Mi laureai alla Universita’ La Sapienza in Roma , nel 1981 con 110 e lode e completai il mio training in psichiatria alla State University of New York , (Buffalo,NY) nel 87.Nel 1995 completai il training in tossicodipendenza presso la Case Western Reserve University,( Cleveland,OH). Ho lavorato in numerosi istituti;tra le eperienze piu’ significative segnalo la mia collaborazione con CASAA(Center for Alcohol and Substance abuse and addictions) in Albuquerque New Mexico, dove come dirigente della clinica del methadone ,e medico nella unita’ di detossificazione,ho collaborato con Dr. William Miller, uno degli originatori della Motivational Interview.Succesivamente,lavorai come psichiatra e specialista in tossicodipendenza presso l’universita’ del Nuovo Messico ed conseguii un Master in Public Health presso la stessa universita’. Recentemente in giugno 2004 mi sono trasferito in Milwaukee,Wisconsin,dove organizzero’e dirigero’presso il dipartimento di psichiatria del Medical College Of Wisconsin un programma di specializzazione in tossicodipendenza.

Al tempo stesso continuero’ ad interessarmi ,come in passato, in attivita’ di ricerca riguardanti problemi di salute fisica e mentale di alcuni gruppi di Nativi Americani. Il mio interesse negli aspetti culturali e sociali della sanita’ si e’ sviluppato per due ragioini: Una, relazionata alla mia ideologia sociale di base, e l’altra costituita dall’incontro con la mia partner Tassy Parker, Sociologa Nativo Americana. Parte di questo orientamento e’ stato nutrito dalla mia partecipazione ai seminari settimanali condotti dal noto Medico/ Sociologo Americano Howard Waitzkin, il cui impegno sociale mi ha aiutato a mantenere una visione globale della psichiatria ed ad oppormi sempre piu’ al restrittivo modello "biologico".Sfortunatamente,durante la mia eperienza negli USA,, ho assistito allo sviluppo sfrenato della cosidetta Managed Care Medicine, che ha proposto,purtroppo con successo, un concetto puramente quantitativo / biologico delle malattie in generale e di quelle psichiatriche in particolare.

Come conseguenza,il Malato Psichiatrico Americano, e’ stato trasformato in una equazione numerica , che relaziona i sintomi di ciascuna particolare categoria nosologica ad un numero preciso di risorse sanitarie da cui attingere. Il corollario di questa equazione e’ la negazione totale della esperienza soggettiva della malattia psichiatrica. Sfortunatamente, l’opposizione necessaria a questa forma mentis non raggiunge un livello che permette una reazione efficace. Inoltre,e’ importante sottolineare, che questo modello puramente biologico si sta’ difondendo in tutto il mondo in maniera subdola e silensiosa, come partner inevitabile del processo di globalizzazione.

E’ a partire da queste considerazioni che ho accettato l’invito del Dott. Bollorino a contribuire alla rivista. Tramite I miei interventi, infatti, cerchero’ di dare un quadro oggettivo dell’ esercizio della psichiatria negli USA con particolare riguardo agli aspetti sociali, avvalendomi anche della collaborazione della mia Compagna Sociologa. Particolare attenzione sara’ rivolta ai problemi che le Minoranze e le classi sociali meno privilegiate affrontano nel sistema sanitario Americano.. Per finire, voglio aggiungere che le mie opinioini non rappresentano necessariamente quelle del mio dipartimento di Psichiatria presso il Medical College Of Wisconsin. Vi ringrazio anticipatamente per l’interesse e le critiche sui miei futuri interventi.