Vittorino Andreoli

Dipartimento di Psichiatria, Ospedale S. Giovanni Battista - Soave - Verona

Il problema delle tossicodipendenze presenta una duplice dimensione: da un lato riguarda la società nel suo complesso, in quanto coinvolge molti progetti economici incidendo, in particolare, sulla programmazione di un futuro per le classi più giovani; dall'altro, interessa specificamente la sfera sanitaria in quanto l'abuso di sostanze arriva a compromettere la "salute", intesa nel senso indicato dalla ben nota definizione dell'O.M.S., di benessere "fisico, psicologico e sociale".

In un approccio clinico-biologico si tratta di stabilire il ruolo di un farmaco o di un particolare tipo di farmacologia nell'ambito delle tossicodipendenze. A questo scopo è importante cercare di identificare dei modelli biochimici e fisiologici all'interno del Sistema Nervoso Centrale cui fare riferimento per spiegare il comportamento di abuso in senso generale.

Si potrà poi entrare in un ambito più specifico per correlare ogni singola sostanza di abuso ad un corrispettivo modello. Di qui si potrà arrivare a chiedersi quale tipo di intervento risulti il più indicato per ogni singola forma di tossicodipendenza (da alcol, da cocaina, ecc.).

La questione di fondo è se esista un modello biochimico-fisiologico come denominatore comune per tutte le tossicodipendenze e quindi sia giustificabile un progetto di intervento globale oppure sia necessario elaborare progetti diversificati a seconda della sostanza abusata. Non bisogna comunque dimenticare che, in ogni caso, la ricerca si aggancia ad un problema sociale: il ricercatore che si propone di attuare una certa modificazione di una struttura molecolare, non può trascurare il fatto che quella molecola va inserita in un modello biochimico ipotizzato nella genesi di un determinato comportamento in ogni caso socialmente rilevante.

La mia trattazione sarà suddivisa in tre parti: nella prima verrà tracciato un profilo storico riguardo alla nascita e allo sviluppo del problema tossicodipendenza (il riferimento sarà qui ad una storia "minore" da contrapporre a quella "eccellente" fatta di guerre e di trattati, una storia della società fatta anche di miseria e di sofferenze, di cui forniscono una significativa testimonianza le cartelle cliniche dei malati di mente); nella seconda parte verranno presi in esame aspetti storici individuali del tossicodipendente; nella terza si passerà ad analizzare gli interventi terapeutici tenendo presente che la molteplicità delle terapie in atto può indicare come, in realtà, una vera terapia ancora non esista.