HYPERMEDIA FREEDOM
Richard Barbrook (Londra)
Traduzione dall'originale inglese di Anna Fata su gentile concessione dell'Autore.
DEREGOLAZIONE O RIREGOLAZIONE?
Con l'approvazione dell'Atto delle Telecomunicazioni del 1996, i due partiti dominanti negli USA hanno congiuntamente concordato che la convergenza dei media, delle telecomunicazioni e dei computers avrebbe dovuto essere guidata dalla competizione del mercato tra le grandi imprese. Riconoscendo che i forti sistemi economici di scala sono necessari per la costruzione di una rete nazionale a banda larga, il Presidente del partito Democratico e l'assemblea legislativa Repubblicana hanno innalzato molte restrizioni sul possesso trasversale dei media e dei sistemi di telecomunicazioni. In aggiunta, è in sospeso un'ulteriore legislazione che proporrà una drammatica estensione dei diritti dei possessori del copyright per fornire la struttura legale per un mercato elettronico dei beni dell'informazione. Dimenticando tranquillamente le sue aspirazioni del New Deal per un programma di costruzione di un'autostrada dell'informazione, il governo Federale ha ora abdicato le sue responsabilità strategiche al settore privato. Ma, questa fede nella competizione del mercato implica dei rischi. Nel futuro prossimo, nessuna nazione sarà in grado di competere nel mercato globale senza una rete a fibra ottica. Proprio come la costruzione delle reti della ferrovia, della strada, dell'elettricità, del gas, del telefono e dell'acqua nel passato ha posto le basi per la moderna vita urbana, l'infobahn fornirà l'infrastruttura di base per il prossimo stadio del capitalismo. La rete a fibra ottica non solo distribuirà intrattenimento ed informazione, ma permetterà alle persone di lavorare in équipe in quasi tutti i settori di produzione. Incoraggiata dai finanziamenti delle società hi-tech, la classe dirigente politica americana sta scommettendo che la costruzione dell'infrastruttura nazionale dell'informazione può essere compiuta con successo tramite le panacee neo-liberali della deregolamentazione e della privatizzazione.
Data la storia dello sviluppo del PC e della Rete, sembra più probabile che l'infobahn emergerà dall'incrocio dei settori pubblico, privato e di comunità. Tuttavia, ironicamente, negli Stati Uniti, il dibattito sull'Atto delle Telecomunicazioni non è stato centrato sul se o no la sfrenata competizione del mercato tra le compagnie private sia il solo modo per sviluppare il cyberspazio. Invece, una feroce controversia si è scatenata intorno ad un tentativo di imporre dei controlli sul contenuto e sullo stile del broadcasting in Rete. In base ai termini del nuovo Atto delle Telecomunicazioni, i servizi on-line non possono permettere ai bambini di accedere alla pornografia o di utilizzare sette parole sporche in qualsiasi forma. Dall'essere una forma ampiamente non regolata di comunicazione, la Rete ora improvvisamente è finita sotto la forma più restrittiva di censura applicata negli USA. Non sorprendentemente, c'è stata una bufera di protesta dalla comunità on-line. I siti della Rete sono stati oscurati e dei nastri blu sono stati attaccati alle pagine Web quale protesta contro queste restrizioni della libertà di parola. Delle azioni legali sono state pianificate per testare se le norme contravvengono il diritto di libertà di espressione garantito dal Primo Emendamento della costituzione. Ci sono delle questioni importanti al fuoco in questa controversia. I genitori sono preoccupati circa l'utilizzo della Rete da parte dei pedofili per contattare i minori o per diffondere la pornografia. Ai bambini dovrebbe essere permesso di crescere nella pubertà al loro ritmo e nella libertà dalla violenza sessuale. Tuttavia, le restrizioni nell'Atto delle Telecomunicazioni non riguardano solo il porre un freno ad una piccola minoranza di violentatori di bambini. Sotto la pressione dei fondamentalisti cristiani, i due partiti politici principali hanno approvato una legge che, potenzialmente, potrebbe prevenire la distribuzione di qualsiasi forma di materiale sessuale persino tra gli adulti consenzienti. Se questo tentativo di censura avrà successo, i servizi on-line negli USA sarebbero in grado solo di fornire contenuti conformi ai costumi repressivi della tradizione puritana americana.
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