Tratto da tre racconti di Dany Laferrere ("Vers le Sud"), scrittore haitiano emigrato in Canada, lultimo film di Laurent Cantet va segnalato per la sua complessita e la ricchezza di spunti che offre alla nostra riflessione.
Cantet non tradisce la sua propensione per il cinema impegnato in tematiche sociali (lo ricordiamo per le precedenti pellicole sul mondo del lavoro francese "Risorse umane" e "A tempo pieno"), perche "Verso il Sud" e solo apparentemente, o solo parzialmente, un film sul cosiddetto turismo sessuale, in questo caso alla rovescia, ossia di donne verso uomini.
La storia e semplice. Tre ricche e mature signore americane (due americane e una di Montreal), trascorrono le vacanze nel paradiso delle spiagge haitiane sul finire degli anni 70, alla ricerca di riposo, sole e della piacevole compagnia sessuale dei giovani maschi della zona. Le tre donne Ellen, Brenda e Sue - sono accomunate dalla solitudine e dallavanzare del tempo, da vite quotidiane magari di successo (Ellen insegna allUniversita di Boston) ma irrimediabilmente segnate da rapporti finiti e dalla generale difficolta, per una donna non piu giovane, ad incontrare un nuovo amore; ma aldila di questo fondo comune, si tratta di tre donne diverse che portano nella vacanza diverse aspettative. Sue, la piu equilibrata, sembra aver trovato una specie di rassicurante routine con un pescatore che ritrova ad ogni estate; Brenda, inquieta e alla disperata ricerca damore, con un matrimonio malamente finito alle spalle, si innamora e spera di essere ricambiata dal giovane Legba, il piu bello e sensuale della spiaggia che presta i suoi servigi anche alla piu cinica Ellen (magnifica Charlotte Rampling), sofisticata signora bostoniana che spera di indurre il ragazzo a legarsi a lei attraverso denaro, facilitazioni per ottenere il passaporto e ogni genere di bene, ma senza riuscirvi.
Appare chiaro che il termine turismo sessuale, col quale le critiche hanno un po genericamente definito il tipo di vicenda che interessa questo film, appare qui riduttivo e, a nostro avviso, fuorviante. Le tre donne non vanno alla ricerca di sesso, ma attraverso il sesso cercano calore umano, tenerezza, coccole, dimenticanza del senso del tempo e quel tipo di attenzioni che gli uomini dei loro Paesi non sembrano piu disposti a dare, intrappolati come sono nelle briglie del narcisismo e attirati unicamente dalle ragazze giovani, secondo gli stessi meccanismi di cui sono vittime anche le nostre protagoniste.
Garbatissimo e sobrio nelle immagini, da regista sociale quale e Cantet, il film non indugia in alcuna scena di sesso ne mostra corpi denudati, se non ununica immagine del giovane Legba, che ben lungi dallessere un corpo sessuato diventa icona pasoliniana di un mondo dove solo la bellezza del corpo sopravvive alla poverta e alla tirannide. Intrecciata alla vicenda sensuale, ce infatti sullo sfondo la tragedia di Haiti sul finire degli anni 70, durante i quali il popolo viveva sotto il regime terroristico del tiranno Duvalier, figlio del dittatore criminale Papa Doc.
Siamo in un finto paradiso esotico: i giovani, e le giovani come si vede allinizio, si prostituiscono perche immensamente poveri, agli stessi abitanti come Legba non e consentito di sedere al tavolo dellalbergo dove alloggiano le turiste ("a cui non succede mai nulla", come dira il poliziotto), e chiunque puo essere ucciso per strada la notte, su ordine del tiranno, senza che la Polizia compia regolari indagini.
Sara questo il destino di Legba e di una sua amica, costretta a fare lamante del tiranno ma che commette limprudenza di farsi vedere in giro con lamico Legba, a cui chiede solo conforto. La vera vita di Legba, e di quelli come lui, e sconosciuta alle turiste, potremmo dire volutamente sconosciuta: esse cercano nellisola la totale e avulsa separatezza dal resto del mondo, dai loro ricordi e dalle loro pene, sono generose con Legba e nientaltro vogliono, seppur con diverse sfumature tra Ellen e Brenda, che tenerlo li con loro, o portarlo nelle loro case eternamente protetto ed eternamente a disposizione ("vieni via con me, non devi fare niente, solo goderti la vita" dira Ellen a Legba quasi perdendo la testa quando teme lui non la voglia piu). Pur percependo e sapendo cosa avviene ad Haiti, le signore scartano dalle loro menti ogni consapevolezza che guasti, che deturpi il sogno scissionale di avere a che fare solo con un pezzo di Legba, il bel diciottenne capace di farle godere, di farle sentire in qualche modo di nuovo amate, di nuovo importanti e di poter esercitare un potere ed un controllo attraverso luso della ricchezza.
Rifiutando il passaporto, per una confusa ma tuttavia presente dignita di se presente in lui, Legba rifiuta di salvarsi la vita, ma cosi facendo in qualche modo preserva il suo essere nel mondo come soggetto e non solo come oggetto del desiderio di un altro. Concentrate unicamente, quasi autisticamente sulla natura della vicenda amorosa, Ellen e Brenda non sembrano comprendere perche Legba sia stato ucciso, non sembrano capaci di soffermarsi sullo scenario storico complessivo di cui sono parte.
Sta in questo isolamento difensivo (se ragioniamo con le nostre categorie psicologiche), o in questo riproporsi dellatteggiamento di sfruttamento coloniale del ricco Nord verso il povero Sud (se usiamo invece categorie diverse), sta qui a nostro avviso il tratto piu significativo e piu riuscito del film.
Siamo colpevoli, sembra dire il narratore (che e in parte personificato nel triste Albert, il padrone dellhotel) non di rubare un po damore da chi ce lo puo dare, siamo colpevoli della nostra voluta inconsapevolezza, del nostro bisogno di crearci paradisi laddove ce linferno, delluso imperituro dello sfruttamento del forte sul debole mascherato in sempre nuove forme ("ci hanno invasi con i dollari", dice il nonno di Albert).
Lo stesso regista ha sottolineato come non volesse stigmatizzare il turismo sessuale, ma mettere in luce lintreccio tra politica, potere e sesso, dove il commercio del corpo diventa formidabile strumento di potere politico, economico, sociale.
Potremmo soffermarci su un altro aspetto ancora, quello della vicenda al femminile. Ha senso il fatto che le protagoniste siano donne, designa una differenza? E vero, come sembra dire il film, che quando e la donna a cercare amore a pagamento ce comunque una forte ricerca di relazione, che il sesso e un mezzo e non un fine, che per la donna resta difficile separare latto fisico in se dallamore? Sono luoghi comuni culturali, o il ricorso a termini quali turismo sessuale o prostituzione, presi a prestiti dal vocabolario creato dagli uomini, mal si adattano alla complessita delluniverso femminile in questo campo?
Il genere e qui elemento portante alla poetica della vicenda, oppure no?
Francoise Sagan, citata da Ellen, diceva che, da vecchia, si sarebbe procurata amore a pagamento pur di procurarsi amore, perche "di tutte le cose lamore e la piu dolce, la piu viva, la piu sensata. Non mi importa quale sia il prezzo". Ma quale amore e questo, per il quale si sarebbe disposte a pagare "non importa che prezzo"? Non e forse qualcosa che assomiglia a quella droga che Oriana Fallaci identifica come simulacro di qualche cosaltro che, quando alla donna manca, le viene fatto credere essere lamore?
Non abbiamo risposte, ne il film riesce a fornirle, restando tutto sommato un film relativamente insaturo, e forse un po incompleto. La storia si chiude con la bella faccia furiosa e dolente di Charlotte Rampling, unattrice che e sempre un piacere ritrovare, una delle poche che si e concessa di invecchiare senza patetiche mascherate. Anche la tirannide del tempo nella società consumistica e un altro tema del film: il tempo e un tiranno a cui tendiamo a assoggettarci solo nel mondo ricco, poiche nel mondo povero di invecchiare non si ha la possibilita, come per Legba e la sua amica. Prima della morte fisica del ragazzo, pero, occorre dire che una certa atmosfera di morte e presente in questa enclave che vive tra la spiaggia e lhotel fin dallinizio; difficile a definirsi, quel senso di amore e morte che ci ricorda, filmicamente, la
di Visconti, dove di nuovo allerotismo si attribuisce il potere illusorio, e quindi fallace, di neutralizzare la morte.
Concludendo, "Verso il Sud" e uno di quei film, di quelle storie che mi piace immaginare, personalmente, sotto locchio critico e poetico di Pier Paolo Pasolini
che cosa ne avrebbe fatto?
Sul "buon selvaggio", cosi scriveva nel 1970:
"Noi borghesi abbiamo sempre saputo benissimo che cosa fare col buon selvaggio. Prima ne abbiamo negato lesistenza, deridendo linventore della formula. (
.) In seguito, dal momento in cui non e stato piu possibile sostenere la rimozione, abbiamo adottato due misure: da una parte lintegrazione reciproca tra la cultura per eccellenza (la nostra) e la cultura (ammessa) del buon selvaggio; dallaltra parte il riconoscimento oggettivo di questultima cultura come un insieme esaustivo una volta per sempre della totalita, in struttura immodificabili (
.).
La dignita umana e per noi borghesi la dignita virile; anche la donna, nella sua volonta di emancipazione, ha, per coazione, come scopo quello di fruire per diritto e mimesi della dignita virile (cosi come un negro americano lotta per essere simile a un executive bianco). Questa identificazione della dignita umana con la dignita virile e il fondamento del razzismo. E altrove, in unintervista:
"Il Terzo Mondo, che conosco bene per avere visitato lIndia, il Medio Oriente, i paesi arabi e lAfrica, mi pare avviarsi con la massima rapidita verso il neocapitalismo". Siamo nel 1970.