia ed intenti terapeutici, interventi riabilitativi possibili, libero arbitrio, scelte consapevoli di assistiti e loro familiari..
La C.A. porta in sé le potenzialità terapeutiche della "milieutherapy" (37,38) o terapia ambientale, con le possibilità di intervento riabilitativo individuale e gruppale mediante lattribuzione di ruoli e mansioni allinterno del gruppo abitativo e/o trainings specifici.