ATTIVITA' E TERAPIE ASSISTITE DAGLI ANIMALI - Introduzione alla Pet Therapy
di Anna Fata
È ufficiale: dal 6 febbraio scorso è stata riconosciuta dal Governo italiano la cosiddetta Pet Therapy, che entra a pieno titolo a fare parte del sistema sanitario nazionale.
Si tratta dellultima fase nel percorso di riconoscimento ufficiale di una forma di terapia di cui da tempo sono noti i benefici.
Questo recente decreto consente lingresso degli animali domestici, adibiti ad attività e terapie da essi assistite, in ospedali, istituti e case di riposo e definisce le linee guida di tali interventi, che dovranno essere condotti da personale adeguatamente preparato.
Le origini
La Pet Therapy è nata nel 1953 in America, ad opera dello psichiatra Boris Levinson.
Egli si rese conto che il suo cane offriva ad un bambino autistico, con cui stava lavorando, la possibilità di proiettare le proprie sensazioni interiori, costituiva unoccasione di scambio affettivo, di gioco e rendeva più piacevole le sedute.
Nel 1961 giunse a coniare il termine Pet Therapy, oggi sostituito, più propriamente, in italiano da Terapie Assistite dallAnimale (TAA).
In realtà, i primi utilizzi degli animali a scopo terapeutico, sebbene meno formalizzati, risalgono alla fine del 700, quando William Turk incoraggiava i pazienti con disturbi mentali a prendersi cura degli animali, per incentivare il loro autocontrollo.
Attualmente, lespressione Pet Therapy viene utilizzata per indicare i programmi di addestramento del comportamento animale.
Più correttamente, si utilizza lespressione Attività Assistite dallAnimale (AAA) per indicare gli "interventi di tipo educativo, ricreativo e/o terapeutico, che hanno lobiettivo di migliorare la qualità della vita. Gli interventi di AAA possono essere erogati in ambienti di vario tipo, da professionisti opportunamente formati, para-professionisti e/o volontari, con animali che rispondono a determinati requisiti".
Nel caso delle AAA, non vengono programmati obiettivi specifici per ciascuna visita, non cè lobbligo per gli operatori di raccogliere dati e informazioni nel corso delle visite, che, al contrario, vengono gestite con spontaneità e per una periodo di tempo non prestabilito.
La Terapia Assistita dallAnimale (TAA), invece, è "un intervento che ha obiettivi specifici predefiniti, in cui un animale, che risponde a determinati requisiti, è parte integrante del trattamento. La TAA è diretta da un professionista, con esperienza specifica nel campo, nellambito dellesercizio della propria professione".
Le peculiarità della TAA, quindi, sono la presenza di obiettivi specifici per ciascun destinatario di ogni singolo intervento e la valutazione dei progressi.
La validità del ruolo dellanimale, sia nelle TAA, sia nelle AAA (Attività Assistite dallAnimale), consiste nelle sue funzioni di mediatore emozionale e di facilitatore delle relazioni sociali.
Facendo riferimento, in modo specifico, ai cani, esistono diverse funzioni che possono assolvere e persone che possono aiutare:
- per non udenti (hearing dogs): si tratta di animali addestrati ad udire al posto del padrone e ad avvertirlo del segnale captato;
- per non vedenti: come guida, sia per i non vedenti totali, sia per gli ipovedenti;
- da assistenza: utilizzati come cani di servizio, per il supporto psicologico e lesecuzione di compiti che un disabile non è in grado di realizzare, e sociali, destinati a disabili con problemi psichici, oppure utilizzati in un programma di terapia, supervisionato da uno specialista, medico, fisioterapista o psicologo.
Obiettivi
La TAA è finalizzata ad un miglioramento delle condizioni fisiche, sociali ed emotive delle persone a cui sono dirette. Non si propone come metodo unico, infallibile, né in sostituzione di altre forme di terapia, bensì in affiancamento ad esse.
La prescrizione, la progettazione e lattuazione di un simile intervento richiede la presenza di una équipe multidisciplinare, a seconda del paziente e della patologia da trattare.
Tale intervento, infatti, non è adatto per ogni persona e per tutte le patologie.
In generale, si devono tenere presenti non solo le aspettative, la personalità e la patologia del paziente, ma anche le naturali propensioni delloperatore e dellanimale.
A seconda degli ambienti con livelli, più o meno elevati, di attività, interazione e distrazione, si avrà a che fare con situazioni che potranno indurre maggiori o minori livelli di stress.
Gli obiettivi possono essere di vario tipo:
- fisici: miglioramento di abilità motorie, su sedia a rotelle e delle condizioni di equilibrio;
- di salute mentale: incremento delle interazioni verbali, delle capacità di attenzione, delle abilità ricreative, dellautostima, riduzione dellansia e del vissuto di solitudine;
- educativi: ampliamento del vocabolario, potenziamento della memoria a breve e a lungo termine, maggiore padronanza di concetti come taglia, colore, ecc.;
- motivazionali: stimolazione della partecipazione ad attività di gruppo e alle interazioni con gli altri.
Meccanismi dazione
I meccanismi fondamentali dazione dellintervento sono:
- il rapporto uomo-animale affettivo ed emozionale, in grado di arrecare non solo benefici emotivi e psicologici, ma anche fisici, quali labbassamento della pressione sanguigna, il rallentamento del battito cardiaco;
- la comunicazione uomo-animale, che si basa su una forma di linguaggio molto semplice, cadenzata, con ripetizioni frequenti, tono crescente e interrogativo, simile a quello che le madri utilizzano con i loro bambini, che produce un effetto rassicurante, sia in chi parla, sia in chi ascolta. Inoltre, data lincapacità dellanimale di valutare, correggere, contraddire le affermazioni delluomo, la comunicazione che deriva tende ad essere più spontanea, meno vincolata al timore di essere giudicati, quindi, la relazione che si instaura è meno stressante. Questo non toglie, tuttavia, che la comunicazione uomo-animale non sia altrettanto ricca quanto quella tra esseri umani, in quanto fa uso di unampia gamma di segnali non verbali;
- la stimolazione mentale: che si verifica grazie alla comunicazione con laltro, alla rievocazione di ricordi, allintrattenimento, al gioco, che riducono il senso di alienazione e isolamento;
- il tatto: il contatto corporeo, il piacere tattile permettono la formazione di un confine psicologico, della propria identità, del proprio Sé e della propria esistenza;
- lelemento ludico, cioè il gioco e il divertimento, che portano benefici psicosomatici. Questo comportamento è tipico dei cani, anche adulti, e dei gatti. Il gioco consente di rinforzare i legami, di stimolare i contatti fisici e le risate. Le persone, tramite esso, possono liberare le loro energie e ricavare sensazioni di benessere e di calma. Il dialogo uomo-animale che si viene a creare è basato principalmente sulla gestualità e il tatto;
- la facilitazione sociale: la presenza di un animale, spesso, costituisce unoccasione di interazione con altre persone, in quanto può rappresentare loggetto di una conversazione;
- la responsabilità: il legame uomo-animale si basa principalmente sulle emozioni che, a loro volta, favoriscono la crescita psicologica, la consapevolezza e lassunzione delle proprie responsabilità, che, naturalmente, saranno proporzionali alla propria età e alle proprie possibilità, come nel caso dei bambini, che dovranno necessariamente essere affiancati dai genitori, nella cura di un eventuale animale di loro proprietà;
- lattaccamento: il legame che si viene a creare tra uomo e animale può, almeno in parte, compensare la mancanza eventuale di quello interumano, e, comunque, favorire lo sviluppo di legami di attaccamento basati sulla fiducia, che potranno essere trasferiti, in seguito, ad altri individui;
- lempatia: la capacità di identificarsi con lanimale, nel tempo, viene trasferita anche alle relazioni con gli altri esseri umani;
- lantropomorfismo: lattribuzione di alcune caratteristiche umane allanimale, può rappresentare un valido meccanismo per superare un eventuale egocentrismo e focalizzare la propria attenzione sul mondo esterno. Inoltre, la proiezione e lidentificazione di alcune parti di sé sullanimale possono aiutare gli individui a ri-conoscere e accettare parti di sé, che spesso vengono rifiutate;
- il senso comunione con la natura.
Per chi?
Coloro a cui le TAA possono arrecare dei benefici, in affiancamento ad altre forme di terapia, sono:
- persone con difficoltà relazionali;
- persone in stato confusionale, ad esempio, affette da morbo di Alzheimer, sclerosi multipla, demenza, schizofrenia, ictus;
- persone con disordini dello sviluppo quali: sindrome di Down, sindrome fetale da alcool, paralisi cerebrale, autismo, iperattività, deficit da attenzione;
- persone con disabilità fisiche quali: morbo di Parkinson, paralisi cerebrale, sclerosi multipla, distrofia muscolare, ictus, spina bifida;
- persone con difficoltà di parola legate, ad esempio a: sclerosi multipla, disordini dello sviluppo, ictus, problemi di udito, depressione, paralisi cerebrale;
- persone con problemi di udito, che può indurre un forte senso di isolamento;
- persone con problemi di vista, nelle quali alcune modalità sensoriali, quali udito e tatto, risultano maggiormente sviluppati, per compensazione;
- persone con disturbi psichiatrici, quali: depressione reattiva e/o endogena, schizofrenia, disordini alimentari, disturbi di personalità;
- individui che hanno subito deprivazioni sensoriali;
- malati terminali;
- bambini;
- anziani.
Ma non per
Le TAA non sono consigliabili:
- nel caso di persone che non sono in grado di prendersi cura di altri esseri viventi, a causa delle loro condizioni psicofisiche;
- quando la presenza di animale induce la competizione allinterno di un gruppo;
- quando gli utenti tendono a comportarsi in modo molto possessivo nei confronti dellanimale;
- per persone con ferite aperte o affetti da deficit del sistema immunitario;
- per persone con disturbi psichiatrici che li porta ad essere violenti;
- nel caso di fobie specifiche nei confronti degli animali;
- in caso di ipocondria;
- in caso di allergie.
Ad ogni modo, tuttavia, è necessario valutare la personalità sia dellanimale, sia del potenziale utente, e la patologia di questultimo, in modo da favorire un adattamento reciproco.
Gli animali
La Delta Society (http://www.deltasociety.org), organizzazione internazione senza fini di lucro, fondata nel 1977, prescrive che ogni intervento di AAA e di TAA deve essere condotto nel pieno rispetto non solo del paziente e delloperatore, ma anche e soprattutto dellanimale.
Gli animali che possono essere utilizzati in tali interventi sono solo quelli domestici.
Ciascun animale dovrà essere sottoposto ad un lungo iter di preparazione psicofisica, che comprende:
- requisiti sanitari, quali: vaccinazioni obbligatorie, assenza di malattie, educazione a sporcare ove permesso, adeguata spazzolatura del mantello e pulizia generale;
- requisiti di capacità: accettazione amichevole degli estranei, obbedienza ai comandi più elementari, accettazione delle carezze, tranquillità in mezzo alle persone, assenza di reazioni eccessive di fronte a stimoli inconsueti, distrazioni e altri animali;
- requisiti attitudinali: in cui si valuta la presenza di abilità, capacità, disposizione e potenziale per partecipare alle AAA e TAA (ad es. reazione a carezze più o meno energiche, socievolezza, reazioni di fronte ad estranei, in mezzo alla folla).
Nel caso in cui si manifestassero segni di stress nellanimale, nel corso di un intervento, il conduttore deve essere in grado di coglierli e permettere una pausa.
Allanimale devono essere garantiti adeguati periodi di riposo, non solo tra un intervento e laltro (8-10 ore), ma anche durante un singolo intervento.
Lanimale deve essere protetto dal conduttore da qualsiasi forma di trattamento improprio; al limite, egli dovrà indicare allutente il modo corretto per rivolgersi a lui.
Un esempio: Il metodo Zara
Si tratta di un metodo di intervento riabilitativo e psicoaffettivo messo a punto dalla dottoressa Elide del Negro e ispirato al suo cane, Zara, un setter.
Il metodo si basa su alcuni presupposti fondamentali:
- lutilizzo di soli animali domestici;
- lesclusione di animali adibiti a compiere lavori particolari;
- la terapia si svolge secondo le esigenze sia del paziente, sia dellanimale;
- la scelta dellanimale come co-terapeuta avviene in base a diverse variabili dellanimale: equilibrio psicologico e comportamentale, età e sesso;
- lattività si svolge in un ambiente domestico, non ospedalizzato o medicalizzato;
- il metodo riguarda soprattutto gli aspetti psicopedagogici e relazionali e si rivolge a persone che manifestano atteggiamenti di chiusura, difficoltà di rapporto con gli altri, problemi di comunicazione, nei programmi di reinserimento sociale, rieducativi, nellautismo primario e secondario;
- gli animali devono essere curati attentamente a livello igienico-sanitario e psicofisico;
- il quadro generale delle condizioni del paziente deve essere redatto in base alle informazioni fornite da tutti gli operatori che lo seguono ;
- i terapeuti non intervengono in modo attivo, ma offrono il loro supporto solo quando la situazione lo richiede;
- la valutazione del processo terapeutico si basa sui dati raccolti dallosservazione, nel corso delle sedute con lanimale;
- la scelta e la preparazione dellanimale da affidare allutente e alle loro famiglie per la terapia di mantenimento sono parti integranti del metodo.
Si fonda sul presupposto che alla base della terapia con gli animali vi deve essere il rapporto spontaneo con il paziente.
Questo implica rispettare attitudini, tempi e modalità relazionali sia del paziente, sia dellanimale.
Gli interventi vengono effettuati in ambienti non ospedalizzati, né medicalizzati, in modo da poter osservare e valutare le manifestazioni e i comportamenti più spontanei dei pazienti.
Lambiente circostante deve essere molto tranquillo, con il minor numero possibile di presenti, in modo da evitare di distrarre sia il soggetto, sia lanimale.
La durata complessiva del trattamento, così come di ogni singola sessione, deve essere chiaramente prestabilita.
Loperatore, dal canto, suo dovrà limitarsi ad osservare e a intervenire solo quando è strettamente necessario.
Lanimale adibito allintervento viene accuratamente selezionato, in base allequilibrio comportamentale. Questo richiede, da parte delloperatore, unottima conoscenza del proprio animale, frutto di ingente quantità di tempo trascorso con lui. Si tratta, in generale, di un animale domestico, non addestrato a compiere qualsivoglia lavoro o esercizio. La scelta avviene in base alle preferenze dellutente, alla compatibilità caratteriale dei due, alla patologia del paziente.
Gli interventi vengono organizzati, attuati e valutati da una équipe di professionisti, che, in genere, sono i seguenti:
- medico: definisce il quadro clinico del soggetto, effettua la diagnosi, valuta levoluzione del suo quadro clinico, prescrive eventuali farmaci, informa la famiglia del paziente circa il suo stato di salute;
- psicologo: definisce il quadro clinico, la diagnosi, gli approcci terapeutici, somministra eventuali reattivi psicologici, osserva il soggetto durante le varie situazioni in cui si trova, intrattiene rapporti con i familiari dello stesso;
- veterinario: si occupa di profilassi dellanimale, interviene nella selezione di quelli adatti al ruolo di co-terapeuta, effettua visite di controllo sullanimale, collabora nella fase di valutazione, con gli altri membri dellequipe;
- operatore di pet therapy: favorisce linstaurarsi di un contatto naturale tra paziente e animale, deve essere predisposto al lavoro con gli animali, deve essere in grado di rispettarli e di lavorare in equipe, secondo un approccio integrato;
- educatore: individua possibili obiettivi di reinserimento scolastico o professionale, raggiungibili tramite la pet therapy, cerca di facilitare la socializzazione e lapprendimento, intrattiene rapporti con le famiglie, per consolidare le azioni educative e terapeutiche.
La regolamentazione della professione
Delta Society, fondata nel 1977, è unorganizzazione internazionale senza scopo di lucro, di proprietari di animali, volontari, terapisti, educatori, professionisti sanitari, veterinari e altre figure professionali.
Essa si propone di favorire limpiego degli animali per il miglioramento dello stato di salute, lindipendenza e la qualità di vita delluomo.
Ha come obiettivi:
- laumento della consapevolezza da parte del pubblico degli effetti positivi che gli animali hanno sulla salute familiare e lo sviluppo umano;
- la riduzione delle barriere che impediscono il coinvolgimento degli animali nella vita di ogni giorno;
- lapplicazione delle TAA ad un numero sempre più ampio di persone;
- laumento del numero dei cani di servizio addestrati per le persone con disabilità.
Essa dispone di un regolamento ben preciso, che gli operatori di AAA e TAA devono seguire nella preparazione di un intervento, nella sua esecuzione, così come nella preparazione dellanimale.
Questo è il percorso formativo di un operatore di TAA.
Allo stato attuale, tuttavia, non esistono percorsi formativi approvati a livello nazionale per gli altri membri delléquipe, quali il medico, il fisioterapista, lo psicologo, che hanno in carico il paziente e che si trovano ad organizzare un intervento di TAA.
LOrdine degli psicologi della Lombardia (http://www.opl.it), ad esempio, è molto aperto a forme di terapia non tradizionali, e le parole dordine che vigono sono "promuovere, far conoscere, ricercare, incentivare".
Le ultime ricerche
Numerose ricerche attestano i benefici che derivano dalle TAA. Alcuni esempi possono essere:
- riduzione del senso di solitudine degli anziani che vivono nelle case di cura, correlato significativamente, a sua volta, al possesso precedente di un animale;
- implicazioni, in termini di terapia occupazionale, per pazienti con immunodeficienza acquisita;
- riduzione dei sintomi connessi al disturbo post traumatico da stress;
- sostegno alla socializzazione delle persone anziane e riduzione del senso di agitazione;
- facilitazione del recupero psicofisico dei pazienti che hanno subito lesioni spinali
Esistono, naturalmente, dei rischi, soprattutto allinterno di strutture che ospitano lungodegenti, quali una maggiore possibilità di infezioni, allergie e morsicature. Tuttavia, i notevoli benefici rilevati e ladozione di dovute precauzioni rende minimi tali svantaggi.
Bibliografia
Allen J.M., Kellegrew D.H. e D. Jaffe The experience of pet ownership as a meaningful occupation Can J Occup Ther 2000 Oct; 67(4): 271-8
Altschuler E. L. Pet-facilitated therapy for posttraumatic stress disorder. Ann Clin Psychiatry 1999 Mar; 11(1): 29-30
Ballarini G. Animali amici della salute. Curarsi con la pet therapy, Xenia ediz., 1995
Banks M.R. e W.A. Banks The effects of animal-assisted therapy on loneliness in an elderly population in long-term care facilities J Gerontol A Biol Sci Med Sci 2002 Jul; 57(7): 428-32
Brodie S.J., Biley F. Cc e M. Shewring An exploration of the potential risks associated with using pet therapy in healthcare settings. J Clin Nurs 2002 Jul; 11(4): 444-56
Cole K.M. e A. Gawlinski Animal-assisted therapy: the human-animal bond. AACN Clin Issues 2000 Feb; 11(1): 139-49
Combs A. Pet therapy and increased socialization among elderly clients. Ky Nurse 2002 Oct-Dec; 50(4): 15-6
Del Negro E. Pet therapy: un metodo naturale FrancoAngeli, 1998
Delta Society Handbook for Animal Assisted Activities and Animal Assisted Therap Renton, WA, 1992
Giacon M. Pet therapy Ediz. Mediterranee, 1992
Governo Italiano Presidenza del Consiglio dei Ministri Benessere degli animali e Pet Therapy
Roberto M. A. Animal-assisted therapy: a modality of treatment for the patient with spinal cord injury. SCI Nurs 2002 Fall; 19(3): 142-3
| LINKS CORRELATI
COLLABORAZIONI POL.it è organizzata per rubriche e sezioni affidate a Redattori volontari che coordinano le varie parti della Rivista. Anche tu puoi divenare collaboratore fisso o saltuario della testata, scrivi utlizzando il link proposto sottto, dando la tua disponibilità in termini di tempo e di interessi, verrai immediatamente contattato. Come tante realtà sulla rete POL.it si basa sul lavoro cooperativo ed è sempre alla ricerca di nuovi collaboratori, certi come siamo che solo un allargamento della cerchia dei suoi redattori può garantire alla Rivista la sua continua crescita in termini di contenuti e qualità. ti aspettiamo..... Scrivi alla Redazione di POL.it |