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PSICONCOLOGIA a cura di M.L. Bellani, G. Morasso, D. Amadori, Milano, 2002, Masson (www.masson.it), pp. 1180, EURO 150,00 Recensione di A. Grazia
Questo ponderoso ed esauriente trattato rappresenta - vista la partecipazione di numerosi e prestigiosi Curatori e Autori presenti - l'emergente interesse verso gli aspetti psicologici e sociali insiti nella patologia oncologica che giustificano la nascita della nuova disciplina denominata "Psiconcologia". Per quello che concerne la realtà italiana, l'interesse verso la Psiconcologia, si è concretizzato nella fondazione nel 1985, della Società Italiana di Psiconcologia (SIPO: http://sos.unige.it/sipo/psic.html). La SIPO si propone come società scientifica interdisciplinare, che integra al suo varie figure professionali (psicologi, psichiatri, oncologi), che persegue gli obiettivi comuni della Psiconcologia attraverso l'attivazione di una rete di mutuo scambio tra i vari gruppi di lavoro italiani che si occupano della cura e dell'assistenza alle persone affette da tumore e alle loro famiglie. In questo contesto scientifico e culturale si è reso necessario uno strumento di lavoro e approfondimento di questa nuova disciplina: oggi quindi finalmente abbiamo a disposizione un volume in grado di fornire in modo sistematico agli operatori una visione completa dei principi teorici, delle strategie e delle tecniche che devono guidare la pratica clinica nel campo della Psiconcologia, strumento indispensabile per una corretta programmazione della formazione sia per l'ambito medico che psicologico. Oggi infatti vediamo sistematizzati attraverso un lungo percorso di ricerca alcuni cardini teorico-clinici dell'oncologia medica: con un milione di pazienti malati di cancro e con 270.000 nuovi casi di tumore diagnosticati ogni anno in Italia, sappiamo con certezza che trattare la malattia neoplastica seguendo il paradigma biomedico è ritenuto insufficiente per assicurare health outcome ottimali; vi è inoltre una sempre maggiore evidenza dell'impatto dei fattori psicologici, sociali e comportamentali nella progressione e nel management della malattia. Seguendo queste nuove indicazioni il volume è suddiviso in diverse sezioni riguardanti vari temi che spaziano dai problemi biologici e ambientali, ai temi di carattere sociologico e psicologico: dal punto di vista metodologico privilegia l'approccio multidisciplinare della psiconcologia, si rivolgendosi a tutti coloro che a vario titolo sono implicati nella cura e assistenza ai malati di cancro e alle loro famiglie, con l'obiettivo di riunire in modo chiaro e funzionale le conoscenze finora acquisite in questo campo dagli incerti confini epistemologici. Infatti l'analisi dei progressi scientifici compiuti nelle discipline mediche, unitamente allo sviluppo delle scienze biopsicosociali, fornisce una buona opportunità di revisione dell'esperienza fin qui accumulata in ambito psiconcologico ed un'occasione per riflettere sui nuovi ambiti di studio e di applicazione delle conoscenze psicologiche all'oncologia, in un percorso costantemente proiettato verso nuove conoscenze e nuovi obiettivi. I curatori auspicano che un grande impegno dovrà essere rivolto a realizzare gli obiettivi del riconoscimento e della diffusione della psiconcologia, della formulazione di precisi standard di intervento e dell'identificazione dei criteri formativi nell'area. Per quello che riguarda il primo punto, molto si sta facendo sia a livello internazionale che nazionale rispetto al riconoscimento della disciplina, tenendo presente che tale passaggio procede di pari passo con l'assunzione, nella pratica assistenziale quotidiana in oncologia, di modelli organizzativi integrati e rivolti all'assistenza e alla ricerca. In questo senso il primo obiettivo consiste nell'individuazione e nel tempestivo trattamento dei quadri di sofferenza psicologica dei pazienti. Il primo standard di intervento nella pratica clinica in psiconcologia ha quindi come obiettivo il trattamento del "distress psicologico" del paziente oncologico che va individuato, monitorato, documentato e trattato prontamente in ogni stadio della malattia. Di fatto le linee guida pratiche di intervento in psiconcologia elaborate dal NCCN (National Comprehensive Cancer Network) forniscono chiare indicazioni affinché la rilevazione del disagio psichico entri a far parte della prassi terapeutica, per consentire al team oncologico di prendersi cura del paziente in modo globale. Un altro tema importante trattato dagli Autori, più volte sottolineato nell'opera che è rivolta a questo specifico scopo, è relativo alla istituzione di specifici programmi di formazione, predisposti per assicurare a tutte le figure professionali presenti nel team di cura abbiano le necessarie competenze per gestire il distress psicologico del malato. All'interno dei centri oncologici dovrebbero pertanto essere disponibili dei professionisti della salute mentale con specifiche competenze sulle variabili psicosociali legate al cancro, inseriti a pieno titolo nello staff o disponibili in tempi rapidi per il trattamento psicologico dei pazienti. Per il futuro il miglioramento dell'assistenza al paziente neoplastico, in tutte le sue fasi, pare quindi strettamente legato ad una globalità della sua presa in carico e di un più ampio ventaglio di cure disponibili. Indice dei capitoli
| Società italiana si Psiconcologia (SIPO): http://sos.unige.it/sipo/psic.html Soc. Italiana di Psichiatria di Consultazione (SIPC): http://www.sipc.it Psycho-oncology: http://www.interscience.wiley.com National Comprehensive Cancer Network (NCCN): http://www.nccn.org CERCHI UNA RECENSIONE? FEED-BACK:
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