PSICHIATRIA: GUIDI, ANCORA TROPPI I MANICOMI MASCHERATI/ANSA
(ANSA) - ROMA, 22 LUG - ''Sono ancora troppe le strutture che, in realta', altro non sono che manicomi sotto mentite spoglie''. E' la denuncia del sottosegretario alla Salute Antonio Guidi che oggi, in occasione dell'insediamento della nuova Commissione nazionale per la salute mentale, ha puntato il dito contro una realta' spesso ''dimenticata'' ma che va ''combattuta con forza''.
La commissione - presieduta dallo stesso Guidi e composta da 12 esperti coordinati dallo psichiatra Fabrizio Starace - sara' un organismo snello, con funzioni di studio, consulenza e proposta, ma operera' anche direttamente sul territorio in accordo e interagendo con le Regioni e le realta' locali. Tra i primi obiettivi, proprio quello di avviare un'indagine conoscitiva nelle varie realta' territoriali (per fare il punto sull'attuazione degli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione) anche allo scopo di ''smascherare'', ha sottolineato Guidi, ''le tante, troppe, strutture che ancora oggi esistono, sia pubbliche che private, e che sono dei manicomi sotto mentite spoglie; strutture certamente antiterapeutiche oltre che, spesso, di matrice delinquenziale''. E' guerra aperta, dunque, ai ''neomanicomi mascherati'', un obiettivo, ha tenuto a precisare Guidi, che ''vede gia' attivamente impegnate le Regioni''.
E proprio sulla necessita' di lottare contro una nuova emergente mentalita' di tipo ''neomanicomiale'' si e' soffermato il sottosegretario: ''Accanto ai gulag e ai lager - ha affermato Guidi - i manicomi hanno rappresentato l'orrore del '900, una realta' alla quale non si dovra' tornare mai piu'. Eppure, strutture 'neomanicomiali' esistono ancora: luoghi in cui c'e' un abuso di psicofarmaci, in cui i malati, numerosi, sono ricoverati senza un obiettivo temporale, all'insegna della promiscuita. Realta', purtroppo - ha aggiunto - diffuse sul territorio''. Certamente, ha rilevato il sottosegretario, ''esiste la necessita' di un adeguamento della legge 180, ma non c'e' bisogno di nuove leggi, bensi' di linee guida che mirino alla totale integrazione dei pazienti''. Insomma, quello che giunge da Guidi e dalla neo-Commissione e' un 'no' senza appello a qualunque ventilato provvedimento che miri ad una potenziale riapertura di piccoli manicomi ed una bocciatura secca di quella ''filosofia manicomiale'' ancora dura a morire.
L'alternativa? ''Esiste ed e' efficace'', assicura Guidi. Il modello corretto, spiega, ''e' quello della piccola casa-famiglia, anche se una simile organizzazione richiederebbe maggiore assistenza e servizi sociali: e' infatti dimostrato che l'80% dei pazienti dimessi da realta' manicomiali, se inseriti in grandi strutture con molti malati, torna a cronicizzarsi''. L'inserimento, al contrario, in piccole strutture, una sorta di ''appartamenti protetti'', fa registrare un notevole recupero nei pazienti. Per questo, ha detto Guidi, ''uno dei primi temi nell'agenda della Commissione sara' proprio il ruolo dell'abitazione e dei luoghi di vita nella salute mentale''. La task-force di esperti, dunque, e' pronta a mettersi all'opera, guardando anche ad un appuntamento importante: la II Conferenza nazionale sulla salute mentale che, ha affermato Guidi, si svolgera' entro il prossimo aprile. E senza dimenticare quella che il sottosegretario ha indicato come un'altra delle priorita': ''Bisogna assicurare attenzione massima ai bambini e alla psichiatria infantile, poiche' una corretta diagnosi precoce riduce del 50% le patologie negli individui adulti''.
''Questa piccola Commissione, snella e di pochi componenti - ha concluso Guidi - nella sua funzione di raccordo governativo, puo' insomma rappresentare una rivoluzione positiva della psichiatria nel nostro paese''. (ANSA).