Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle responsabilità relative alla tragedia di San Gregorio Magno
IGIENE E SANITA' (12ª)
GIOVEDI' 21 FEBBRAIO 2002
39ª Seduta
Presidenza del Presidente
TOMASSINI
Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Guidi.
La seduta inizia alle ore 8,35.
IN SEDE REFERENTE
(Doc. XXII, n. 7) MANZIONE ed altri. - Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle responsabilità relative alla tragedia di San Gregorio Magno e sulla esistenza di strutture prefabbricate ancora utilizzate per uso residenziale pubblico o privato.
(Doc. XXII, n. 8) DEMASI ed altri. - Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause dell'incendio sviluppatosi tra il 15 e il 16 dicembre 2001 nel comune di San Gregorio Magno.
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)
Riprende l'esame congiunto, sospeso nella seduta di ieri.
Interviene in discussione generale il senatore LIGUORI il quale, premesso di ritenere che tutte le posizioni espresse nei precedenti interventi sono almeno in parte condivisibili, anche se non integralmente, si propone un intervento di mediazione per arrivare ad una soluzione il più possibile condivisa dall'intera Commissione. Si potrebbe alternativamente o modificare le proposte di inchiesta parlamentare sulla tragedia di San Gregorio Magno in modo da limitarne strettamente l'oggetto di indagine, la composizione e la durata - a quest'ultimo proposito propone quella di novanta giorni - oppure presentare in Aula un emendamento al documento relativo all'istituzione della Commissione di inchiesta sul Servizio sanitario nazionale che ponga quale primo compito dell'istituendo organismo proprio l'indagine sugli accadimenti di San Gregorio Magno.
Interviene il senatore SALINI il quale rileva in primo luogo che quanto accaduto a San Gregorio Magno, soprattutto le 19 vittime innocenti, non può essere passato sotto silenzio dal Parlamento: opportunamente quindi sono state proposte da diverse parti politiche Commissioni di inchiesta che indaghino su quanto è avvenuto, facendo piena luce sulle inefficienze delle istituzioni preposte alla salute mentale. In primo luogo, occorre operare una distinzione tra i problemi della psichiatria nel suo complesso e gli accadimenti specifici di San Gregorio Magno che può considerarsi struttura ospedaliera a tutti gli effetti, ma i cui requisiti normativi erano sicuramente carenti, anche in termini di sicurezza dei luoghi di lavoro. Lamentata l'assenza di un direttore sanitario, stigmatizza soprattutto le carenze organizzative senza le quali un episodio di tale gravità non avrebbe potuto verificarsi. Pertanto si dichiara favorevole alla proposta del senatore Liguori di attivare una Commissione d'inchiesta parlamentare dalla composizione snella che, disponendo di un tempo d'indagine limitato, si affianchi all'azione già intrapresa positivamente dal Governo per far luce sulle responsabilità all'origine di questo gravissimo episodio.
Il senatore COZZOLINO prende atto con soddisfazione che dal dibattito sembra emergere un orientamento comune. Certamente non è superfluo creare un organismo d'inchiesta parlamentare, anche se già è in atto un'indagine della magistratura: proprio la gravità del caso, i 19 morti incolpevoli e la giusta attesa dall'opinione pubblica di conoscere cause e responsabilità devono indurre ad un passo di questo genere. L'istituenda Commissione d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale dovrà infatti occuparsi di tematiche più generali, quali per esempio l'assistenza sanitaria ai malati di mente, mentre sull'episodio specifico occorre che indaghi un organismo ad hoc che, garantendo la rappresentanza proporzionale di tutti i Gruppi, abbia altresì una durata limitata a tre mesi per il raggiungimento dei propri obiettivi.
Il senatore DI GIROLAMO, premesso che occorre uno sforzo comune per mediare fra le diverse esigenze, sottolinea come gli accadimenti gravissimi di San Gregorio Magno possano essere a suo avviso opportunamente inseriti nella visione più generale dei modi e dei mezzi con i quali la tutela della salute mentale viene affrontata dal Servizio sanitario nazionale. Pertanto, sarebbe favorevole a prevedere con un apposito emendamento che l'istituenda Commissione d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale si occupi opportunamente di questo argomento.
Dopo una breve precisazione del senatore MASCIONI il quale rileva come la struttura di San Gregorio Magno non possa definirsi ospedaliera anche se pubblica, ma vada definita più precisamente struttura intermedia riabilitativa, ha la parola il presidente TOMASSINI il quale rileva in primo luogo come l'indubbia gravità di ciò che è accaduto a San Gregorio Magno sia all'origine delle due proposte di inchiesta parlamentare attualmente all'esame le quali peraltro, pur partendo da un episodio specifico, si prefiggono compiti ed obiettivi molto più ambiziosi che sicuramente confliggerebbero con quelli dell'istituenda Commissione sul Servizio sanitario nazionale. Nel ricordare come la Commissione d'inchiesta sulle strutture sanitarie da lui presieduta nella scorsa legislatura pervenne all'adozione di una relazione finale votata all'unanimità dai Gruppi, ricorda anche che in quell'occasione fu svolta un'indagine di circa due anni sui temi relativi alla psichiatria, riguardo alla quale esiste già un Osservatorio governativo e proposte di legge in itinere. Pertanto, riterrebbe più opportuno che la Commissione d'inchiesta sugli accadimenti di San Gregorio Magno si limitasse ad un'indagine specifica, senza confliggere con gli scopi più generali che si propone quella sul Servizio sanitario nazionale. Conseguentemente, anche il numero dei componenti e la durata prevista dovrebbe essere ridotta al fine di creare un organismo snello ed efficace.
La discussione generale congiunta è quindi terminata.
Il senatore DANZI, relatore alla Commissione, sottolinea, in sede di replica, come il dibattito abbia fatto emergere la diffusa sensibilità di tutti i componenti la Commissione verso la tragedia di San Gregorio Magno. Ritiene opportuna la soluzione che si è andata delineando, di ridurre cioè il numero dei componenti, i tempi di attività e circoscrivere l'oggetto dell'istituendo organismo, in modo da evitare conflitti con i compiti più generali che si prefigge la Commissione d'inchiesta sul sistema sanitario. Dopo aver dato atto al Governo della sensibilità dimostrata all'indomani di questo episodio e delle positive misure intraprese, propone quindi, come già preannunciato nella seduta di ieri, di prendere come testo di riferimento per la presentazione degli emendamenti il Doc. XXII, n. 8, d'iniziativa dei senatori Demasi ed altri.
Il sottosegretario GUIDI ritiene assolutamente condivisibile la soluzione che si è andata delineando in Commissione con l'istituzione di un organismo ristretto che operi, a fianco del Governo, per far piena luce su quanto accaduto a San Gregorio Magno. Episodio di inaudita gravità sul quale si è inopinatamente discusso molto, ma parlato poco, tenuto conto che sono morte 19 persone incolpevoli e che la dinamica dei fatti presenta tutt'oggi aspetti assolutamente inquietanti. Egli stesso ha avuto enormi difficoltà ad avere notizie certe sull'accaduto dall'Assessorato regionale, mentre maggiore collaborazione ha avuto dalle ASL. Pertanto ritiene assolutamente utile e opportuna l'istituzione di una Commissione d'inchiesta che dia un segnale di sensibilità anche di fronte alle giuste richieste dell'opinione pubblica di comprendere meglio cosa è accaduto e accertare le responsabilità che ne sono state all'origine.
Il presidente TOMASSINI stabilisce quindi il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 18 di domani, venerdì 22 febbraio p.v., al Doc. XXII, n. 8, assunto quale testo di riferimento.
Conviene la Commissione.
Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 9,30.
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