Numerosi sono gli strumenti standardizzati per la valutazione dimensionale dell’ansia in generale e degli specifici disturbi d’ansia; noi prenderemo qui in esame le scale di etero e di autovalutazione dell’ansia scegliendo, tra le moltissime che sono state proposte, quelle di impiego più frequente nella valutazione delle modificazioni dell’ansia o quelle che, per loro particolari caratteristiche, possono avere uno specifico interesse nel campo della ricerca. Parleremo separatamente di quelle che valutano l’ansia in generale e di quelle per la valutazione di specifici disturbi d’ansia (Disturbo Ossessivo Compulsivo, Disturbo di Panico, Disturbi Fobici, eccetera). Prima di passare alla descrizione dei diversi strumenti, vogliamo ricordare che, quella ansiosa, è una sintomatologia poco specifica ed ampiamente diffusa anche al di fuori degli specifici disturbi d’ansia, al punto che è possibile riscontrare punteggi elevati nelle scale di valutazione senza che questo abbia un qualche significato diagnostico. Le scale di valutazione dimensionale dell’ansia devono essere utilizzate, perciò, soltanto dopo che è stata posta la diagnosi di disturbo d’ansia.

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