A questo punto arriviamo allopera fondamentale di Freud, il saggio sulla teoria sessuale, suddiviso in tre parti.
La prima tratta della perversione. Dopo aver analizzato il caso Dora, Freud si rende conto dellimportanza e della pressoché ubiquitarietà dellaspetto perverso, che doveva quindi in qualche modo essere trattato, e non rimanere relegato nei libri pornografici, come quello di Psicopatia sessuale, che allora veniva letto come se fosse un libro pornografico, mentre invece era un vero e proprio trattato di psichiatria forense, in cui si ritrovano tutti gli aspetti perversi conosciuti allepoca.
La seconda parte connette questi aspetti perversi con la sessualità infantile. La perversione era sempre stata considerata un aspetto spiccatamente adulto. Nessuno fino ad allora si sarebbe mai permesso di affermare che un bambino di 4 anni era un maledetto assatanato
Nessuno lo avrebbe mai fatto, nemmeno gli scrittori! Freud riesce invece coraggiosamente a dimostrare come la perversione sia strettamente connessa con la sessualità infantile.
La terza parte tratta della sessualità nelladolescenza e dei cambiamenti che avvengono alla pubertà. Freud dimostra come avviene il passaggio dalla sessualità infantile a quella delletà adulta, considerandone gli aspetti perversi.
Il caso Dora è in un certo senso lintroduzione alla trattazione della perversione. Freud aveva già capito, nellanalisi del caso Dora, limportanza della sessualità, ma solo ora riesce a trattare il discorso dellomosessualità e a teorizzare questi concetti, facendone il pilastro portante della psicoanalisi e della cultura del 900.
L aspetto perverso è in tutti. La perversione è la realtà sessuale infantile che, attraverso una serie di modificazioni, cambiamenti, elaborazioni, limitazioni, si rende poi evidente con la sessualità adulta. Ne consegue che la sessualità adulta non può essere solamente immissio penis in vagina, eiaculatio spermatis in interpositum, come riportano il codice canonico e la morale, ma è qualcosa di molto più complesso.
Il mancato riconoscimento di questi aspetti porta allo sviluppo della nevrosi e della infelicità.
E poco importa sapere che tutti questi meccanismi si basano, sul piano biologico, sullinterazione dei recettori con i mediatori (serotonina
), perché questo non cambia la realtà delle cose, non ci esime dallesigenza profonda di vedere e capire come si sviluppa il nostro vissuto, quella dimensione della realtà che noi viviamo a livello mentale. Noi non siamo in contatto con la serotonina o con i nostri recettori, ma abbiamo a che fare con la nostra perversione!
Completiamo il IV volume con i Tre saggi sulla teoria sessuale
Freud delinea la teoria sessuale e la conclude. Questopera si basa sullosservazione dei sogni, considerati fondamentali, e sullanalisi del caso Dora, che lo porta a trattare il problema della sessualità.
Quest opera è suddivisa in 3 parti. La prima riguarda le perversioni.
Bisogna ricordare che proprio alcuni punti fondamentali di questopera, come laccentuazione dellimportanza della vita sessuale per tutte le prestazioni delluomo, e lallargamento del concetto di sessualità, hanno da sempre costituito i motivi più forti di resistenza verso la psicoanalisi. Nel bisogno di utilizzare parole altisonanti, si è andati tanto lontano arrivando a parlare di "pansessualismo" della psicoanalisi, e rimproverando ad essa, assurdamente, di voler spiegare "tutto" con la sessualità. Ci si potrebbe meravigliare se si fosse capaci di dimenticare lazione confusionaria e obliterante dei momenti affettivi. Da tempo il filosofo Arthur Schopenhauer aveva mostrato agli uomini in quale misura tutte le loro azioni e le loro aspirazioni fossero determinate da desideri sessuali nel senso abituale della parola e tutto il mondo dei lettori non dovrebbe scordare facilmente quellinsegnamento così avvincente!
Infine, quanto all "estensione" del concetto di sessualità, resa necessaria dall analisi dei bambini e dei cosiddetti pervertiti, bisogna ricordare, a tutti coloro che guardano altezzosamente e con aria di superiorità alla psicoanalisi, in che misura la sessualità allargata della psicoanalisi coincida con lEros del divino Platone!.
Vedete qui come Freud faccia riferimento a personaggi autorevoli, come Schopenhauer, il quale aveva espresso concetti come "ah, la sessualità mi ha spinto a
", ma in tuttaltro contesto, parlando della quadruplice radice del principio di ragion sufficiente, come spinta generale, come correlazione intellettuale. Freud cita anche Platone, per il quale la sessualità è fondamentale, luomo cerca la sua metà, perché è incompleto.
Qui andrebbe colto un punto fondamentale. Dove sta la grande rivoluzione attuata da Freud?
Egli, non a caso, comincia il primo capitolo del suo saggio trattando delle perversioni. Allora i libri sulle perversioni erano 2, uno in lingua inglese e laltro in tedesco, venivano letti dalla gente come se fossero il massimo della pornografia, si parlava del sadismo, del masochismo
In questo saggio Freud vuole semplicemente dire che la perversione non è una cosa isolata, particolare o patologica. Lelemento perverso è invece una componente essenziale della vita sessuale e della vita emotiva di ciascuno. La sessualità, come noi la conosciamo nel mondo adulto, sia pure la sessualità borghese 800entesca, è il risultato finale di tutta una serie di aggiustamenti su dimensioni perverse. Questa è la grande rivoluzione operata da Freud: quella che è una patologia aborrita e ripugnante, diventa una norma. Il punto fondamentale è il concetto che la sessualità finale, normale, si raggiunge tramite una serie di aggiustamenti a questa norma di sviluppo che ad un certo punto viene acquisita. Ecco perché Freud comincia il suo saggio proprio con le perversioni.
Naturalmente egli giunge ad una precisa conclusione sulla perversione.
Intanto cambia qui il senso del termine perversione. Perversione di per se è un termine moralistico, per via del per-; non è lin-versione o la con-versione, che vorrebbero dire rovesciare, cambiare, ma per-versione significa cambiamento del vertere, vuol dire cambiare, modificare attraverso una via tortuosa. Qui cambia il concetto di perversione. Il perverso rientra quindi con grande dignità nello studio della vita psichica. Gli americani, che sono moralisti, hanno abolito il termine perversione sostituendolo con parafilia. Parafilia è la stessa cosa di perversione. Vertere, pervertire, para-, di lato, di fianco.
Vediamo ora una breve conclusione che Freud fa sulle perversioni.
Una buona parte delle obiezioni a queste mie considerazioni si può ben spiegare con il fatto che si faceva coincidere la sessualità, dalla quale io deduco i sintomi psiconevrotici, con la pulsione sessuale normale. Ma la psicoanalisi insegna ancor più. Essa fa vedere che i sintomi non insorgono affatto soltanto a spese della cosiddetta pulsione sessuale normale (perlomeno non esclusivamente o prevalentemente).
Freud parla di cosiddetta pulsione sessuale normale: si avverte la critica al concetto di norma sessuale. Che cosa è la norma sessuale? Tutti sanno che quando il signor Giovannini bacia affettuosamente con una penetrazione linguale la signora Enrichetti fa una cosa normalissima
Ma non è sessualità normale, è una sessualità orale che non ha alcun significato sul piano dello schema biologico della sessualità.