LA FORMAZIONE DI BASE E LA PROFESSIONE DI PSICOLOGO
Liliana Signorini
Ricercatore universitario confermato. Istituto di Psicologia Generale e Clinica, Facoltý di Medicina e Chirurgia, Universitý degli Studi di Siena
1 - Premessa
Con questo scritto non faremo probabilmente altro che aggiungere inchiostro ai considerevoli fiumi già versati da Autori senz'altro molto autorevoli. Ma d'altra parte non è possibile fare lo psicologo e lo psicoterapeuta (con tutto quel che ne consegue) e tacere quando qualcuno ti offre l'opportunità di non farlo.
Per dovere storico ricordiamo che nel 1999 è stato presentato lo schema del D.M. relativo alle nuove lauree triennali tra cui la Psicologia che appartiene alla classe n. 34
cioË alla "classe delle lauree nelle scienze psicologiche". Già questa catalogazione della Psicologia potrebbe far versare ulteriori fiumi di inchiostro, ma le classi di laurea sono poco più di quaranta e di queste quasi trenta sono classificate "scienze". Si direbbe che quasi tutte le lauree, e comunque più di due terzi siano diventate "scientifiche"!
D'altra parte il Documento della Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Psicologia (Emiliani F., 1999) riportava la forte volontà di collocarsi nell'area scientifica pagando questa collocazione a caro prezzo perché come dice Emiliani (1999) "pur di vedere riconosciuta la Psicologia come scienza "dura", al pari della chimica e della biologia, abbiamo reso irriconoscibile l'oggetto del nostro conoscere". Gli psicologi dovrebbero, infatti, portare avanti il punto di vista di "scienza naturale" che non significa considerare solo i fenomeni biologici e fisiologici ma anche i fenomeni cognitivi e sociali (Legrenzi P., 2000).