Resoconto dell'incontro nazionale delle riviste degli utenti dei servizi di salute mentale
dal sito www.retesociale.it
Il 14 febbraio 2002 si è svolto a Livorno, presso la sede della ASL 6, il sesto incontro nazionale delle redazioni delle riviste degli utenti dei servizi di salute mentale, occasionato dalla presentazione del secondo allegato del periodico livornese "Nuovo abitare" ("Reti di utenti per la salute mentale"), presieduto da Mario Serrano (direttore del DSM di Livorno) e da Romano Turri (redazione della trentina rivista di utenti "Liberalamente"). Il clima costruttivo, accogliente e sereno che questo genere di incontri finora ha sempre promosso, e che si percepisce, non appena arrivati, nei calorosi saluti dei colleghi redattori conosciuti per scritto o per telefono o magari incontrati in una precedente riunione, si è concretizzato, più di altre volte, in specifiche proposte e risoluzioni.
- La spinosa questione del "coordinamento". Dato che la maggior parte dei redattori continua a parlarne e scriverne come se si fosse veramente costituito, si è deciso alfine di adoperare questo termine, fermo restando che non sottintende alcun riconoscimento di ordine statutario e giuridico, ma è semplicemente un nome comune collettivo che indica l'insieme delle nostre redazioni e sottolinea il fatto che si scambino articoli e opinioni, si spediscano a vicenda i propri giornali, possiedano un archivio, si incontrino periodicamente eccetera. - Coinvolgere maggiormente i periodici che abitualmente non partecipano alle riunioni. Bisognerebbe diffondere capillarmente gli inviti ai nostri incontri. Inoltre, ogni volta che si incontra una rivista non compresa nei nostri elenchi, bisognerebbe metterla in contatto con una delle nostre segreterie.
- Le funzioni di segreteria.
a) A Roma, presso l'"Archivio delle Riviste degli Utenti dei Servizi di Salute Mentale" (Centro Studi e Ricerche della ASL Roma E), dove ogni redazione invia una copia di ogni numero del proprio giornale, esiste una sorta di segreteria in grado di fornire informazioni sulle riviste esistenti o su quelle che hanno cessato le pubblicazioni, indirizzi e numeri di telefono.
b) A Trento, presso la sede della rivista "Liberalamente", avrà sede una segreteria che, parimenti aggiornata su indirizzi, numeri di telefono, fax, e-mail, potrà essere contattata da chi voglia promuovere iniziative di vario genere, come incontri nazionali, in modo che non si creino accavallamenti di date. La segreteria è disponibile anche ad aiutare a contattare tutte le redazioni per i vari annunci.
c) A Martina Franca, presso la sede della rivista "Il pianeta di Ostut", ci sarà un terzo polo con funzioni di segretariato che si occuperà di promuovere e moderare il dibattito teorico tra le nostre redazioni. In particolare avrà funzioni di moderatore nel forum telematico sulla questione del "coordinamento" che si aprirà tra breve sul sito www.retesociale.it (finanziato dal Comune di Roma e gestito da una cooperativa sociale integrata).
d) A Saronno, presso la redazione della rivista "Il Clan/destino", ci sarà un polo informatico di segreteria che, dotato tra breve di un proprio sito, si occuperà di promuovere forum, rassegne stampa informatizzate dei nostri periodici, una rivista a periodicità annuale informatica comune.
e) Si rimane aperti alle proposte di altre redazioni.
Vedremo tra breve se saremo in grado di tener fede ai nostri propositi e, soprattutto, se riusciremo a continuare ad essere fattivi pur nell'estrema frammentarietà del nostro modo di procedere, che ci garantisce però, nella piena autonomia di iniziative locali aperte alla partecipazione di tutti, un altissimo grado di creatività ed indipendenza. "Noi prendiamo tutto", ha efficacemente riassunto un redattore di Saronno. È infatti proprio da un desiderio di includere ed essere inclusi, di lavorare insieme senza prevaricazioni ed emarginazioni, che sono nate spontaneamente le nostre riviste. Perfino il nome prescelto, "Riviste per la Salute Mentale", che all'inizio può sembrare impreciso, mancando di sottolineare il fatto che si tratta di riviste di utenti, è in realtà ulteriore testimonianza di apertura, permettendo la partecipazione anche a quelle redazioni che, pur non composte da utenti, a loro mirano veramente ad avvicinarsi. Ne è testimonianza il fatto che la rivista "Fogli di informazione", che ha preso parte ad alcuni dei nostri incontri e ci ha offerto la possibilità di una rubrica fissa sulle proprie pagine, in taluni indirizzari venga inclusa e confusa tra le altre redazioni a cui mandare copie del proprio giornale.
Marta Zaccardi
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