Levoluzione della pratica psichiatrica mostra la necessità di adottare in misura sempre maggiore differenti presidi, farmacologici, psicoterapeutici, educativi e di trovare il modo di integrarli fra loro
Proponiamo quindi Arte e Terapie Espressive come momento integrativo tra quegli aspetti affettivi, psicodinamici, pedagogici e biologici, che fanno di ogni soggetto un essere unico.
Nella II Conferenza Arte e Terapie Espressive la nostra attenzione si è rivolta ai mutamenti che tale processo integrativo apporta nella pratica psichiatrica e in tutte le discipline mediche: da un rapporto prescrittivo alla mediazione di un contratto tra medico e paziente.
Con la III Conferenza si vuole ora riflettere sulla possibilità, allinterno del lavoro di integrazione, di individuare dei criteri di prescrivibilità e previsioni di efficacia, al fine sia di personalizzare lintervento, sia di poter dialogare con le varie discipline e figure professionali grazie alle tecniche espressive.
Assistiamo a mutamenti della domanda, aumento del numero di giovani che richiedono un intervento, ad un sovvertimento delle categorie diagnostiche, le nuove patologie e i disturbi del carattere, ad una diffusione del disagio psichico, ansia, depressione, dolore morale; Arte e Terapie Espressive in tale contesto non vogliono porsi come ennesimo intervento olistico, ma come sede di espressività individuale e collettiva.