Giovedì 4 marzo 2004
BLOCCATA LA PROPOSTA BURANI PROCACCINI!
Per la seconda volta in quindici giorni è stata prima messa all'ordine delgiorno e quindi annullata la discussione in Commissione XII della proposta PROCACCINI BURANI.
Il motivo pare sia dovuto anche all'opposizione interna alla maggioranza.
Leggiamo inoltre dal sito della Cooperativa Itaca - http://www.itaca.coopsoc.it/
Forza Italia chiede al ministro Sirchia di bloccare la "Burani Procaccini"
Stop immediato al progetto di legge della Burani Procaccini, un testo "inopportuno", che non dice "niente di nuovo", introduce "elementi che creano grande perplessità e contrarietà" ed "invade clamorosamente le competenze regionali". Lo chiede a gran voce il consigliere regionale di Forza Italia della Regione Lombardia, Carlo Saffioti, anche presidente della Commissione regionale Sanità e Assistenza, che scrive una lettera al ministro alla Salute Girolamo Sirchia ed al presidente della Regione Roberto Formigoni per bloccare subito il progetto di legge.
Ma c'è di più, il Consiglio Regionale della Lombardia ha già approvato, ed all'unanimità, un ordine del giorno contro la proposta di legge "Burani Procaccini".
La duplice notizia assume, oggi, un effetto dirompente. Perché ribadisce quella che è un'opposizione netta alla riforma della legge Basaglia, un'opposizione che, oltre ad essere trasversale a livello politico, è interna a Forza Italia stessa, che boccia clamorosamente il progetto di legge dell'on. Burani Procaccini (anch'essa di Forza Italia).
"Cari amici,- scrive Carlo Saffioti- mi risulta che la legge di 'controriforma psichiatrica' Burani procaccini stia per arrivare alla discussione in aula alla Camera. Contro questo progetto di legge si sono già pronunciate tutte le società scientifiche psichiatriche, quasi tutte le associazioni dei familiari; anche il Consiglio regionale della Lombardia con un ordine del giorno approvato all'unanimità".
"Il progetto di legge -prosegue la lettera-, oltre che essere inopportuno, oltre che rischiare di riaprire discussioni e polemiche sopite, oltre da una parte a non dire niente di nuovo rispetto a quanto già previsto ad esempio dai progetti obiettivi di diverse Regioni e dall'altra a introdurre elementi che creano grande perplessità e contrarietà, invade clamorosamente le competenze regionali".
"Non mi sembra il caso che vengano introdotti -sottolinea il consigliere regionale di Forza Italia-, in questo momento, ulteriori elementi di scontro e di polemica non tanto nei confronti dei partiti dell'opposizione, ma nei confronti di qualificati e trasversali settori dell'opinione pubblica".
"Mi appello pertanto affinché -chiede Saffioti-, alla luce di quanto vi ho detto, vi impegnate per bloccare il progetto di legge in questione".
Non va certamente sottaciuto il fatto che lo stesso Consiglio Regionale della Lombardia (la regione principe di Forza Italia e di Arcore, che non è certo a maggioranza di centrosinistra) abbia approvato all'unanimità un ordine del giorno contro il progetto di legge della Burani Procaccini. Il dissenso alla riforma della 180 assume oggi (alle 14 si riunisce la Commissione affari sociali per riprendere la discussione sul progetto di legge Burani, anche se un ulteriore proposta a firma Lucchese dell'Udc è stata abbinata nei giorni scorsi) una valenza assolutamente ampia, di cui non è più possibile non prendere atto.
Un no netto "senza se e senza ma", espresso in più occasioni e da angolature diverse, a partire ancora dalla prima versione del testo Burani Procaccini del 2001. Un dissenso significativo perché proveniente non solo dalla maggioranza delle Associazioni di psichiatri, da psicoterapeuti dei più diversi orientamenti, dalla quasi totalità delle Associazioni dei familiari, dalla più parte dell'universo associativo, del non profit e della Cooperazione sociale, ma anche da esponenti autorevoli oltre che dell'opposizione della stessa maggioranza al Governo.
Ricordate le parole del ministro Sirchia sul Corriere della Sera del 10 agosto 2003? "«Ma va', hanno chiuso i manicomi in tutto il mondo e adesso ci mettiamo a riaprirli noi?». Girolamo Sirchia sbuffa, il ministro della Salute non ha un istante di esitazione, «la legge Basaglia va ritoccata, questo sì, ma nell'organizzazione e non nei principi o nello spirito»".
La lettera del presidente Carlo Saffioti al ministro Sirchia è datata 29 gennaio 2004, ma la notizia si è appresa solo oggi. Il documento è indirizzato a: parlamentari della Lombardia di Forza Italia, coordinatore nazionale di FI Sandro Bondi, coordinatore regionale di FI Paolo Romani, capogruppo di FI al Senato Renato Schifani, capogruppo di Forza Italia alla Camera Elio Vito, ministro Girolamo Sirchia, sottosegretario Antonio Guidi, presidente Regione Lombardia Roberto Formigoni, assessori Romano Colozzo Carlo Borsani e Giancarlo Abelli, senatore Antonio Tommasini e onorevole Fabio Minoli.