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GLI PSICOFARMACI E LA FUNZIONALITA’SESSUALE NELLA PRATICA CLINICA

Catello Orazzo, Francesca Bortolotti e Palmiero Monteleone

 

Istituto di Psichiatria,

Seconda Università di Napoli

 

 

 

1) INTRODUZIONE

2) LE DISFUNZIONI SESSUALI SECONDARIE A TRATTAMENTO CON PSICOFARMACI E IL DSM IV

3) BASI BIOLOGICHE DELLE FUNZIONI SESSUALI

4) GLI ANTIDEPRESSIVI E LA FUNZIONALITA' SESSUALE

5) GLI ANTIPSICOTICI E LA FUNZIONALITA' SESSUALE

6) I SALI DI LITIO E LA FUNZIONALITA' SESSUALE

7) LE BENZODIAZEPINE E LA FUNZIONALITA' SESSUALE

8) CONCLUSIONI

9) BIBLIOGRAFIA E TABELLE

 

Le disfunzioni sessuali secondarie a trattamento con psicofarmaci (DSSP) e il DSM IV

Nella quarta edizione del Manuale Diagnostico e Statistico delle Malattie Mentali (DSM IV) (4), le DSSP vengono inquadrate tra le disfunzioni sessuali indotte da sostanze. In questo ambito, vengono comprese tutte le disfunzioni secondarie all'uso e all'abuso di sostanze farmacologiche e non solo quelle secondarie all'uso di psicofarmaci. Esse vengono descritte come quadri clinici in cui "prevale una disfunzione sessuale clinicamente significativa che causa notevole disagio o difficoltà interpersonali". L'anamnesi, l'esame fisico o il quadro di laboratorio evidenziano che la disfunzione sessuale può essere correlata in un rapporto di causa-effetto all'uso delle sostanze, in quanto i sintomi si sviluppano durante l'uso delle sostanze o, al massimo, entro un mese da esso, oppure che l'uso dei farmaci risulta etiologicamente connesso con la disfunzione.

Il Manuale precisa, inoltre, che "l'anomalia non è meglio attribuibile ad una Disfunzione Sessuale che non sia indotta da sostanze. La prova che i sintomi sono meglio attribuibili ad una disfunzione sessuale che non sia indotta da sostanze può includere i punti seguenti: i sintomi precedono l'inizio dell'uso di sostanze o la dipendenza (oppure l'uso dei farmaci); i sintomi persistono per un periodo consistente di tempo (per es. circa un mese) dopo la cessazione dell'intossicazione, o vanno sostanzialmente al di là di quanto ci si potrebbe aspettare dato il tipo o la quantità di sostanza usata o la durata dell'uso; oppure esistono altri dati che indicano l'esistenza di una disfunzione sessuale indipendente non indotta da sostanze (per es. una storia di episodi ricorrenti non connessi all'uso di sostanze)".

Il DSM IV, in base alla disfunzione sessuale predominante, distingue 4 forme cliniche:

1) con compromissione del desiderio, in cui la manifestazione predominante è un desiderio sessuale insufficiente o assente;

2) con compromissione dell'eccitazione, in cui la manifestazione principale è una compromissione dell'eccitazione sessuale (per es., disturbo dell'erezione, compromissione della lubrificazione);

3) con compromissione dell'orgasmo, in cui la manifestazione principale è un'alterazione dell'orgasmo;

4) con dolore sessuale, in cui la manifestazione principale è un dolore associato al rapporto sessuale.


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