©1997 POL.it Vol.3 Issue 1 Gennaio 1997 |
di
Antonio augusto Rizzoli ( Venezia)
è messa a granchio, come la mettevo io dice Brodskij in uno dei suoi pochi accenni erotici ( Mattei). La traduttrice ufficiale, per amor di rima, usa il termine pecorina. Josif, con cui avevo una certa dimestichezza, non so se avrebbe approvato. Ma voglio lasciare il 1996 ed iniziare il 1997 proprio con un discorsetto sulla sessualità. Non aspettatevi Aldo Busi, io non sono un letterato, sono uno psichiatra. Aldo Busi, sulla sessualità dice delle cose intelligenti e sconcertanti, Parbleu, cosa ha detto in TV!
La sessualità, da cent'anni, ha avuto la sua parte in psichiatria. E che parte! Ma ha mantenuto la stessa parte. Come se avessimo ancora Pola Negri al cinema.
La sessualità è cambiata , è, come si dice etnoplastica: la sessualità ha avuto sviluppi diversi nei diversi paesi. Sviluppi inquietanti negli Stati Uniti ed in Germania. Ma non da meno nel resto del mondo. L'Italia, roccaforte dei resti romani e patria di eroi mascolini, noti in tutto il mondo, si allinea per ultima. I maligni direbbero che ciò è imputabile alla cultura cattolica, ma la cosa è ancora oggetto di dibattito. Si riapriranno i casini? Certo tutte quelle puttane in mostra sulle strade sono un omaggio alla virilità, già esaltata dal Ventennio.
Vi è anche in psichiatria una sottile carenza di aggiornamento sulle odierne concezioni sessuali. Forse non si sa neppure che vi sia stata l'ultima rivoluzione, quella neosessuale. Buona parte di noi è ancora ferma alla vecchia adorazione del Sesso degli anni Settanta, edulcorata e sbiadita dalla frammentazione della sessualità stessa. Il vecchio significato simbolico della sessualità si è appannato, assieme alla credenza, ingenua invero, che la sessualità sia apportatrice di gioia. La liberazione neosessuale toglie ogni significato romantico e liberatorio all'atto, per ridurlo ad una banalità quotidiana, da praticare ( o da non praticare) senza sentimenti trasgressivi né inebriazioni e, piuttosto, da temere quale fonte di schiavitù reciproca, disuguaglianza e potere. E, naturalmente, di malattia, nonostante preservativi al titanio. I veri sessuologi, non quelli convertiti alla sessuologia da un istinto monetario, si lagnano che oggi il sesso è stato desessualizzato e che, sentite, sia scomparso quell'impulso sessuale che tanto ci viene ammannito dalle TV pubbliche e private. La nuova sessualità si presenta frammentata, dissociata, dispersa e diversificata. .Eppoi la sessualità non è più una, ma sono almeno due, se non tre : maschile, femminile e mista. Le donne non vogliono aver a che fare sempre con il modello maschile che fa ancora quelle distinzioni tra omo- ed eterosessualità. A questa concezione si sono adeguati anche illustri psicoanalisti come Otto F. Kernberg, che introdotto il concetto portante della bisessualità. Ci avevano provato, prima di lui Magnus Hirschfeld, alla fine del secolo e l'entomologo (avete letto bene : entomologo ) Alfred Kinsey negli anni 40.
Non vi sono più sentimenti abnormi, ma semplicemente stili di vita , ad esempio quelli sadomasochisti, feticisti o transessuali. Il Sé è concepito in maniera diversa. Ohibò cosa faranno allora gli psicoanalisti ? Mi crocefiggerà Anna Abbiate Fubini?
L'omosessualità è una sessualità : a New York , al Convegno dell'APA, nel Maggio 1996 è stato presentato, già tradotto ora in italiano, un grosso manuale di Omosessuale. Esistono ora ampie organizzazioni Gay, Pedé, Maricòn e Schwulenverband. Meno conosciute le organizzazioni lesbiche. L'üger ( bugiardo da culo, è proprio il caso di dirlo ), ovvero l'eterosessuale che tenta di farsi passare per omosessuale,vi ha accesso libero. In Russia i Golubòi (propriamente , già dichiarati fuori legge) hanno rialzato il capo (forse non solo quello). In Agosto in Slovacchia si è tenuto il Festival Internazionale del Film Omosessuale dove è stato significativo anche il contributo russo.
Circuiti Internet consentono di connettere in tempo reale gli omosessuali di tutti i paesi e l'indirizzo privilegiato in tale senso è quello di El Café ad Amburgo. ( htpp://www.elcafe.com). Elenchi sempre aggiornati dei partner più vari. Il vostro paziente ne trarrà più beneficio che da cento sedute. Voi meno, ma almeno non avrete fatto danno.
Il travestitismo, già cavallo di battaglia di Robert J.Stoller, il maestro di Kernberg, è in ampia diffusione, soprattutto in maschi coniugati (un'invidia del pene alla rovescia, avrebbe detto il Maestro). Stoller, da vero scienziato ,per studiare questo fenomeno, divenne amico, non sappiamo come, di un famoso travestito, Virginia Prince. Il travestitismo è, ahimé oggetto di irritazione per i congiunti dei travestiti, nonostante le solide, ma discontinue, prestazioni sex dei travestiti stessi. Non trattatelo, e lasciate che la coppia abbia ciò che ambedue hanno desiderato. Tra moglie e marito........
Il transessualismo , un grande stand a New York, è sessualità allo stato nascente. Volkmar Sigusch, che ha pubblicato un libro su questo argomento ( di sesso) non vi vede alcuna forma di disturbo psichico. Negli Indiani d'America, prima dell'arrivo dei bianchi, vi erano uomini che si maritavano con uomini e e donne che si vestivano da uomini e si sposavano con donne. Questi gruppi formavano un sesso ed erano chiamati Berdachi o Gente dai due spiriti. Cosa analoga era praticata dagli Sciiti (ma pure a Napoli, se non erro, c'è femminiello e che andiamo a cercare tanto in giro?). L'avvento della morale cristiano-giudaica, (vedi Mosè, V° Libro, 22, 5) ha in seguito rotto questa flessibilità. Sta di fatto che i transessuali, ahimé per loro, sono ancora preda delle valutazioni psichiatriche, soprattutto prima di certe operazioncine alla Farinelli. Di solito viene diagnosticato un Disturbo di Personalità (l'originalità non è il nostro forte), ma, talora anche un Disforia di Genere (già meglio).
Attenzione , quindi, Colleghi con i Disturbi Sessuali : la neosessualità è in agguato. Senza un'adeguata informazione vi potrebbero essere conseguenze anche medico-legali con richieste di danni.
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