Da Yokohama, Giappone - domenica 25 Agosto 2002
La schizofrenia cambia nome
L'annuncio durante il Congresso Mondiale di Psichiatria che si sta svolgendo a Yokohama dal 24 al 29 agosto
La Società Giapponese di Psichiatria modifica la definizione di schizofrenia. Con lintento di combattere lo stigma che circonda la malattia mentale, la Società Giapponese di Psichiatria e Neurologia (Japanese Society of Psychiatry and Neurology - JSPN) sta cambiando il nome in giapponese della schizofrenia da "seishi buntetsu byo" che significa disturbo mentale dissociativo in "togo shiccho sho" che significa disturbo da perdita della coordinazione.
La decisione è stata annunciata oggi domenica 25 agosto durante il Congresso Mondiale di Psichiatria a Yokohama (http://www.wpa2002yokohama.org/), promosso dall'Associazione Mondiale di Psichiatria (http://www.wpanet.org/home.html).
Il termine sin ora utilizzato, tradotto in giapponese nel 1937, rende l'immagine della schizofrenia come malattia inguaribile, progressiva, con prognosi grave.
Il dr Mitsumoto Sato, Presidente della JSPN ha spiegato che tale definizione costituisce il principale motivo che conduce ad un disconoscimento ed ad una stigmatizzazione della malattia in Giappone.
La questione dello stigma legato al termine schizofrenia è molto sentito e dibattuto nell'ambito psichiatrico asiatico e la scelta di cambiare nome potrebbe essere presa prossimamente anche in altri paesi asiatici, come la Cina e la Oorea.
La traduzione del nome schizofrenia nelle lingue asiatiche è in genere molto diretto ed esplicito e quindi più facilmente capito e rifiutato. Tutti comunque concordano, sia pure con accenti diversi, che il problema vero non è semantico quanto di educazione sanitaria nell'accettazione della malattia mentale
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