La validità per contenuto si riferisce al fatto che gli item esplorino completamente l'area che si intende indagare. Data la grande variabilità del vissuto umano, normale e patologico, non sarebbe possibile, in pratica, esplorare tutti gli aspetti di un determinato problema per ciascun paziente; per tale motivo una RS è considerata valida per contenuto quando i suoi item coprono un'area sufficientemente rappresentativa del settore psicopatologico che si intende misurare. La validità per contenuto dovrebbe essere valutata sulla base dei criteri adottati dall'Autore della scala per la scelta degli item e del loro contenuto al fine di esplorare compiutamente il problema specifico. In alcuni casi queste informazioni sono riportate nel manuale della scala o negli articoli in cui lo strumento viene presentato, il più delle volte, però, queste informazioni non sono disponibili e dobbiamo perciò ripiegare su di una valutazione empirica, soggettiva, basata sull'esame del contenuto della scala. Quando si tratta di giudicare la validità per contenuto di strumenti che misurano, ad esempio, capacità specifiche, come l'acquisizione di determinate nozioni (matematica, fisica, eccetera), il giudizio può essere relativamente facile, ma quando si tratta di RS che valutano sindromi cliniche, il giudizio è più difficile e complesso poiché gli item che la compongono possono misurare tanto un sintomo quanto una sindrome o sintomi che sono abbastanza caratteristici quando sono presenti, ma la cui presenza non è particolarmente frequente. È necessario perciò che gli item che compongono la scala esplorino sintomi che si manifestano con buona frequenza nel quadro clinico esplorato per poter dire che essi esprimono pienamente la sindrome che si intende esplorare e che, pertanto, la scala è valida.
Il problema, in psichiatria, è che, non esistendo un accordo unanime sulle diverse entità cliniche, è possibile descrivere la stessa sindrome usando termini e contenuti diversi e dando un peso relativo differente ai singoli aspetti. Tipico è, ad esempio, il caso della depressione per la valutazione della quale esistono numerose scale i cui item esplorano, come Faravelli (1983) ha ben documentato, aspetti sindromici diversi. Nasce allora il problema di che cosa realmente esplorino le RS, se la sindrome di per sé o la concezione che di quella sindrome hanno gli Autori delle diverse scale. Il problema non ha, ovviamente, soluzioni; generalmente si fa riferimento ad una RS assunta come standard e si calcola il coefficiente di correlazione fra questa e le altre scale impiegate nella stessa popolazione. Il grado di correlazione è tanto maggiore quanto più il coefficiente si avvicina all'unità e questo significa che l'ambito esplorato è abbastanza simile.
Dobbiamo anche ricordare che, quando l'entità che vogliamo valutare non è completamente definibile in base ad elementi osservabili e verificabili, come nel caso dei concetti psicodinamici, è praticamente impossibile avere una validità per contenuto, in quanto tali concetti sono esprimibili solo attraverso comportamenti che l'Autore presume collegati al concetto psicodinamico che egli vuole misurare; in questi casi si dovrà fare riferimento alla validità per costrutto (Faravelli, 1983).