Gentile prof.ssa Vecchiato, stamattina nella prima sessione di apertura del congresso "Artistica-Mente" si e parlato soprattutto dellarte intesa come terapia,ma cose esattamente larte terapia secondo lei?
Stamattina abbiamo avuto una visione generale dellarte-terapia nel senso che si sono viste le piu importanti interrelazioni di questa dimensione terapeutica: la poesia, la pittura e nel primo pomeriggio la musicoterapia.
I diversi relatori hanno affrontato il tema di queste discipline,pero tutti mettendo in rilevanza un aspetto che riguarda lelemento piu creativo ,piu ludico, emotivamente piu significativo,ossia di ritrovare un tramite relazionale attraverso questo tipo di espressioni.
Tra le due facce, quelle dellespressione artistica e invece quello che può essere laspetto della creativita che è insita in ogni persona umana,al di la del livello che può raggiungere unopera,anche da un punto di vista estetico,mi sembra che vi sia in qualche modo la possibilita di usare queste tecniche,queste modalita,queste espressioni per ritrovare una dimensione relazionale piu autentica ;non la vedrei pero come una definizione in termini codificati ,la mia e piuttosto un insieme di suggestioni che mi sono scaturite nel corso della mattinata.
Infatti nel corso della mattinata si e parlato di come larte-terapia possa essere sia un lavoro,una fatica,un impegno,sia ,come diceva il prof.Conforto qualcosa che ha a che fare col "meraviglioso" o gioia del vivere come lei lo ha definito,per cui noi ci chiediamo,in termini di futuri terapeuti, che cose esattamente larte come terapia? E un lavoro, una fatica,un qualcosa in cui confrontarsi per tollerare le proprie frustrazioni e guardarle o e quel "meraviglioso"che, come diceva il prof.Conforto, puo talora dare uneccessiva immedesimazione e quindi scaturire quasi in una dimensione delirante? Quanto puo essere importante valutare questo rischio?
Devo dire che io ho un po di difficolta a fare un discorso molto concreto legto a questi aspetti di utilizzo dellarte, della creativita,rispetto alle cure ,alle terapie;questa e una mia difficolta personale, come dire, so che non e il mio ambito e non me la sento correttamente di dare una risposta proprio in termini esaustivi riguardo questa questione.
Penso senzaltro che questo tipo di tecniche siano delle modalita per entrare in contatto,in comunicazione col paziente molto preziose,anche con tutti i rischi che ne possono derivare.
Infatti questo rischio ce comunque quando veniamo in contatto con queste persone che hanno delle malattie mentali, per cui si richiede una certa competenza,un trening per cosi dire.
Un ultima domanda: in base alla sua esperienza lavorativa:come vengono utilizzate poi nella pratica le esperienze di arte-terapia? Sono incentivate?Ci sono difficolta?
Io ho unesperienza adesso molto importante rispetto all S.P.D.C. che dirigo; sono arrivata in questa unita operativa che e lospedale S.Croce e Carle.
Qui utilizzano gia da tempo delle tecniche che hanno a che fare con larte-terapia,musico-terapie,poi di recente ce anche la pet-therapy.
E unesperienza molto particolare, nel senso che con il tipo di pazienti che trattiamo ,pazienti in fase acuta, ci sono dei problemi specifici per cui la possibilita di usare questi strumenti ci offre dei vantaggi importanti che riguardano soprattutto un contatto piu vicino e sentito della loro dimensione interna.