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Parlare di follia

Esperienze di vita quotidiana nella pratica psichiatrica

di Werner Natta

Due psichiatri che lavorano in due diversi Centri di salute mentale, G. Buscaglia e F. Pezzoni, in questo libro rispettano alla lettera il titolo: parlano di follia. Il libro, infatti, è una raccolta (rielaborata solo per migliorare la comprensione del lettore e rispettare la privacy dei pazienti) di dialoghi realmente svoltisi tra i due autori. L’argomento è, appunto, la follia e in questo termine, chiaro nel suo significato, ma certamente non "tecnico", si riassume la scelta di fondo degli autori: non si espongono nel libro teorie esplicative dei disturbi mentali e non si usa un linguaggio comprensibile solo agli addetti ai lavori. Pagina dopo pagina si dipana un dialogo che, seppur suddiviso per grandi temi, scorre senza interruzioni per il lettore, che facilmente si può immergere nella spontaneità e chiarezza delle situazioni descritte, scoprendo via via quella realtà poco nota che gli autori si propongono di far conoscere. L’attività svolta dai servizi di salute mentale è, infatti, principalmente nota per gli aspetti burocratici ed epidemiologici, mentre in questo libro se ne colgono gli aspetti profondamente umani e l’importante ruolo sociale svolto dal personale che vi opera. Il rapporto tra curante e paziente si svolge in un ambito molto diverso da quello ospedaliero o ambulatoriale e c’è il costante tentativo di avvicinare il malato nel suo ambiente di vita, di comprenderlo nell’ambito delle sue relazioni interpersonali e soprattutto familiari. Gli autori parlano principalmente di pazienti "folli", quindi pazienti con sintomi di tipo delirante, più o meno gravi e riflettono non tanto sugli aspetti psicopatologici di questi disturbi, ma sull’impatto che essi hanno sulla vita reale delle persone in quella che loro stessi definiscono "real life based medicine". In tale ottica i due psichiatri si pongono grandi interrogativi sulla malattia e sul proprio ruolo di medici, che si trovano sì di fronte malattie da curare, ma anche persone alle quali restituire la possibilità di vivere la propria vita. L’approccio alla patologia psichiatrica è costantemente visto in termini di reinserimento sociale della persona e grande attenzione viene posta ai rapporti interpersonali, sia come possibile concausa del disturbo, sia come via d’uscita dalla solitudine e dall’isolamento della malattia.

Parlare di follia è un libro che si legge agevolmente e con piacere, ma soprattutto si fa apprezzare per il gran numero di spunti che il lettore può cogliere, a seconda della propria sensibilità e interessi.

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