Sanità: La riclassificazione proposta dalla Cuf

da Il Sole 24 Ore di venerdì 23 novembre 2001 Sanità, Roberto Turno

La riclassificazione proposta dalla Cuf prevede tre fase di partecipazione alla spesa

Un ticket per 672 farmaci

Ora spetta alle Regioni decidere l'applicazione - Dai "generici" un risparmio di 388 milioni di euro

Sono 672 i farmaci su cui le Regioni potranno applicare i ticket. Una compartecipazione alla spesa fino al 20 e tra il 20-50% del prezzo del medicinale, che coinvolge 44 categorie terapeutiche e 165 principi attivi, legata interamente alla discrezionalità regionale in base all'andamento della spesa farmaceutica locale. Un'opportunità che è stata concessa ai governi regionali dalla legge taglia-spesa varata in applicazione del patto di stabilità di agosto e che ieri, con il varo dei Lea (livelli essenziali di assistenza), è stata sancita a Pa1azzo Chigi dalla Conferenza Stato-Regioni in una clausola che prevede la possibilità per la Cuf di indicare «non più di tre classi» di farmaci a carico dei cittadini: a «bassa partecipazione», a «più elevata partecipazione», «a totale pagamento» (l'attuale classe C).

L'operazione «delisting» dei farmaci, fondata sulla loro «essenzialità», è stata portata a termine dalla Cuf con un provvedimento che deve ora compiere il suo iter finale. Soprattutto, deve incassare il gradimento delle Regioni che intendono valutare nel complesso la portata dei risparmi derivanti dalla manovra sui farmaci contenuta nella legge taglia-spesa.

In questa direzione va intanto la riclassificazione proposta dalla Cuf, che le Regioni potranno applicare anche con modalità differenti. Il valore complessivo dei risparmi (se applicati in tutta Italia e sull'intera lista dei farmaci riclassificati) vale circa 516 milioni di ? (1.000 miliardi di lire). Quattordici categorie terapeutiche (60 principi attivi) sono proposte per il delisting con ticket fino al 20%, 28 categorie (105 principi attivi) potrebbero avere una compartecipazione tra il 20-50%. Una classe, quella con ticket del 20-50%, che ripescherebbe pressoché integralmente i farmaci dell'ex classe B (ticket al 50%), diventati gratuiti con la Finanziaria 2001.

Generici in crescita. Grazie all'applicazione del prezzo di rimborso, i farmaci generici consentiranno nel 2002 al Ssn risparmi per 387,3 milioni di ? (750 miliardi di lire). Un risultato reso possibile daI nuovo prezzo di rimborso calcolato sui listini più bassi, ma anche dalla prossima scadenza della copertura brevettuale di principi attivi gettonatissimi suI mercato, come la ranitidina e l'amlodipina. Risparmi, dicono le stime, che saranno più pesanti in Campania, Basilicata, Molise, Lazio e generalmente nelle Regioni del Sud.

E sempre per quanto riguarda i generici, arrivano da Federfarma le primissime valutazioni degli effetti del nuovo prez-zo di rimborso che scatterà in tutta Italia dal 1° dicembre: le confezioni di riferimento sono 326, di cui solo 253 (I29 generici, 124 farmaci etici) sono in commercio. Le specialità medicinali complessivamente coinvolte sono 1.258 (371 generici, 887 farmaci etici) con differenziali di prezzo a carico dell'assistito (se accetta il farmaco più costoso ) più modesti rispetto alle attese perché spesso le case farmaceutiche hanno abbassato i listini: su 133 confezioni non c'è alcuna differenza di prezzo, su 66 la quota a carico dei cittadini sta sotto le 5mila lire, su 3 I sotto le mille lire (in due casi di 5 lire), su 15 tra 5-10mila lire e solo in pochi casi supera le l0mila lire toccando anche punte di 33mila lire. Ticket "mascherati" sempre che il paziente non scelga, o ottenga con la ricetta del medico il farmaco meno caro.

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