IL PERCHE' DI UN RITARDO
Gemma Brandi
Psichiatra psicoanalista
Consulente Psichiatra del Ministero della Giustizia
Il lungo silenzio che ha interrotto il rifornimento di questa sezione è sovradeterminato. Mi limiterò a segnalare la viva delusione di quanti hanno investito nellultimo decennio risorse personali e collettive allo scopo di dare una risposta civile ai problemi di salute mentale dietro le sbarre, per assistere allindecoroso declino del DL 230/99, nel silenzio dei più, e insieme la progressiva rassegnazione dei cittadini malati del carcere a vedere disattese alcune delle loro aspettative. Le carenze nel settore si sono paradossalmente aggravate con il sorgere della stella illusoria rappresentata dalla citata legge di riforma del sistema-salute intra moenia. Ma sullargomento vorrei tornare più puntualmente tra qualche giorno.
Per vincere questa frustrazione desidero riaprire il discorso con materiali più freschi e insoliti. Si tratta di testimonianze apparentemente disparate, eppure tenute insieme da un tenace filo conduttore: se il carcere è anche quel che ben delinea la tesi di laurea di un giovane psicologo, ne popolano i dintorni i personaggi e le vicende che prendono vita negli straordinari racconti di un giudice, dal quale torniamo ad imparare come la cordialità vera sia quella dello spirito e non quella del sorriso stampato sul volto ad ogni costo. E mentre il giudice-scrittore mostra con precisione il valore dellostilità amica contrapposto al fetore dellamicizia ostile, parla di indifferenza e manipolazione con grazia eroica e con lucida pietà, sono i bambini ad affondare, implacabili e saggi, la lama nel senso di due significanti penitenziari per eccellenza -amicizia e ostilità appunto
E con tale messaggio che intendo raggiungere i lettori, magari un po delusi, di questo spazio, in attesa di tempi migliori ai quali contribuiscano le nostre energie migliori.
| COLLABORAZIONI POL.it è organizzata per rubriche e sezioni affidate a Redattori volontari che coordinano le varie parti della Rivista. Anche tu puoi divenare collaboratore fisso o saltuario della testata, scrivi utlizzando il link proposto sottto, dando la tua disponibilità in termini di tempo e di interessi, verrai immediatamente contattato. Come tante realtà sulla rete POL.it si basa sul lavoro cooperativo ed è sempre alla ricerca di nuovi collaboratori, certi come siamo che solo un allargamento della cerchia dei suoi redattori può garantire alla Rivista la sua continua crescita in termini di contenuti e qualità. ti aspettiamo..... Scrivi alla Redazione di POL.it |