Un'altra delle intuizioni che qui Freud introduce è il concetto di rappresentazione mentale che è un concetto di fondo per la diagnosi. Freud capisce che la diagnosi non è altro che il confronto tra quello che si osserva con una serie di rappresentazioni precostituite per poi stabilire a quale diagnosi strutturale corrisponde. Il moderno utilizzo di strumenti quali il DSM non si discosta di molto da quanto descritto.

Nella diagnosi di Freud tuttavia é sotteso un elemento più importante: per ricostruire la narrativa interiore del paziente bisogna costruire delle teorie narrative, osservare nel racconto del paziente quanto permetta di costruire una narrativa che si adatti alla teoria di base che il terapeuta rievoca, ad es la teoria psicoanalitica: quanto c’è di innamoramento della madre e di odio per il padre, per farla semplice quanto c’è di Edipo. Parlando dell’inconscio del paziente giá si costruisce una narrativa , meglio se supportata da elementi giá osservati,siano essi elementi mitici, un racconto letto, un libro, con cui continuiamo a fare questo raffronto. E se poi sarà sbagliato sará scartato e sostituito con uno nuovo. In realtà Freud coglie un elemento che sicuramente giá era presente in Charcot. I fondatori della psichiatria descrittiva sono in realtá i grandi scrittori francesi dell’800, come Balzac. In realtà anche Charcot creava dei racconti come questi grandi scrittori, che potevano attingere ad un linguaggio comune, per poi mutuarlo nei loro racconti.

Siamo nel 1895, alla fine del primo volume, che contiene un opera fondamentale per la cultura del secolo scorso, fondamentale per la psicoanalisi, fondamentale per tutta la psichiatria. Non solo: da queste teorizzazioni derivano a una serie di impostazioni letterarie: tutta la letteratura moderna è intrisa consapevolmente di psicoanalisi, mentre quella antecedente ne era intrisa inconsapevolmente. Sofocle quando scrisse Edipo Re non lo fece perché si intendeva di psicoanalisi; sará la psicoanalisi ad utilizzarlo. In realtá la cultura del novecento è stata fortemente influenzata da Freud: non solo la narrativa, ma il surrealismo, l’astrattismo in campo pittorico, il cubismo, il dadaismo. Breton il fondatore del surrealismo, Salvdor Dalì erano appassionati di Freud, per poi esserne spesso delusi. Quando Breton si recó in visita a Freud, da esteta francese quale era, fu sorpreso di vedere che Freud vivesse in una casa modesta, Benstrasse 19, con una donna di servizio brutta e vecchia: lo scrisse, poi, ma se ne pentì molto: Freud non corrispondeva a quello che egli si era immaginato. Dalì rimase deluso dal fatto che Freud non capisse l’arte moderna, che non la apprezzasse.

Ma torniamo al 1895, quando scrisse "Studi sull’isteria" , in collaborazione con Breuer, consciuto nel 1882, anno in cui aveva in cura una paziente che si chiamava Anna O . Anna O è il primo caso, ed é studiato da Breuer,non da Freud. Attraverso questo scambio con Breuer cominciò l’impalcatura di questo libro. Anna O era in realtá Bertha Pappenheim, una famosa psicologa, che inventò una serie di test utilizzati ancora oggi.

Studi sull’isteria si basano essenzialmente su 5 casi, il caso di Anna O , Emmy Von N, Miss Lucy R , Katharina e Elisabeth Von R.

Ecco l’introduzione, scirtta insieme a Breuer successivamente alla stesura del libro

Ancora non arriva a ipotizzare che il trauma sia una riedizione di un trauma antico. Non può ancora pensare che in seguito ad un crash ferroviario una persona sviluppi il DPTS non solo perché ha avuto il crash ferroviario: non si spiegherebbe in questo modo perché due sviluppino il PTSD e altri 8 no. L’elemento distintivo emerge dalla satira, quella data persona, infatti, ha avuto una nascita accidentata.

Il trauma non si vede ma c’è, è questa la rivoluzione culturale. Grattate il vizio troverete la virtù, grattate la virtù e troverete il vizio. Grattate il pulito, il rigoroso, il parsimonioso e troverete uno che si vuole sporcare di cacca e vuole buttare via tutti i suoi soldi. E’ chiaro che questo è una rivoluzione culturale perché rovescia tutta l’etica del 900. Se si pensa all’etica sessuale di oggi e a quella dell’ 800, ci si accorge che è tutta cambiata. L’elemento inizale é proprio in questo interesse per ció che si cela sotto alla realtá apparente. A fatti motivanti di tale tipo abbiamo potuto ricondurre nevralgie e anestesie delle specie più svariate e spesso perduranti da anni, contratture e paralisi, attacchi isterici e convulsioni epilettoidi, che tutti gli osservatori avevano scambiato per epilessia autentica, piccolo male e affezioni tipo tic, vomiti continui e anoressia spinta al punto del totale rifiuto del cibo, i più svariati disturbi della vista, allucinazioni visive ricorrenti e altre manifestazioni ancora. La sproporzione fra i sintomi isterici che continuano per anni e il fatto originario che si è prodotto una sola volta è la stessa di quelle che siamo normalmente abituati a osservare nella nevrosi traumatica.

Freud fu indubbiamente agevolato dal fatto che in quest’epoca, nel 1895, la medicina è fervida di idee, Dinanzi ad un’affermazione come "a Lourdes ho visto la luce", le spiegazioni proposte erano molteplici: uno diceva sindrome cerebellare un altro un'altra patologia, ma nessuno credeva; oggi invece abbiamo Padre Pio.Allora invece era rigorosamente vietato. Erano l’illuminismo del 700 ed il positivismo dell’800 che non lo permetteva, anche nella letteratura: Flaubert, Balzac, Dostoevskij non potevano ammettere una soluzione magica, immaginifica, come nella letteratura di oggi facilmente si trova. C’era sempre un motivo, c’era sempre una ragione umana, mai magica. Freud è rassicurato da questa possibilità, anzi agli occhi di questi positivisti faceva un passo indietro e introduceva un elemento diverso, qualcosa che seguiva Shakespeare.

Se da un lato erano forti le posizioni positiviste, nella stessa epoca si verificavano i noti episodi a Lourdes.,Ci fu poi una grossa lite tra lo stato francese e la Chiesa, era questa l’epoca delle liti tra Chiesa e stato, l’epoca in cui lo stato italiano espropriava tutti i conventi (siamo intorno al 1870) e li vendeva. Gravi irrigidimenti, da tutte e due le parti: l’epoca in cui fu fatto dogma l’Immacolata Concezione che divenne dogma nel 1870, lo stesso anno in cui i bersaglieri passarono per la breccia di Porta Pia.

Questo è la prima volta che viene detto, è la prima volta che si mette in contatto la patologia dell’adulto con gli eventi dell’infanzia. I primi casi in letteratura in cui l’evento dell’infanzia viene messo in relazione al presente lo troviamo in Sartre, nei primi del 900. Ne l’educazione sentimentale di Flaubert si parla del rapporto con la mamma, ma mai nell’infanzia, solo nel mondo adulto.

Notiamo le parole di Freud: l’emozione dolorosa durante il pasto, poi il pasto si connette agli eventi successivi . In Freud la cosa si inserisce in un contesto narrativo, significativo emotivamente.

Si osserva qui una struttura narrativa netta, come un racconto, in cui una serie di connessioni sensoriali, un crac, lo schiocco della lingua , la sensazione del braccio pendulo, tutte queste cose vengono ricostituite, e ammesse in una narrativa personale e come tali possono creare il sintomo. Questa modalità espressiva, patologica come diremmo oggi, è il risultato di una narrazione ulteriore che tiene conto di tutta una serie di elementi prevalentemente sensoriali.

Altro punto di estrema importanza: il fatto esiste , c’è l’evento, ma non è detto che questo rappresenti direttamente l’espressione attuale, ma può passare attraverso la via simbolica. Questo elemento simbolico che è quasi letterario, quasi artistico,é immesso da Freud nella sua teoria, quale prima possibilità di scambio, di passaggio di un contenuto ad un altro contenuto attraverso l’elemento metaforico e simbolico, appunto

Freud si domanda cosa sia il dolore psichico: il dolore fisico é un elemento piú conosciuto, una sensazione precisa connessa alla sensorialità. Ci sono dei nervi che veicolano i dolori. Il dolore é veicolato da un apparato definito che da una sensazione precisa, comune a tutti. Noi sappiamo che cosa è il dolore che insorge, uguale, tutte le volte che stimoliamo una certa zona, con un taglio per esempio, immediatamente lo stimolo va al centro che risponde con quella sensazione che è il dolore fisico. Il termine dolore é utilizzato in quanto si trasferisce metaforicamente il dolore fisico al dolore morale; il dolore morale è una metafora.

Cominciamo, leggendo la descrizione. Questa è Anna O.

Dissociazione, disturbi di conversione, disturbo dissociativo si direbbe oggi.

C’è una sola nota che ci dice come comincia l’indagine di Freud: cosa le accadeva, cosa succedeva?

Torneremo su questo fra poco: ora una piccola, importante digressione.

Freud ha compiuto un iter complesso: nel 1881 si è laureato, anno in cui iniziò la terapia con Anna O che si concluse nel 1895, anno in cui viene scritto " studi sull’isteria" . In questi 13 anni osserva intorno a sé, la psichiatria tedesca poco promettente in quell’ epoca in quanto psichiatria rigidamente descrittiva, grandemente manicomiale. I grandi psichiatri nascono da un lavoro manicomiale, visione a posteriore, pazienti ricoverati per anni nei grandi ospedali psichiatrici di Monaco di Baviera, Lipsia e Berlino. Monaco di Baviera è la scuola di Kraepelin da Berlino originarono Wernicke e poi Kretschmer e poi Bernheim.

Una siffatta disciplina non poteva lasciare molto spazio per le nascenti teorie di Freud, che piuttosto si rivolse verso la Francia, forse non solo per motivi culturali ma anche di tipo emotivo. La Francia, Parigi, in particolare, era la città in cui c’era tutto, dalla pittura al cabaret all’opera al teatro. A Parigi Freud incontró Charcot e poté apprezzare il suo modo di lavorare. Egli giunse ad una faticosa conclusione, faticosa perché poneva le basi di una rivoluzione culturale, non soltanto in campo psichiatrico ma anche in campo culturale generale. Freud intuí che dietro l’isteria che era più varia, ariosa, che si presentava in modo più fantasioso, dovesse esserci qualcosa e cioè dietro l’attività psichica apparente fosse sottesa un'altra attività profonda: il concetto di inconscio Charcot giá lo aveva capito anche se lo riferiva ad una possibilità di cambiamento sul piano di uno stato di coscienza altro , sul piano della coscienza ipnotica. Charcot aveva colto la plasticità della coscienza umana: occorre tenere presente che siamo nell’800, un epoca in cui nessuno avrebbe messo in dubbio la veridicitá di un testimone oculare. Oggi possiamo ammettere che si vede ció che piace vedere: la plasticità della psiche è in realtà enorme, quindi nessuno sarà mai davvero sicuro di quello che ha visto. Charcot aveva osservato questo aspetto per cui l’isterico cambia, modifica, altera la sua realtà, altera il suo mondo, altera il mondo esterno, vede cose che non sono tali. Mentre Charcot legge questo elemento profondo come qualcosa che modifica le energie, intendendo per energie elementi primari che mettono in movimento elementi del SNC, Freud giunge alla conclusione che l’isteria sia una malattia del ricordo. Nell’isteria vi sono dei nuclei di ricordo alterati che entrando nella realtà, nel comportamento normale, lo sconvolgono. Esistono dei nuclei nascosti, isolati, intollerabili che tuttavia attaverso percorsi diversi da quelli del ricordo possono riemergere; nell’isteria c’è un nucleo che è la malattia della memoria scomparsa e che in qualche modo tende a ritornare. Prende dunque in esame 5 casi.

Dunque, dicevamo, comincia la narrativa:

Nella parte iniziale Freud presenta una descrizione, il periodo di incubazione, la sintomatologia polivalente, di raro riscontro, oggi. C’è parafasia, alterazione della visione, perdita di sensorialità, disturbi motori: nella medicina attuale forse questi elementi sarebbero un po’ smarriti, non si consente niente di descrittivo.

Comincia dunque a descrivere, dopo avere parlato con Breuer, in due descrivono questo, il padre della paziente che lei amava appassionatamente. Nel 1890 sarebbe stato assai improbabile poter affermare, a proposito di una paziente affetta da paralisi che costei amava il padre appassionatamente; cioè non interessava proprio; si sarebbe piuttosto detto" bisogna fare l’autopsia e vedere cosa c’è nel cervello", ma il rapporto, la relazione non era interesse della medicina. La relazione invece qui la vediamo subito, quando Freud inizia. Sembra difficile cogliere un nesso, sarebbe come andare da un meccanico e dire :" si è rotto un carburatore, sull’auto era andata mia zia con cui ho avuto un rapporto incestuoso". Il meccanico sarebbe magari anche interessato, ma con il carburatore non avrebbe avuto niente a che vedere. Questi erano i convincimenti propri di un medico.

Si occupa del padre e ció appare naturale. Freud si pone peró il problema: se c’é questo amore appassionato cosa ci puó essere sotto? F cominciava ad esplorare.

Il simbolo importante di Anna O era una tosse nervosa,

Questo quadro è un quadro globale di conversione isterica dove si verificano tutta una serie di sintomi impossibili]. Una paralisi del braccio abdotto e intraruotato non è possibile, in quanto per una paralisi il braccio dovrebbe essere abdotto e extraruotato. Freud riconosce queste incongruenze e arriva oltre, introducendo questo accenno al senso di catastrofe: non si era certo abituati,allora, a trovare l’elemento simbolico.

Per il DSM IV questo è il Disturbo di Conversione e il Disturbo Dissociativo. Ma nella descrizione di Freud si distingue una parte dolce e melanconica e consapevole e una parte clamorosa e pantoclastica. un appannaggio classico del doppio stato di coscienza. Questa é una descrizione classica per l’epoca ma la connessione, la correlazione sta nel fatto che questa situazione è rapportata alla relazione con il padre.

La prima definizione del concetto di psicoterapia.

Charcot ancora non l’aveva, egli avrebbe preso questa paziente, si sarebbe vestito di viola, avrebbe preso tutta la sua rappresentazione scenica e avrebbe detto, adesso tu devi muoverti, adesso devi alzarti, avrebbe messo la mano sulla fronte , in modo da stabilire questo eccitamento nervoso. Ma ancora non inseriva questo elemento narrativo. Anche Breuer aveva messo la mano sulla fronte, ma insieme parla e quindi si sviluppa un concetto completamente nuovo.

Nella realtà odierna questo sarebbe Disturbo di Conversione sull’asse I, e sull’asse II Disturbo di Personalità Istrionica.

Tale era l’intesa tra Freud e Breuer, qui c’è la dimensione letteraria, poetica; Breuer ma soprattutto Freud va a cercare riferimenti letterari: c’è il padre, lui ha in mente Sofocle, la tragedia greca, ha in mente l’Amleto.

Alla fine del monologo di Amleto compare Ofelia che guarda il principe di cui è innamorata e prega, Amleto risponde dicendo: O ninfa nelle tue orazioni siano ricordati tutti i miei peccati," vuol dire tutti anche quelli che non si possono dire. "Qui abbiamo la narrativa poetica, il termine poetico non è detto qui a caso da Freud, indica che negli elementi poetici c’è una narrativa che spiega.

La paziente "Accumula fantasmi", poi "racconta fantasmi": è la base della psicoterapia.

Talking cure è un termine usato nel romanzo inglese, non è riferito ad un medico, qui abbiamo a che fare con l’empirismo dei tedeschi da cui Freud veniva trascendenti e teorici: la talking cure non sta bene.

Chimney-sweeping, spazzare il camino, spazzare il camino significa andare con la scopa a pulire, il simbolismo erotico è clamoroso ed immediato. Si sa perché finì questa terapia: Breuer infatti si fece oggetto di istanze erotiche da parte di questa ragazza

La parola le venne meno: a) per angoscia, da quando ebbe la prima allucinazione notturna; b) da quando le capitò un’altra volta di reprimere qualcosa che stava per dire (inibizione attiva); c) da quando una volta venne sgridata ingiustamente; d) in tutte le occasioni analoghe (mortificazione). É importante osservare il procedimento, a) quando è angosciata: qualsiasi persona che soffra di una forma pur lieve di ansia sociale, costretta parlare in pubblico non riesce più a parlare.

b) la riedizione c) un motivo lontano dall’ansia, ma "sgridata ingiustamente". Tale fenomeno nel DSM IV sarebbe risolto come ansia sociale

Qui c’è il primo principio della storia antica:

Angoscia immediata

Ripetizione del fatto

Storia antica.

In sintesi é espresso il concetto di neuropsicosi di difesa.

Il ritmo della musica, potremmo dire il ritmo della colpa, perché c’è il ballo , c’è il padre che sta morendo.

Qui é ancora largamente influenzato da Charcot: se la paziente non riusciva ad esprimere la sua grande emotività nell’infanzia, si verifica un surplus di eccitamento "charcottiano", causa ed effetto in senso energetico. Oggi possiamo piú facilmente riconoscere l’inibizione, l’eccitamento sarà la masturbazione, la fantasia sessuale

Ancora l’inconscio non è precisato, c’è la "condition seconde",condizione seconda, la paziente racconta in condizione di ipnosi una storia che non avrebbe potuto raccontare da sveglia.

L’ipnosi sará poi sostituita da altre tecniche con cui poter accedere a una storia che un paziente consapevole non può raccontare, cioè l’associazione libera e l’analisi dei sogni. Si entra, con questi primi passi ,nella vera fondazione psicoanalitica che è l’interpretazione dei sogni, la via maestra per il racconto che sta sotto. Quando Freud scrive l’ interpretazione dei sogni, premette questi versi di Virgilio: "Se non riesco a flettere ad ammollire ad addolcire gli dei superni muoverò l’acaronte": l’acheronte è quello che sta sotto; si delinea il tentativo di trovare il modo di far venire in luce questo elemento, peraltro non conoscibile: l’inconscio è proprio questo, quello che è inconscio non si conosce, quando lo si conosce significa che è divenuto cosciente.

Sono associazioni libere che producono una narrazione costruita da colui che sta ad ascoltare, che ricuce, che fa da capocomico nei sei personaggi in cerca di autore, e mette assieme i diversi elementi creando una narrazione. É chi ascolta che fa la narrazione e non è la paziente che narra. Freud lo sintetizza in un opera nel ’39 "Costruzioni in un analisi". Una formula data da Freud è questa: lei era imperatore in casa poi è arrivato il fratello minore, ha distrutto la sua primogenitura e quindi ha creato una situazione per cui lei si è sentito rifiutato. Non sappiamo se sia la verità, ma la verità storica persino gli storici sono d’accordo che non esiste.

La storia nasce quando lo storico si mette a tavolino e scrive.

In realtà siamo noi che costruiamo una narrativa, avvalendosi di un esempio classico Freud cita Giuseppe Flavio, uno storico che fu a Gerusalemme nel 70 ai tempi di Tito e della caduta di Gerusalemme. Egli fu adottato da Tito e per la sua grande conoscenza dal latino, del greco e per la sua grande cultura. L’amaunense medievale che trascrive le sue opere, se trova un passaggio in cui i cristiani sono descritti come poco di buono, copia, sí, ma poi ci scrive sopra qualcosa di altro. E per noi diventa impossibile ricostruire. Un altro esempio che Freud cita é quello dell’archeologo. Un archeologo trova uno scarabeo in un punto, una scatoletta poco distante e formula una narrazione.. L’importante non è che sia vera, ma che questi elementi siano verosimili, che leghino assieme i vari elementi. La scienza non cerca la verità, la verità e ció che cerca la religione e la filosofia, la scienza cerca dei modelli verosimili e possibilmente ripetibili, quando non siano più ripetibili si scartano e se ne formulano di nuovi.

Iin un bosco nella notte senza luna non si vede niente, nemmeno ad un passo, ma se succede che un lampo nella notte per un attimo illumina, fa vedere alcuni riferimenti, li c’è la casa, c’è il fiume, c’è la strada: così succede nella terapia, qualcosa compare qua e lá, si tratta di orientarsi.

L’isterico guarisce quando diventa depresso o diventa depresso quando guarisce: anche lo schizofrenico guarisce quando diventa depresso o diventa depresso quando guarisce, tutto questo dimostra, al di sotto, l’esistenza di una grande struttura a difesa della perdita del Sé.

Se cessa l’isteria la paziente diventa matta. Ma non è matta, lei vuole avere una relazione sessuale con lui. Manca ancora il concetto di erotizzazione, non c’è il concetto di nucleo erotico: ha detto "amava il padre appassionatamente" ma l’erotismo incestuoso non lo dichiara ancora. Questo è un elemento transferale, si dirá poi, certamente mal condotto. Breuer non é in grado di controllare questa situazione,é ancora troppo presto. Questi ricordi emergono creando uno scompiglio ,quasi sembrando piú drammatici dei sintomi dell’isteria.

Queste osservazioni pionieristiche ci hanno dato il senso che la sessualità fosse dappertutto,non in posto definito, chiuso e isolato.