Premesse
Tenuto conto della Convenzione ONU sui diritti del fanciullo, con particolare attenzione ai seguenti articoli:
Articolo 19
Gli Stati parti adottano ogni misura legislativa, amministrativa, sociale ed educativa per tutelare il fanciullo contro ogni forma di violenza, di oltraggio o di brutalità fisiche o mentali, di abbandono o di negligenza, di maltrattamenti o di sfruttamento, compresa la violenza sessuale, per tutto il tempo in cui è affidato alluno o allaltro, o a entrambi, i genitori, al suo tutore legale (o tutori legali), oppure a ogni altra persona che abbia il suo affidamento.
Articolo 33
Gli Stati parti adottano ogni adeguata misura, comprese misure legislative, amministrative, sociali ed educative per proteggere i fanciulli contro luso illecito di stupefacenti e di sostanze psicotrope, così come definite dalle Convenzioni internazionali pertinenti e per impedire che siano utilizzati fanciulli per la produzione e il traffico illecito di queste sostanze.
Articolo 34
Gli Stati parti si impegnano a proteggere il fanciullo contro ogni forma di sfruttamento sessuale e di violenza sessuale.
Sottolineato che gli obiettivi di una comunità competente possono essere così richiamati:
- favorire lempowerment individuale e sociale
- favorire la coesione sociale, attraverso il potenziamento di fattori di resilienza individuali e sociali che consentano di creare legami interpersonali efficaci
- tutelare i gruppi più esposti ed a rischio, in particolare i bambini e le donne
- aumentare la capacità di intercettazione precoce dei fenomeni di disagio derivanti da esperienze di violenza ed abuso
- fornire interventi appropriati e scientificamente validi
Si prende atto che:
- Una vasta mole di ricerca scientifica e di letteratura internazionale evidenzia che la violenza intrafamiliare subita o assistita dai minori può produrre danni allo sviluppo psicofisico del minore, sia a breve sia a lungo termine al punto che rappresenta il principale fattore di rischio evolutivo.
- I figli di genitori consumatori di sostanze con particolare riferimento al consumo di alcol hanno una probabilità di circa tre volte superiore di diventare a loro volta consumatori di sostanze.
- I due fenomeni (consumo di sostanze e violenza intrafamiliare) sono facilmente correlati: ricerche internazionali evidenziano che il 50% degli uomini con problemi alcolcorrelati è violento verso la partner, e che il 70% delle donne con problemi alcolcorrelati dichiara di aver subito violenza domestica (Chase et al. 2003, Down set. Al. 1998, Schumacher et al. 2003). In generale, gli uomini violenti sotto leffetto di alcol rappresentano non soltanto un esteso sottogruppo di perpetratori di violenza domestica, ma le violenze commesse da loro sono di solito anche più severe (Breclin 2002, Graham 2004, ecc). In queste famiglie vivono anche bambini che subiscono direttamente o indirettamente leffetto della violenza correlata alluso di sostanze.
- Ricerche attendibili stimano in circa un milione i minori che vivono in famiglie in cui ci si ubriaca o si consumano droghe.
- La violenza domestica e i problemi alcolcorrelati rappresentano due grandi fattori di rischio evolutivo per i minori.
Si ritiene pertanto necessario:
- porre tra le priorità di politica sociale e sanitaria la protezione dei minori e delle donne dallabuso fisico, psicologico o sessuale ed in particolare dagli effetti violenti alcol e droghe correlati;
- dare corso ad una forte presenza di attività di sensibilizzazione e di formazione rivolte agli operatori di tutti i servizi sociali, sanitari e di prossimità;
- intercettare il più precocemente possibile ed affrontare in modo appropriato il fenomeno della violenza intrafamiliare verso i bambini e le donne, specificatamente quando si interseca con il consumo di alcol, cocaina e altre sostanze psicoattive.
Si sollecitano le seguenti azioni: