PSICOFARMACI E GUIDA - REVIEW G.P. Guaraldi*, D. Bonetti**, I. Galliani**, G. Gibertoni***, M. Venuta* Il presente lavoro è attribuibile in parti uguali agli autori * Cl. Psich., Università di Modena ** Istit. Med. Legale, Univ. di Modena *** AUSL Modena; collab. Clin. Psich., Univ. di Modena.
Problematiche metodologiche Molti studi evidenziano varie difficoltà metodologiche nelle conduzioni delle ricerche riconducibili ad alcune delle seguenti problematiche (19): a) risulta spesso difficile fare una valutazione valida ed efficace degli effetti psicomotori e comportamentali degli psicofarmaci sull'"abilità di guida", che è in effetti un costrutto teorico non completamente riproducibile e valutabile sia con test di laboratorio (che non riproducono i complessi aspetti attitudinali e motivazionali di una guida "on the road"), che test di guida reale (i quali pure hanno un difetto comune a tutte le osservazioni di comportamenti: se un soggetto sa di essere osservato cambia il comportamento e può aumentare il grado di ansia); b) risulta spesso difficile correlare i risultati dei test con le abilità di guida, con la guida reale e con il rischio di incidenti. La guida reale è un'attività automatica e richiede l'uso di parti muscolari ampie, mentre molti test di laboratorio sono poco familiari, richiedono l'uso di muscolatura fine, verificano funzioni ed abilità separatamente. La guida invece è un comportamento complesso che richiede l'integrazione di diverse funzioni superiori come la percezione, la processazione delle informazioni, il giudizio, le capacità decisionali; c) risulta difficile discriminare quanto il maggior coinvolgimento in incidenti dei soggetti che assumono psicofarmaci sia dovuto agli stessi o alla psicopatologia per la quale sono assunti (41). Ci sono casi in cui il tasso di incidenti si innalza se i farmaci non sono prescritti, e perciò, tra i soggetti affetti da psicopatologie, vengono ritenuti guidatori più sicuri quelli che assumono una (corretta) terapia. Epidemiologia: Sembra che il 20%-30% dei conducenti in Europa e Nord America assumano psicofarmaci e che essi siano coinvolti in incidenti stradali in proporzione 5-10 volte maggiore rispetto ai conducenti che non fanno uso di tali sostanze (29). Altri dati indicano che l'11%-20% dei soggetti che assumono farmaci in genere e sono coinvolti in incidenti stradali, fa uso di farmaci psicotropi (22). Per quanto riguarda l'uso di BDZ, il rischio aumenta di 4-9 volte (41). © POL.it 2000 All Rights Reserved |