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BIRRA, VINO E INTERNET "Religions change : beer and wine remain" Hervey Allen (1889-1949) in "Anthony Adverse" In Cina non conoscono il vino: su un miliardo e duecentocinquanta milioni di cinesi lo conoscono solo sessanta milioni, cioè il 5 %. I cinesi bevono di solito fermentati di cereali o di frutta : quando trovano una bottiglia di vino lo tagliano con Cola o Seven Up. Gusti da cinesi. (http://www.wineeducation.com/frames/ChinaW.html) Gli italiani si sono lanciati a tentare di riparare questo grave errore culturale ed hanno fatto a Shangai il "China Wine 98" : un mezzo insuccesso. Chi conosce il vino , in Cina, lo ritiene uno status symbol come le automobili ed i vestiti griffati. Il vino, infatti, è una prerogativa culturale dell'Europa e dell'Asia Minore. In Cina (ed in India) come sostanze inebrianti si usarono, da tempi antichissimi, la canapa e l'oppio. Dal secolo scorso, da quando i Tedeschi impiantarono fabbriche di birra nella Regione Settentrionale del paese, i Cinesi hanno una birra ben luppolata, la Tsingtiao (http://www.china-sd.com/today/1998/006/yw.htm), ma da noi si trova più frequentemente la più sciapa Shangai (http://beerchina.com/beerenglish/). Il vino (e la birra) sono databili al 220 a.C., come testimoniano tavolette cuneiformi e la Bibbia, anche se lo proibisce ai sacerdoti prima di entrare nel tabernacolo (Levitico, 10, 9) non è sfavorevole al suo uso . Favorevolissimi ne furono, invece, Greci e, soprattutto i Romani che sul vino fondarono i famosi "Baccanali". Il Baccanale, che fu l'aspirazione di molti pittori soprattutto della fine dell' Ottocento e dei principi del Novecento (vedasi quelli di Cézanne, Lovis Corinth, Léon Victor Solon ) era meglio dell'odierna discoteca ed era tutto, o quasi, fondato sul vino. Contro il vino, anche se assunto quale "corpus Christi", si scatenarono sette come gli encratiti, i taciani, i marcioniti e gli acquariani, tutte ispirate a Saulo di Tarso che aborriva "condotte rilassate". Il vino, nel Medioevo, continuarono a berlo solo i ricchi, poiché gli altri dovevano conquistarsi il Paradiso. Un riflesso dei fasti perduti dei Baccanali è possibile ritrovarlo anche nei "Carmina Burana" ("Dum caupona verterem, vino debauchatus"). L'Italia è il paese del vino, anche se il bevitore italiano è fortemente nazionalista e tende ad non percepire la squisitezza dei vini francesi e tedeschi, come quelli della Val de Loire, i Bordeaux, i vini d'Alsazia od i Sylvaner ed i Riesling tedeschi. Vi raccomando, in modo particolare, sotto Natale, il "Klevener de Heilingstein" o "Savagnin Rosé" d'Alsazia, un vino che mi ha fatto conoscere la mia amica Olga Antonova, una pittrice di San Pietroburgo trapiantatasi in Francia (e in parte a Boston). Una utile guida sui vini francesi è : http://www.frenchfoodfinder.com/ mentre per i vini tedeschi ottime guide sono : http://schlossadler.com/index.html oppure http://www.public.asu.edu/~scottv/GermanWines/GermanWineRegions.html. Ovviamente i prezzi sono un po' alti, ma per Natale e Capodanno ci si può permettere di farvi fronte, viste le cospicue tredicesime che i nostri Direttori Generali ci hanno fatto pervenire. Alla salute. L'Italia, in ogni caso, è solo dodicesima nel consumo mondiale di alcool pro capite con 8.9 litri a testa contro i 12 circa di Francia, Austria, Germania e Ungheria. Alla psichiatria l'ottima Rosy Bindi ha dato la birra, e che birra!! Io, da veneto, sono un discreto bevitore di vino anche se, ultimamente, molte note produzioni italiane mi hanno deluso per la presenza di sapori inautentici. Da dieci anni circa ho iniziato anche ad apprezzare la birra. La birra è da noi molto meno conosciuta, ma comincia, sullo stile americano, a prender piede in Italia. La birra si fabbrica a partire dall'orzo (o dal grano) cui si aggiungono germogli dell'orzo (il malto) e, in un secondo momento, come agente amaricante [ che la rende amara ], il luppolo. Il malto è quello che dà quell'odore intenso che si spande attorno ad una fabbrica di birra, particolarmente quando sta per piovere. La mia conoscenza della birra, come quella della neuropsichiatria infantile, è misera. Da giovane l'avevo sempre considerata una bevanda non degna di interesse, figuriamoci che all'inizio del secolo la chiamavano "cervogia". Fu uno degli scopritori della fluvoxamina, l'olandese Ellard Ottewanger, ad introdurmi alla sua conoscenza. Sbarcammo dall'aereo, si era a Portorico, maestro ed allievo, molto su. E rimanemmo su ogni volta che ci incontravamo grazie alla birra. A quei tempi non soffrivo ancora dell'agorafobia che mi ha colto in questi mesi, sono tutto casa, gatto e libri, e viaggiavo con piacere. Agorafobia a parte, un giro ad Andechs, sull'Ammersee, costa sudest, in Baviera, (http://www.museen-in-bayern.de/Andechs-Kapelle.htm) vi porterà in una della cattedrali della birra, il monastero benedettino del 15mo secolo, ricostruito da Johan Baptist Zimmermann che ne fece uno dei piu' bei monumenti del rococò nel 1741. Dalla torre, alta 60 metri, un panorama immenso. La regione è quella di è quella di Starnberg, celebre per il suo lago ove si annegò, trascinando con sé lo psichiatra personale Aloys von Gudden, Ludwig der Zweite von Wittelsbach, come ci raccontò anche, calligraficamente, Luchino Visconti nel suo "Ludwig" (che noia, ci ha messo pure l'omosessualità, scontata e molto retro). Nel chiostro è sistemata la birreria (http://grub01.physto.se/~larsam/OMH/comm/beer1352.html) e si capisce che siamo nel luogo ove producono le birre più maltate del mondo, per il fresco, esaltante profumo sparso ovunque. Sono qui, tutte birre "bock" (Bergbock, Doppelbock nella versioni "chiara" (Hell) e "scura" (Dunkel)), birre forti ad bassa fermentazione. Bisogna andarci piano, il contenuto alcolico non è mai inferiore al 6.25 % e la sbornia da birra è tra le peggiori, come sanno tutti coloro che abbiano scrupolosamente frequentato l'Oktoberfest di Monaco di Baviera. Andateci fuori stagione perché il "Monte Santo", come viene chiamato il colle dove sorge l'Abbazia, è molto frequentato (chiaramente non solo per ragioni panoramiche od artistiche). Si calcola che vi vadano ogni anno 1 milione e mezzo di turisti che contribuiscono per primi a far diminuire il poderoso zampillo di novantamila ettolitri che gli otto monaci (e i loro centocinquanta collaboratori) riescono a produrre. Io ero abituato ai benedettini di San Giorgio ed a quelli di Praglia, vicino a Padova, che si dedicavano al restauro del libro. Tutt' ora conservo delle stampe di Venezia del Visentini che mi furono amorevolmente restaurate da "dom" (=Deo Optimo Maximo) Celestino Trombetta, di Subiaco, uomo dolcissimo, ahimé prematuramente scomparso, e cui parlata umbra dava un fascino particolare. Abilissimo quanto modesto restauratore di incunaboli e libri antichi era stato per me ragazzino , all'inizio della nostra conoscenza, motivo di interesse solo perché ci aveva apertamente detto di essere stato compagno di scuola di Gina Lollobrigida (http://www.fansites.com/gina_lollobrigida.html). Il priore di Andechs, "dom" Anselm Bilgri, (http://www.bauv.unibw-muenchen.de/institute/inst2/mon/tsld005.htm), detto Ale, [che, come sapete è un tipo di birra inglese antitetica al bock, essendo ad alta fermentazione] figlio di un oste di Unterhaching, ha invece un aspetto un po' gonfio che gli da' qualche anno di più dei suoi quarantacinque, aspetto cui contribuisce anche la barba che rade solo due volte la settimana. Parla un bel dialetto bavarese ed ha un'oratoria rotonda, come si è anche constatato al Forum delle Innovazioni della Microsoft a Berlino. Monaco assai spigliato, non è molto convinto che cambino le religioni, mentre crede fermamente che non cambino né vino né, soprattutto birra. Sembra la bock stimoli il pensiero telematico ed il genio degli affari: la produzione di birra e la sua vendita è tutta regolata da sistemi computerizzati. Stanco, infine, di utilizzare passivamente la tecnologia Bilgri, già noto per aver posseduto da seminarista una potente BMW, assieme ad un impresa della Germania già Est, la PhoneSat OnLine, ha fondato la "Società di Andechs per la Tecnologia del Futuro". Mentre nelle cantine si produce birra, nelle stanze del monastero lavorano dieci tecnici di multimediale. L'intento è di offrire gli spazi internetici alle Ditte, ai Municipi, ai Catasti ed a tutte le possibili società commerciali in Germania. La Phonesat Online (http://www.neuemissionen.net/phonesat.htm) appartiene ad una Holding specializzata in tecniche informative satellitari, in sistemi di vendita telematica e controllo del traffico aereo. Gia' Bill Gates ha annunciato che andrà a visitare Andechs nel 1999. Si parla di investimenti di 5 milioni di marchi (5 miliardi di lire) il che costringerà, si prevede, a trasformare quella che ora è una Società a Responsabilità Limitata in una Società per Azioni, la qual cosa, nonostante la grande disponibilità del credo benedettino ("Ora et labora"), non è ammessa dai benedettini stessi, pur dandosi essi ad attività lucrative, molto spesso connesse proprio con la produzione di alcool. Chi non ricorda il liquore "Benedictine", composto con molte e misteriose erbe che entra nel "B. and B." (50% Benedictine e 50% Brandy), famoso drink after dinner ? Benedettini (http://www.glastonburyabbey.org/ring/) e certosini hanno aiutato l'umanità con i loro liquori non meno che con le loro preghiere. Per regola i Benedettini posseggono solo quello che basta loro per vivere. E, tuttavia, padre Bilgri ha già pensato il modo di far sviluppare la religione in I-net ed anche alla vendita di Via Crucis virtuali su CD-Rom, in modo da ovviare a chi potesse fargli l'accusa di essere un banale affarista. Come diceva non ricordo chi "Summum tulit verticem, qui utile miscuit honesto" (Raggiunge la più alta vetta colui che mescola l'utilità all'onesta') (per un corso internetico di Latino vedi : http://main.amu.edu.pl/~ifauam/latin.htm). RICORDIAMO AI LETTORI CHE I PRECEDENTI ELZEVIRI SONO RECUPERABILI NEGLI ARCHIVI DI POL.it
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